Mais e minima lavorazione: le attrezzature di KUHN – Agrimeccanica

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Le tecniche conservative di lavorazione del terreno – in particolare, il minimum tillage – sono al centro dell’attenzione degli agricoltori già da diversi anni e hanno iniziato a diffondersi con l’arrivo delle prime attrezzature combinate.

 

Anche per la coltura del mais, le lavorazioni conservative permettono di ridurre il fabbisogno di energia e migliorare la produttività del 45-50% rispetto all’aratura e alla successiva preparazione del letto di semina. Ai vantaggi economici si aggiungono diversi benefici agronomici, tra cui il miglioramento del contenuto di sostanza organica nel terreno, l’aumento della ritenzione idrica che consente di affrontare meglio i periodi siccitosi, la riduzione del dilavamento di nutrienti e l’eliminazione dell’effetto crosta derivante dalla pioggia battente.

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Quali attrezzi scegliere per l’agricoltura conservativa?

Superata l’iniziale diffidenza degli operatori agricoli, oggi il minimum tillage e le altre lavorazioni conservative rappresentano una pratica molto diffusa, preferibile quando non sono strettamente indispensabili interventi più aggressivi sulla struttura del terreno.

 

La minima lavorazione può essere gestita al meglio con i coltivatori combinati

(Fonte foto: KUHN)

 

Attualmente, dunque, la partita si gioca sulla scelta dei coltivatori più performanti e adattabili alle diverse condizioni di coltivazione. L’ampia e articolata gamma di KUHN è in grado di coprire differenti necessità di intervento – dalla lavorazione alla semina di cover crop – nonché di offrire modelli su misura per le aziende di qualsiasi dimensione.

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Performer, massima polivalenza

Per chi fa minima lavorazione, il Gruppo propone i coltivatori combinati a denti e dischi Performer, adatti a trattori da 180 a 700 cavalli. La serie Performer include i modelli trainati 3000, 4000, 5000, 6000 e 7000 con larghezze di lavoro da 3 a 7 metri che soddisfano le esigenze delle grandi aziende agricole e delle imprese contoterzi, focalizzate sull’ottimizzazione delle operazioni.

 

I coltivatori eseguono quattro azioni – taglio, rimescolamento o fessurazione, livellamento e compattamento – in un unico passaggio. Molto versatili, permettono agli agricoltori di scegliere tra diverse modalità di lavoro grazie all’impiego indipendente o combinato di dischi, denti e rullo:

  • One Pass, quando le finestre climatiche sono molto brevi e si vuole preparare un terreno in profondità con una sola passata dopo la raccolta;
  • Rimescolamento profondo, quando il suolo richiede un intervento sulla struttura in profondità, senza eccessivo rivoltamento in superficie;
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  • Rimescolamento superficiale per lavorare il terreno il meno possibile, conservare la sostanza organica in superficie e lavorare solo la zona con i residui colturali;
  • Apertura autunnale del suolo con l’esclusione del rullo posteriore.

Scopri insieme ad Alessandro Friso, Product specialist di KUHN, come funziona il coltivatore Performer 7000

 

Oltre a essere indicati per lavorazioni superficiali, i Performer consentono di migliorare la struttura del suolo, risultando in molti casi validi sostituiti degli aratri. Gli organi lavoranti dei coltivatori assicurano un taglio e un’incorporazione ottimali dei residui anche su colture come il mais da granella, nonché una fessurazione efficace del profilo del terreno che aumenta gli effetti positivi della regimazione idrica.

 

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Coltivatori KUHN: l’unione di dischi e denti fa la forza

Ogni modello Performer presenta un timone articolato, 2 file di dischi indipendenti da 510 millimetri che raggiungono profondità di 10 centimetri, 4 file di denti che si spingono fino a profondità di 35 centimetri, una fila di dischi di livellamento e il rullo HD-Liner 700. La regolazione e il ripiegamento per il trasporto sono gestiti per via idraulica. 

 

I dischi tagliano i residui colturali per garantire una buona incorporazione del materiale nel terreno e vantano una luce libera di 56 centimetri sotto il telaio per assicurare il passaggio agevole di tutti i residui senza rischio di intasamenti. Ricurvi e posizionati con distanze interfila di 28 centimetri, i denti assicurano un rimescolamento ottimale e, grazie agli 85 centimetri di luce libera sotto il telaio, permettono un flusso anche importante di materiale. Ogni dente possiede componenti studiati per limitare l’usura.

 

Coltivatore a dischi e denti KUHN Performer 6000, efficiente e versatile in campo

Coltivatore a dischi e denti KUHN Performer 6000, efficiente e versatile in campo

(Fonte foto: KUHN)

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I dischi di livellamento sono regolabili dalla cabina del trattore e protetti dai sassi mediante il montaggio su bracci curvi muniti di sicurezza a elastomero. Il rullo HD-Liner 700 con pressione di 225 chili per metro e profilo dentato a V esercita un’azione efficace in profondità e si presta bene al lavoro su terreni collosi o dotati di abbondanti residui colturali. Funzionante con una ridotta richiesta di potenza, il rullo lascia una zona non lavorata tra le creste, aumentando l’infiltrazione dell’acqua e riducendo il ruscellamento.

