Lavoro, Anthropic ai candidati: “Non usate l’intelligenza artificiale”

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Anthropic ha una “politica sull’intelligenza artificiale” per i suoi candidati che scoraggia l’uso della tecnologia durante il processo di candidatura. L’azienda afferma infatti di voler mettere in campo le capacità di comunicazione delle persone.

Gli annunci di lavoro di Anthropic riportano una “politica sull’AI” per tutti i candidati che sperano di ottenere un lavoro presso il gigante dell’intelligenza artificiale da 60 miliardi di dollari. Il processo di candidatura richiede di rispondere alla domanda “perché vuoi lavorare qui?”, oltre a una lettera di presentazione, ma aggiunge una clausola. “Sebbene incoraggiamo le persone a utilizzare i sistemi di intelligenza artificiale durante il loro ruolo per aiutarle a lavorare in modo più rapido ed efficace, vi preghiamo di non utilizzare gli assistenti AI durante il processo di candidatura”, si legge nella policy. “Vogliamo capire il vostro interesse personale per Anthropic senza la mediazione di un sistema di intelligenza artificiale e vogliamo anche valutare le vostre capacità di comunicazione”.

La regola si applica a tutte le opportunità di lavoro. Chiunque speri di accaparrarsi le posizioni aperte, compresi gli analisti legislativi, gli account executive e i responsabili degli affari esterni, è tenuto a rispettare questa politica. Ma essendo Anthropic una delle principali aziende AI, il tutto ha un suono molto ironico.

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Anthropic vanta promesse e applicazioni, compreso il suo modello Claude for Enterprise, costruito per le grandi organizzazioni, con Google che ha investito 2 miliardi di dollari in Claude AI nel 2023. Le aziende e i loro manager sono da tempo coinvolti in una corsa agli armamenti dell’intelligenza artificiale che sta sconvolgendo il processo di assunzione. Ora sia i candidati che i reclutatori stanno vivendo tensioni su come utilizzare la tecnologia.

Le aziende scoraggiano i candidati all’impiego dell’AI

Alla base della politica di Anthropic c’è un ragionamento condiviso anche da altre aziende. Secondo i dati 2024 di CV Genius, circa l’80% dei responsabili delle assunzioni non gradisce vedere curriculum e lettere di presentazione generati dall’intelligenza artificiale. Inoltre, sono sicuri di essere in grado di riconoscere i contenuti automatizzati; circa il 74% afferma di riuscire a capire quando l’intelligenza artificiale è stata utilizzata in una domanda di lavoro. Questo può avere un effetto dannoso sulle prospettive di un candidato, dato che oltre la metà dei responsabili delle assunzioni dichiara anche di essere molto meno propensa ad assumere un candidato che ha utilizzato l’intelligenza artificiale.

Tuttavia, l’AI è diventata profondamente radicata nella vita personale e lavorativa delle persone. Circa il 57% dei candidati ha utilizzato il chatbot OpenAI nelle proprie candidature, secondo i dati 2024 di Neurosight. Anche le aziende la promuovono: secondo un recente studio di Accenture, circa il 70% dei lavoratori afferma che le loro organizzazioni hanno ricevuto una formazione per utilizzare correttamente l’AI generativa e il 90% dei loro capi è d’accordo. Le aziende continuano a incoraggiare i propri dipendenti a diventare esperti di tecnologia digitale e a utilizzare gli strumenti sul lavoro per aumentare la produttività.

Questo aumento dell’ottimizzazione digitale ha però portato i datori di lavoro alla ricerca di competenze umane. La politica di Anthropic rispecchia la crescente necessità di competenze trasversali, in quanto l’intelligenza artificiale non è in grado di comunicare in modo autentico, di raccontare storie e di avere un’intelligenza emotiva, tutte capacità fondamentali per le aziende. Molti manager insoddisfatti sperano di trovare queste qualità nei candidati e le risposte alle lettere di presentazione ottimizzate dall’AI potrebbero non essere la migliore cartina di tornasole. Ma dato che i reclutatori devono passare al setaccio migliaia di candidature per un singolo ruolo e le persone in cerca di lavoro devono candidarsi a centinaia di posti di lavoro per ottenere un posto, l’intelligenza artificiale probabilmente rimarrà nel processo.

Questa storia è stata pubblicata originariamente su Fortune.com

Foto WESTEND61 / GETTY IMAGES



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