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(BG) D(I)RITTI IN BIBLIOTECA  Al via la rassegna a più voci dalla parte delle donne

 Il Sistema Bibliotecario Urbano con l’Associazione “Il Cerchio di Gesso” dà il via rassegna “D(i)ritti in Biblioteca”, dedicata alla promozione della letteratura femminile e alla sensibilizzazione sui diritti delle donne. Un ciclo di incontri che, attraverso reading letterari, dibattiti e attività partecipative, vuole offrire un’opportunità di riflessione e confronto su temi cruciali come la violenza di genere e le pari opportunità.

 “Le biblioteche sempre più luogo di cultura partecipata e di coinvolgimento attivo della cittadinanza. Dopo le novità intraprese la settimana scorsa con l’inaugurazione dell’Atrio scamozziano e il rebranding dei loghi, il Sistema Bibliotecario Urbano e la Biblioteca Mai hanno intrapreso un nuovo corso, caratterizzato da una collaborazione ancora più stretta e una programmazione sempre più estesa al pubblico. Se la Mai da una parte apre tutte le domeniche mattina, la Tiraboschi dall’altra, capofila di un sistema bibliotecario diffuso sul territorio costituito da altri 7 elementi, si conferma centro di aggregazione e inclusività, con una ulteriore rassegna che chiama la cittadinanza in Sala Boninelli. Una serie di incontri che incrementano la già ricca programmazione, stimolando la partecipazione di un pubblico giovane e adulto e toccando il delicato argomento della figura della donna nella società contemporanea, con tutti i suoi corollari: le pari opportunità, la letteratura, il coraggio di storie e azioni, la violenza di genere, i diritti sul lavoro… Un ventaglio di temi molto attuali, che ribadiscono il ruolo della biblioteca come luogo di informazione libera, approfondimento, accesso gratuito al sapere e al confronto. La rassegna, inoltre, conferma quanto le biblioteche siano radicate nel territorio: tante sono le collaborazioni attivate e numerosi i contributi di altrettanti soggetti, tra i quali spicca la Fondazione Comunità Bergamasca. Un lavoro di squadra, che renderà la Tiraboschi ancora di più la casa dei cittadini.” Dichiara l’assessore alla cultura Sergio Gandi

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 Il progetto, che si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro le discriminazioni di genere, mira a valorizzare la produzione letteraria femminile, spesso marginalizzata nei tradizionali canoni. Le autrici e le attrici invitate a partecipare agli incontri porteranno in scena le loro opere, offrendo al pubblico un’occasione unica per confrontarsi con diverse voci e prospettive.

D(i)ritti in Biblioteca” non è infatti solo un momento di ascolto: grazie al coinvolgimento di volontari e di docenti universitari, gli incontri si trasformeranno in veri e propri laboratori di pensiero, dove il pubblico sarà invitato a partecipare attivamente, condividendo le proprie esperienze e riflessioni. L’obiettivo è quello di creare un senso di comunità e di promuovere un dialogo costruttivo sulla condizione femminile.” – Spiega la responsabile dello SBU Laura Boni – “La Biblioteca Tiraboschi, sede degli incontri, rappresenta uno spazio pubblico sicuro e accogliente, dove le donne possono sentirsi libere di esprimere le proprie opinioni e di confrontarsi. La biblioteca diviene, quindi, fondamentale punto di riferimento culturale e sociale, il luogo dove accedere ad informazioni e conoscenze e dove costruire una società più equa e inclusiva.”

 “Siamo convinti che la cultura sia uno strumento potente per abbattere le barriere della discriminazione e che possa diventare uno strumento di trasformazione sociale. Con questo progetto vogliamo offrire un contributo concreto alla costruzione di una comunità inclusiva, dove la voce delle donne sia sempre al centro e sia sostenuta nella loro lotta quotidiana per i diritti e la dignità. Inoltre tutto questo è il frutto di un lavoro di rete: siamo del parere infatti che collaborare con istituzioni e realtà territoriali sia fondamentale per amplificare l’impatto delle nostre azioni, al fine comune di costruire un futuro migliore per tutte e tutti.” Sottolinea il presidente dell’Associazione Il Cerchio di Gesso APS, Camillo Carboni, con la vicepresidente Nadia Savoldelli

Se i diritti non sono abitati, si perdono. Per questa ragione questa rassegna rappresenta un’occasione importate per continuare a ricordare cosa sono i diritti soprattutto a coloro che non sanno riconoscerli. L’ONU nel 1993 ha affermato il diritto di una donna ad essere libera dalla violenza ma ha anche atteso fino al 2014, con la Convenzione di Istambul, nel dare uno strumento giuridico valido per esercitarlo. Ricordiamoci che quando una donna varca la soglia del centro antiviolenza porta con sé un bagaglio pieno di diritti mancati. L’impegno quindi ad abitare i diritti deve essere costante e collettivo e D(i)ritti in Biblioteca è un modo significativo per farlo.” Conclude Oliana Maccarini, presidente dell’Associazione Aiuto Donna

La proposta è il frutto di una collaborazione tra numerose associazioni del territorio, a testimonianza di un impegno condiviso per la promozione della parità di genere e della cultura del rispetto.

Il progetto è stato realizzato grazie al contributo di: Fondazione della Comunità Bergamasca, Associazione La mimosa, Soroptimist Bergamo, Donne per BergamoBergamo per le donne e il Comitato Pari Opportunità dei sindacati Cisl, Cgil, Uil.

