via al bando per ristrutturare le case. «Le daremo ai lavoratori pubblici». – Dolomiti Channel su Youtube

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Agricoltura

 


Articolo di Stefano Vietina del 3 febbraio 2025 per il Corriere delle Alpi

C’è una certa difficoltà a mantenere in montagna il personale che eroga servizi pubblici, come insegnanti, medici, operai comunali, infermieri, Oss, autisti, che vengono da fuori ed accettano un incarico nelle zone alte. Un problema segnalato soprattutto dagli enti pubblici del territorio. A questo vogliono rispondere alcuni nostri bandi.”

Mauro Soppelsa è, dal 2022, presidente del Gal Alto Bellunese, diretta da Marco Bassetto, alla guida di una struttura di cinque persone che ha il compito di gestire il Programma di Sviluppo Locale Leader, strumento promosso dall’Unione Europea per attuare politiche di sviluppo innovative nelle zone rurali.

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Marco Bassetto, direttore Gal Alto Bellunese

Nel momento in cui i lavoratori che erogano servizi pubblici assumono l’incarico – prosegue Marco Bassetto – la dinamica frequente è che per un breve periodo alloggiano soprattutto in strutture ricettive extra alberghiere, senza riuscire a trovare un’abitazione in affitto per un medio e lungo periodo, sia per la scarsa disponibilità di mercato, sia per il costo. Il rischio allora è la rinuncia all’incarico, mettendo però così a repentaglio i servizi per tutta la popolazione.”

Per enti pubblici e privati

Voi cosa proponete?

Un bando rivolto a enti pubblici che vogliano riqualificare immobili in loro disponibilità per destinarli ad alloggio di medio lungo periodo, a prezzi calmierati così il dipendente, mentre cerca il proprio alloggio sul mercato, può intanto ambientarsi.”

Per un massimo di quanto tempo?

Questo starà alla decisione degli enti pubblici che vorranno attivare questo servizio, ma noi riteniamo sia congruo un periodo indicativo da un anno a un anno e mezzo.”

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A chi vi rivolgete?

Anche a chi fa attività di impresa turistica, ma vuole diversificare la propria attività ricettiva, puntando ad avviare nuove attività di alloggio per studenti e lavoratori e messa a disposizione di locazione di medio lungo periodo.”

Quindi un bando per enti pubblici e imprese?

Sì, per le aree del Centro Cadore e del Comelico.”

In concreto?

Per gli enti pubblici un contributo fino a un massimo di 150.000 euro, che può essere finanziato al 100%; per i privati 100.000 euro, finanziato al 50%.”

Per un totale di euro?

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439.000 euro per il Comelico, altrettanto per il Centro Cadore.”

Solo ristrutturazioni?

Sì, tutti gli aiuti legati a investimenti in fabbricati sono solo per il loro miglioramento, senza consumo di suolo. Questo è un vincolo per tutte le iniziative del Gal. Ma possono essere candidate anche spese per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature”.

La struttura dei progetti

Mauro Soppelsa, presidente Gal Alto Bellunese

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Si tratta – precisa Mauro Soppelsa, che è sindaco di Cencenighe Agordino – di progetti di comunità, progetti integrati promossi dalla Regione Veneto nell’ambito della programmazione dello Sviluppo Locale Leader 2023-2027 e sostenuti dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale. Questi progetti sono finalizzati a rispondere ad uno specifico fabbisogno locale con l’obiettivo di attivare, o potenziare, un servizio utile alla vivibilità del territorio della popolazione, anche riqualificando un bene inutilizzato o sottoutilizzato. A livello complessivo di strategia del Gal, si mettono a disposizione dell’Alto Bellunese circa 5,6 milioni di euro, a cui si aggiungono dotazioni dedicate ai territori delle nuove Aree Interne, arrivando a quasi a 10 milioni complessivi, da investire da qui al 2028”.

I progetti di comunità attivati dal Gal interessano tre Unioni montane. “In Agordino verrà sostenuta l’attivazione di un centro di accoglienza per il ‘Dopo di noi’, per garantire continuità di assistenza a particolari categorie di utenti fragili nel momento in cui le famiglie di origine, a causa dell’età, non avranno più la possibilità di accudirli. Questo intervento prevede uno stanziamento pari a 309.000 euro.”

Poi i due progetti di Centro Cadore e Comelico.

