A Berlino Fruit Logistica, da ormai molti anni, rappresenta la principale occasione internazionale per osservare nel presente e da vicino e valutare in prospettiva le dinamiche che caratterizzano l’ortofrutta, uno dei principali settori dell’agricoltura. L’edizione 2025 della fiera berlinese riflette sull’impressionante crescita in diversi mercati di prodotti freschi, con una partecipazione da record da parte di Cina, Turchia ed Egitto e notevoli incrementi anche per Spagna e Perù. La presenza della Cina è cresciuta di un terzo, quella della Turchia è più grande del 12% e Israele, che ha una forte presenza in Macchinari e Tecnologia, è cresciuta del 20%. Il contesto è quello di chi si muove in un panorama complesso segnato sempre di più dal cambiamento climatico, dalle tensioni geopolitiche, dai crescenti costi di produzione, dalle mutevoli preferenze dei consumatori, da una competizione che a livello internazionale è serrata sotto il profilo produttivo e logistico.
La Calabria, presente a Berlino con un proprio stand, lega all’ortofrutta una parte importante della propria produzione lorda vendibile e va considerato come la crescita dell’export agroalimentare calabrese imponga di ragionare sempre di più come sistema aggregato ed organizzato. Fra il 2015 ed il 2023 l’export di prodotti agricoli calabresi è cresciuto del 60,1%, il doppio rispetto ai dati nazionali e del mezzogiorno, nel solo 2023 è cresciuto dell’11%. Tra i dati risultano interessanti quelli legati all’ortofrutta dove un tradizionale comparto produttivo, quello agrumicolo, è in evidente crescita e si affacciano alla ribalta le aziende che producono frutta tropicale e quelle di pomacee e frutta a nocciolo.
Il tutto in un contesto dove, proprio per l’ortofrutta, la Calabria può vantare alcune unicità, il bergamotto innanzitutto, ed primati nazionali, è prima infatti per produzione biologica o – ad esempio – per le clementine o per la produzione di finocchi in piena aria dove Crotone è la prima provincia italiana con una quota del 18,1%.
Insomma, un dinamismo di cui è consapevole l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo che a Berlino ha spiegato il senso ed il significato della presenza calabrese a Fruit Logistica: «Siamo qui con una notevole presenza di Consorzi di Tutela, Dop e Igp, e con le OP, tra l’altro debutta Passione Mediterranea che è il risultato dell’aggregazione di tre OP, due calabresi ed una pugliese». «In questi anni – ha aggiunto Gallo – la Calabria è cresciuta, veniamo qui dal 202, sono migliorati gli stand ma soprattutto è cresciuta la capacità di aggregarsi nella consapevolezza di dover produrre qualità. Negli ultimi tempi abbiamo ottenuto riconoscimenti importanti, penso al cedro, all’Igp sul finocchio, siamo vicini al riconoscimento per il bergamotto e a breve avremo anche l’Igp per il peperoncino, è il risultato di un grande lavoro svolto dalla Regione Calabria con il determinante concorso degli agricoltori che vedono crescere i loro fatturati pur in un momento di estrema difficoltà causata innanzitutto dai cambiamenti climatici». Per l’assessore Gallo è fondamentale insistere sull’aggregazione «è decisiva per farsi conoscere in un panorama che è internazionale, Fruit Logistica è una manifestazione di rilievo ed è per questo che qui ci sono i Consorzi, le OP, le AOP, ci sono coloro che hanno avuto la capacità di mettersi assieme e sono cresciuti da un punto di vista imprenditoriale. Penso che nei prossimi anni bisognerà continuare lungo questo percorso, gli obiettivi sono quelli della cooperazione, dell’innovazione, della formazione e della promozione». Uno spazio nelle considerazioni di Gallo è riservato alle incognite dei cambiamenti climatici, «di certo sono stati un limite, in alcune regioni – penso all’Emilia Romagna – hanno avuto effetti devastanti. In Calabria la grande fertilità della terra, la superiorità in termini di biodiversità ed una siccità che – tutto sommato – non subiamo in maniera determinante ci rendono una regione appetibile sotto il profilo agricolo. Ci sono infatti molte OP non calabresi che vengono ad acquistare, ad investire o ad associarsi con i nostri produttori, ora occorre avere la volontà di fare un passo avanti anche in considerazione delle opportunità che la Regione ha messo in campo, penso ai bandi sulla protezione dagli ungulati e dai cambiamenti climatici. Ci sono state moltissime domande da parte dei nostri agricoltori ed è per questo che penso ad una agricoltura che cambia pelle, che si difende al meglio, che è capace di una modernizzazione oggi essenziale».
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