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Ottima partecopazione degli operatori del settore.
Grande presenza di pubblico per l’evento di approfondimento organizzato dalla Cna della Spezia, “Nautica da diporto: nuove regole e prospettive”, che si è tenuto nella Sala Marmori della Camera di Commercio della Spezia.
Tanti operatori hanno partecipato all’incontro dedicato all’entrata in vigore del D.M. del 17 settembre 2024, n.133 e la conseguente introduzione di modifiche significative al regolamento per la nautica da diporto. In sala rappresentanti di imprese e referenti istituzionali a riprova dell’importanza del settore, del ruolo di rappresentanza della Cna spezzina nel comparto e della volontà di confrontarsi e collaborare a tutti i livelli per poter operare al meglio e nel rispetto delle norme.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente Cna La Spezia Davide Mazzola che ha sottolineato l’importanza del settore per la Confederazione spezzina e la volontà di conoscere e confrontarsi sulle normative, nel rispetto di una leale concorrenza che valorizza le imprese virtuose, sono intervenuti il segretario CCIAA Riviere di Liguria Marco Casarino il delegato dalla Capitaneria di Porto La Speziai C.F.(CP) Giulio Colotto.
Ha portato il saluto del Presidente della Regione Marco Bucci l’assessore regionale Giacomo Giampedrone che ha ricordato che “la Blue Economy è assolutamente in crescita in tutta la Liguria, ma, senz’altro, la provincia della Spezia ha sostenuto questo grande sviluppo. In questo territorio sono state coniugate le capacità industriali dei grandi cantieri alle tradizioni famigliari e locali delle piccole e medie imprese, la capacità artigianale di quest’ultime in questa filiera non può essere sostituita ed è ciò che più caratterizza e rinforza il valore del miglio blu”.
Ha portato il proprio contributo all’interno del dibattito anche il Presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre Lorenzo Viviani spiegando, in relazione al regolamento dell’Area Marina Protetta del Parco, che “quest’anno sarà di transizione e di lavoro insieme agli stakeholder, le associazioni di categoria e le associazioni ambientaliste per arrivare ad un regolamento che possa perdurare negli anni e recuperare un rapporto con un’attività importante come quella dei noleggi e della fruizione del mare. Partendo dalla necessità di fidelizzare gli operatori che lavorano sull’AMP, facendoli diventare degli ambasciatori che possano raccontare sempre nel modo più dettagliato e preciso il territorio”.
Ha poi tracciato una fotografia del comparto la Presidente onoraria di Cna La Spezia Federica Maggiani: “Le novità introdotte dal decreto attuativo e del codice della nautica toccano in vario modo il comparto della nautica da diporto. Si va dai cambiamenti autorizzativi alle dotazioni di sicurezza, dai limiti di velocità all’introduzione del patentino nautico, sino agli aspetti della nautica sociale. Sono interventi che hanno già impattato con cantieri, operatori e diportisti, ma soprattutto, ancora di più, saranno incisivi nei prossimi mesi. Da qui la necessità di condividere con il territorio, con gli operatori, con gli utenti tutti, un momento di approfondimento. La Spezia è una tra le prime città in Italia in relazione all’incidenza del valore aggiunto creato dalla blu economy e un elemento cruciale è costituito anche dalla piccola nautica. Il settore della locazione e del noleggio ha avuto un’importante crescita nel 2024, uno sviluppo notevole guardando a un arco temporale più ampio: tra il 2019 e il 2024 la crescita è del 140%. La ‘piccola nautica’, dunque, incide moltissimo sia sull’economia che sul mercato del lavoro della nostra provincia. Ci troviamo alla soglia di una stagione dove abbiamo sicuramente una definizione normativa del settore, associata alla volontà degli operatori di rispettare queste regole e speriamo ne nasca una giusta combinazione: con dei tempi autorizzativi certi e queste semplificazioni che siano davvero tali, che diventino un ulteriore adempimento”.
Si è dunque entrati nel merito dalle novità introdotte dal nuovo regolamento con il Contrammiraglio CP (aus) Dottor Aniello Raiola che ha illustrato l’evoluzione normativa della nautica da diporto. Partendo dalla descrizione e dall’analisi delle principali innovazioni introdotte in materia, si soffermerà in particolare sulle novità normative del Sistema telematico della nautica da diporto, nonché sulla recente riforma del Regolamento di attuazione del Codice della Nautica e sull’uso commerciale delle unità da diporto.
“Abbiamo novità per le dotazioni di sicurezza, – ha sottolineato Raiola – il concetto più importante è che il diportista viene reso responsabile ancora di più della navigazione, tanto che vengono raccomandate soltanto alcune dotazioni. Il diportista viene guidato verso una sicurezza auto assistita. Ciò si lega anche alla novità della patente D1, uno strumento che cerca di riavvicinare i giovani al mare. La patente è ovviamente con dei limiti, 85 kilowatt e determinate cilindrate, con un tipo di navigazione soltanto diurna entro 6 miglia della costa, per barche fino a 12 metri. È una patente che viene conseguita con un corso di formazione vero e proprio per andare per mare, fatto dalle scuole nautiche. L’aspetto determinante non è tanto l’esame finale quanto il corso di formazione. Bisogna formare per andare in mare”.
L’avvocato Antonio Bufalari, esperto di diritto marittimo e nautica da diporto e segretario generale di Assonautica, si è concentrato sugli aspetti normativi affrontando il tema delle concessioni e dei canoni. Dopo un arricchente confronto con le imprese, moderato dalla responsabile di Cna Nautica La Spezia Francesca Moriconi, ha concluso l’evento di approfondimento il responsabile Nazionale Cna Nautica Alessandro Battaglia: “Il settore cresce a doppia cifra, gli ordinativi legati a yacht e super yacht ci consentono una programmazione pluriennale. Per quel che riguarda le piccole e medie imprese abbiamo sempre la difficoltà di calcolare il peso reale della filiera. Dietro alla costruzione di uno yacht ci sono almeno 40 lavorazioni che spesso però rientrano in codici Ateco diversi. Da anni proponiamo la definizione del codice di operatore nautico. La revisione del regolamento è importante, – ha sostenuto il responsabile nazionale di Cna Nautica, – l’attendavamo e siamo lieti di aver contribuito anche a questa promessa. Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un fermento normativo importante: oltre alla revisione del codice alla navigazione, ci sono tutti i disegni di legge sulla risorsa mare, sui subacquei, sulla sicurezza, sui titoli del deporto. Noi siamo vicini ai nostri associati, li ascoltiamo con attenzione, per poi perorare le cause che possono favorirli nei processi produttivi”.
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