Uno degli incontri informativi promossi dal Gal Alto Bellunese

I progetti di comunità, come si diceva – riprende Marco Bassetto – finalizzati al ‘Potenziamento dell’offerta di residenzialità del personale pubblico’, si propongono di rispondere al fabbisogno abitativo dei lavoratori operanti nel settore pubblico dei territori del Centro Cadore e del Comelico. Per presentare questi progetti sono stati promossi due appuntamenti a dicembre, uno a Perarolo e uno a Santo Stefano di Cadore. Le tematiche principali degli incontri informativi hanno riguardato la nuova normativa sugli affitti brevi, i progetti di comunità promossi dal Gal Alto Bellunese per favorire la residenzialità in Cadore e Comelico e le nuove opportunità di finanziamento per le imprese a questi collegati.”

Incontri informativi

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

La prima parte degli incontri, a cura di Francesco De Toffol, rappresentante di Confcommercio Belluno, si è focalizzata sui temi delle locazioni turistiche e degli affitti brevi, fornendo definizioni e chiarimenti sulle diverse tipologie di offerta ricettiva previste dalla legge regionale, oltre a precisare a obblighi e doveri dei locatori alla luce delle recenti normative di settore.

A seguire Marco Bassetto ha parlato dei Progetti di Comunità sulla residenzialità per il personale pubblico nei territori del Centro Cadore (PC2) e del Comelico (PC3). In particolare, sono state illustrate le opportunità offerte dal bando ISL03 in attuazione di questi progetti, che sostiene gli investimenti finalizzati allo sviluppo di attività imprenditoriali extra agricole, con particolare riferimento alle imprese che svolgono attività riconducibili all’alloggio per studenti e lavoratori e alla locazione immobiliare di beni propri o in leasing.

In entrambi gli appuntamenti vi è stata una bella partecipazione di locatori turistici e privati cittadini, particolarmente interessanti ad approfondire la complessa normativa che regola questo settore, nonché a cogliere le opportunità offerte dalla programmazione Leader nel territorio. Altri due incontri saranno programmati nei prossimi mesi e chi fosse interessato può contattare il tel. 0435 409903 o scrivere alla e-mail info@galaltobellunese.com.

Per quanto riguarda i tempi di adesione ai progetti, i bandi scadranno il 28 febbraio per gli enti pubblici e il 27 marzo per le imprese.

In Centro Cadore – conclude Bassetto – abbiamo già avuto due candidature progettuali da parte di enti pubblici. In entrambi i territori interessati stiamo lavorando sull’informazione ed anche per avere una ricognizione puntuale del fabbisogno abitativo dei lavoratori pubblici, per favorire così l’incontro tra domanda e offerta. Inoltre, il Gal ha in programma altri bandi rivolti a tutto il territorio, che possono sostenere diverse tipologie di investimenti per migliorare i servizi alla popolazione e innovare l’economia locale; quindi, siamo fiduciosi di poter mettere a disposizione degli operatori pubblici e privati tutto il nostro budget entro la fine del 2028”.

Stefano Vietina

Il Gruppo di azione locale

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Il partenariato del Gal (Gruppo di azione locale) Alto Bellunese, così com’è oggi, è il risultato del percorso di aggregazione iniziato nel 1995 e consolidatosi e allargatosi nel corso delle successive programmazioni Leader. Al momento il partenariato è composto da 9 soci pubblici e 10 soci privati, rappresentativi del territorio Alto Bellunese.

Il Gal non ha fini di lucro e ha per obiettivo primario la promozione dello sviluppo sostenibile del territorio in cui opera. Ovvero, l’area dei 40 Comuni che appartengono alle cinque Unioni Montane dell’Alto Bellunese: Comelico, Centro Cadore, Cadore Longaronese Zoldo, Valle del Boite e Agordina. Attraverso la gestione di fondi comunitari, il Gal si fa promotore dell’attivazione di opportunità di crescita economica e di servizi per la vivibilità del territorio in cui opera, per contribuire proprio all’inversione della tendenza all’abbandono delle terre alte. Nello specifico, per ogni ciclo di programmazione europea è tenuto a definire una Strategia di Sviluppo Locale (SSL) per l’area di sua competenza, a partire dalle esigenze espresse dal territorio stesso. La Strategia di sviluppo locale si traduce poi operativamente nel Programma di Sviluppo Locale (PSL).

Il Gal opera, inoltre, come elemento di coordinamento e sviluppo delle strategie del programma Interreg VI-A Italia-Austria CLLD Dolomiti Live, oltre che da promotore e facilitatore del programma transfrontaliero a livello territoriale. Offre, infine, il proprio supporto tecnico e la propria consulenza ad Enti pubblici, per l’attuazione e l’elaborazione di programmi e progetti. 

Articolo di Stefano Vietina del 3 febbraio 2025 per il Corriere delle Alpi



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