tavolo di confronto in Provincia

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VALENZA – Un passo importante per il settore orafo in provincia di Alessandria. Giovedì si è tenuto nella sala consiliare della Provincia di Alessandria il secondo tavolo di confronto tra Regione, sindacati, Cna, Confapi e Confindustria. A presiederlo Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte, con l’obiettivo di individuare soluzioni concrete per il rilancio e lo sviluppo di un settore strategico per il territorio della regione. Il prossimo incontro sarà giovedì 13 febbraio a Torino.

Ad oggi è emerso che circa 250 persone, dipendenti di circa 30 aziende artigiane orafe, si trovano di fronte a una imminente scadenza delle 26 settimane di cassa integrazione. In tutto sono state circa 140 le aziende artigiane che hanno richiesto l’ammortizzatore sociale. Il settore orafo del Valenzano è composto, in totale, da circa 700 aziende: 500 di queste sono artigiane.

“Esprimo la mia soddisfazione per il tavolo che ha visto proseguire un dialogo costruttivo – ha dichiarato il vicepresidente Chiorino – Il settore orafo alessandrino rappresenta una tradizione radicata e una risorsa fondamentale per l’eccellenza del Made in Italy. Abbiamo discusso delle complesse dinamiche attuali e delle azioni da definire per aiutare imprese e lavoratori. La formazione, in particolare, è stata riconosciuta come un pilastro fondamentale per garantire il futuro di questo settore. Il nostro obiettivo è continuare a lavorare insieme per valorizzare le competenze, innovare e tutelare il comparto orafo, affinché le aree coinvolte continuino ad essere un punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale”.

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“Sono soddisfatta dei risultati emersi da questo tavolo tecnico che aveva come obiettivo principale ottenere dati chiari e precisi per definire con esattezza le dimensioni del problema – ha commentato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Silvia Raiteri, che sta facendo da anello di congiunzione tra gli attori coinvolti e Grattacielo Piemonte – Dai primi riscontri emerge che la criticità riguarda in particolare un segmento specifico dell’artigianato, e non l’intero comparto produttivo. Questo ci consente di strutturare interventi mirati: da un lato, misure tempestive per sostenere chi si trova in difficoltà nell’immediato, dall’altro, un progetto di più ampio respiro per accompagnare le imprese in questa fase di transizione. L’obiettivo è chiaro: salvaguardare e valorizzare l’eccellenza dell’artigianato valenzano, riconosciuto a livello internazionale. In questo processo, la formazione avrà un ruolo centrale, sia per la riqualificazione dei lavoratori sia per la creazione di nuove figure professionali, in un’ottica di innovazione e sviluppo. Continueremo a lavorare con tutte le parti coinvolte per individuare le misure più efficaci, con la consapevolezza che la qualità e la tradizione del nostro artigianato debbano essere accompagnate verso il futuro con strumenti adeguati e concreti”.

“I numeri analizzati dimostrano che il comparto vive una sofferenza congiunturale non marginale” le parole del vicepresidente del consiglio regionale Domenico Ravetti “siamo di fronte ad un cambiamento del sistema produttivo? Il numero di addetti calerà? Il benessere economico e sociale della popolazione del distretto manterrà un livello pari all’attuale? Vedremo. Vedremo anche nel concreto le misure che saranno attivate per affrontare questa situazione”. 

“Il settore orafo alessandrino” ha detto il consigliere regionale della Lega Marco Protopapaè un patrimonio di tradizione e innovazione, essenziale per la nostra economia e il dialogo tra Associazioni datoriali, Istituzioni e Sindacati ha confermato l’importanza della formazione per garantire competenze e futuro al comparto”. 

Secondo Maurizio Cantello, segretario provinciale Fiom Cgil “la crisi del settore orafo stia colpendo in maniera sempre più preoccupante le piccole realtà lavorative, con un’estensione progressiva anche alle imprese di medie dimensioni. Questo dato è stato confermato dall’osservazione diretta del sindacato, che registra un incremento delle segnalazioni da parte di lavoratori e aziende in difficoltà. Una questione particolarmente urgente riguarda l’esaurimento degli ammortizzatori sociali per molte imprese, una situazione che potrebbe tradursi in una perdita occupazionale significativa nel breve periodo”. Cantello ha sottolineato che, oltre alla mancanza di strumenti di sostegno adeguati, con la richiesta esplicita di stabilire regole condivise per evitare un progressivo deterioramento delle condizioni di lavoro e del tessuto produttivo locale. Serve un intervento immediato da parte della Regione, risposte concrete per affrontare l’emergenza occupazionale nel comparto. Guardando al medio-lungo termine, occorre un cambiamento strutturale del settore orafo valenzano, caratterizzato dalla crescente presenza di grandi aziende e grandi firme internazionali. Questi nuovi attori produttivi hanno dinamiche differenti rispetto alle imprese artigianali locali, e il loro impatto sul territorio sta generando squilibri che minacciano la sostenibilità delle piccole e medie imprese”. 

“Dico che prevenire è meglio che curare” ha sottolineato il segretario provinciale Uilm Uil Alberto Pastorelloora anche le medie imprese cominciano a invocare gli ammortizzatori sociali. Gli esperti dicono che fino a giugno il settore del lusso non ripartirà: cosa si farà fino a quel momento? A mio avviso sarebbe meglio tenere la guardia alta su questo tema, intervenendo prima che la situazione si comprometta irrimediabilmente”. 



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