 

Lavoro ben fatto su ogni terreno con Cultimer

Altro punto di riferimento per le lavorazioni conservative è il coltivatore a denti Cultimer L, disponibile nei modelli portati fissi e pieghevoli 300, 400, 500 e nei modelli semi portati 4000, 5000 e 6000. Con larghezze di lavoro da 4 a 6 metri, i Cultimer L si adattano a tutte le dimensioni aziendali e si prestano alle seguenti operazioni:

  • lavorazione superficiale da 3 a 7 centimetri e falsa semina;
  • incorporazione dei residui colturali da 7 a 15 centimetri di profondità per mantenere la sostanza organica in superficie;
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  • pseudo-aratura fino a 35 centimetri di profondità per ottenere un corretto effetto di percolazione dell’acqua.

Utilizzabili con trattori da 75 a 420 cavalli, i coltivatori eseguono tre azioni in un’unica passata mediante 3 file di denti, una fila di elementi di livellamento e un rullo posteriore.

Caratterizzati da una forma curva e dotati di deflettori, i denti sono in grado di dissodare, alleggerire, rimescolare il terreno in modo omogeneo e distribuire i residui in maniera uniforme su tutta la superficie lavorata per una migliore decomposizione. L’ampio spazio libero sotto il telaio (85 centimetri), tra i denti e tra le file riduce il rischio di ingolfamenti anche in presenza di grandi quantità di materiale.

 

Guarda il video sul coltivatore Cultimer L 4000 di KUHN

 

Gli elementi di livellamento migliorano ulteriormente la distribuzione delle paglie e appianano la superficie prima del passaggio del rullo. I dischi di livellamento garantiscono una qualità di lavoro costante anche in presenza di pietre o abbondanti residui, mentre le lame di livellamento – disponibili solo sui Cultimer L 100 – assicurano un buon dissodamento di terreni da leggeri a medi.

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Il rullo posteriore, invece, permette di compattare bene il terreno preservando l’umidità, rafforzando il contatto tra terra e semi e favorendo così la germinazione. A seconda delle condizioni operative e del livello di compattamento richiesto, si può scegliere tra rulli leggeri o pesanti. Gli utensili sono semplici da regolare, a tutto vantaggio del comfort all’operatore.

 

Alta qualità di lavoro, basse richieste di manutenzione

La capacità di penetrazione nel terreno dei Cultimer L è eccellente grazie alla conformazione dei denti e alla stabilità garantita dai dispositivi di sicurezza. I denti curvi non solo assicurano un rimescolamento ottimale di terra fine, zolle e paglia, ma presentano anche un minore assorbimento di potenza rispetto ai denti dritti.

 

Inoltre, sia il dispositivo di sicurezza Non-Stop meccanico NSM a doppia molla sia quello a bullone T garantiscono un’elevata affidabilità durante il lavoro. In particolare, il sistema NSM mantiene il dente nel terreno fino a 600 chilogrammi di pressione sulla punta, risultando ideale per l’impiego anche su terreni tenaci o ricchi di pietre.

 

I denti del coltivatore KUHN Cultimer L 6000 penetrano bene nel terreno in ogni condizione operativa

I denti del coltivatore KUHN Cultimer L 6000 penetrano bene nel terreno in ogni condizione operativa

(Fonte foto: KUHN)

 

I tempi di fermo macchina sono ridotti al minimo, poiché il dispositivo NSM è esente da manutenzione, mentre il dispositivo T richiede solo la sostituzione del bullone. Infine, la concezione costruttiva con saldature meccaniche e i materiali utilizzati rendono il telaio estremamente robusto, con riflessi positivi sulla vita utile dei coltivatori.

 

SH 600: semina contemporanea alla lavorazione

Non finisce qui. I coltivatori Performer e Cultimer L possono anche montare, attraverso un apposito kit, la seminatrice SH 600 per la semina di cover crops e miscugli. Su SH 600, la funzionalità Isobus Task Controller permette di caricare mappe di applicazione e quindi di eseguire, in contemporanea con la lavorazione, la semina a rateo variabile modificando i quantitativi di semente in base all’area del campo.

 

Seminatrice KUHN SH 600, montata sul coltivatore Optimer 6000 XL ad Eima 2024

Seminatrice KUHN SH 600, montata sul coltivatore Optimer 6000 XL ad Eima 2024

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

Caricabile con una big bag, la tramoggia della seminatrice contiene fino a 600 litri, assicurando una grande autonomia. Sotto alla tramoggia, il dosatore volumetrico regola il flusso in uscita e gestisce con precisione dosi da 1 a 430 chilogrammi per ettaro di diversi tipi di prodotto.



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