E la collaborazione di: Assessorato Politiche socialiAssessorato Pari Opportunità del Comune di BergamoAssociazione Aiuto Donna-Uscire dalla violenza ONLUSAssociazione La Svolta, COOP Lombardia, Cooperativa Sirio.

 IL PROGRAMMA

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Inizieremo giovedì 13 febbraio 2025 con Emanuela Canepa che, con il suo romanzo d’esordio “L’animale femmina” ha vinto il premio Calvino 2017, il premio italiano più importante assegnato ai nuovi autori. Il 13 febbraio presenteremo il suo ultimo romanzo “Resta con me, sorella”, nel quale figura centrale è sempre la donna, capace di affrontare sfide, difficoltà, sacrifici, per raggiungere obbiettivi e realizzare i propri sogni.

 Venerdì 21 febbraio 2025 Un viaggio storico e letterario, a partire dall’Enciclica di Papa Giovanni XXIII, con una ospite d’eccezione, Lucilla Giagnoni, ed il reading “I diritti nella pace”. Un’occasione per meditare sui concetti di Pace e Giustizia dato che “pensavamo di esportare diritti, mentre in realtà stiamo importando privazioni di diritti”.

 Giovedì 6 marzo 2025 con il Circolo dei Narratori daremo voce a Annie Kopchovsky, conosciuta ome Annie Londonderry, che grazie alla sua caparbietà e determinazione compie il giro del mondo in bicicletta. I Narratori Volontari leggeranno “Annie. Il vento in tasca” di Roberta Balestrucci Fancellu.

 Giovedì 20 marzo 2025 in occasione della presentazione dell’Archivio delle Filosofe di SWIP-Italia (Società italiana per le donne in filosofia), in collaborazione con Università degli Studi di Bergamo, ospiteremo Claudia Bianchi, professoressa ordinaria presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute S. Raffaele, dove insegna “Pragmatica del linguaggio”, “Comunicazione e cognizione” e dirige il Centro Gender (Interfaculty centre for gender studies). Il confronto con Carla Bianchi prenderà spunto dal libro “Hate speech. Il lato oscuro del linguaggio”.

 Giovedì 27 marzo 2025 sarà la volta di Federica Molteni con il reading Partigiane: La guerra non ha il volto di donna”. Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione abbiamo scelto la proposta di parlare della guerra attraverso i corpi delle donne, attraverso il loro modo di stare nel mondo rovesciato che la guerra porta con sé, senza imbracciare le armi, senza violenza, senza retorica o eroismi.

 Giovedì 10 aprile 2025 una donna e autrice di grande sensibilità quale Ada Celico che, dopo anni di violenze subite, ha saputo “spezzare le catene” e dedicarsi alle donne maltrattate, dando loro voce nel libro “Io e le spose di Barbablu”, che vuole essere una denuncia ma anche un messaggio di speranza. A dieci anni di distanza da quell’esordio, Ada Celico ci presenta Femminota il suo ultimo libro, nel quale descrive le femminote dello Stretto di Messina, donne di commerci e di sale, contrabbandiere per necessità che nascondevano il prezioso minerale nella doppia fodera dei loro vestiti. Il libro è un inno al coraggio e alla forza di queste donne, capaci di grandi fatiche in nome della propria libertà.

 Venerdì 9 maggio 2025 un’ospite ormai conosciuta dai mass media, per la cui presenza abbiamo dovuto particolarmente insistere: Laura Pigozzi, psicologa -psicoanalista “appassionata di umanità”, come lei stessa si definisce.  Attraverso l’ultima sua pubblicazione “L’Età dello Sballo: giovani, droghe, psicofarmaci, tra conformismo e dipendenza” verrà affrontato il tema delle dipendenze affettive, spesso alla radice della violenza maschile sulle donne.

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 Giovedì 22 maggio 2025 sarà la volta di “Lo statuto delle lavoratrici, Come ti senti, a cosa hai diritto, dove possiamo cambiare”: un saggio sulla qualità del lavoro di tutti, a partire dal lavoro femminile. Dalla penna di Irene Soave, giovane giornalista del Corriere della Sera, che interpreta l’attualità con sguardo disincantato ma prefigurando prospettive e possibilità, la rivisitazione di alcuni articoli dello statuto dei lavoratori, leggendoli alla luce di quanto succede oggi alle donne e tra le donne nel mondo del lavoro.

 Giovedì 29 maggio 2025 la rassegna si chiude, non a caso, con la lunga esperienza di una attivista femminista quale Rosangela Pesenti, Counselor Professionista, Storica, Phd in Epistemologia della complessità e Antropologia, Analista Transazionale (CTA), svolge da vent’anni attività di formazione e consulenza per donne e uomini, genitori, insegnanti, studenti sui temi del disagio, della gestione nonviolenta dei conflitti, della differenza di genere e della storia politica delle donne. Presente dal 1978 nell’UDI (Unione Donne Italiane ora Unione Donne in Italia) è stata Presidente dell’Associazione nazionale Archivi UDI dal 2015 al 2019

La riflessione partirà dal libro Come sono diventata femminista edito nel 2020 che riassume sogni, lotte, conquiste, sconfitte.

Segreteria Sindaca di Bergamo

Palazzo Frizzoni

P.za Matteotti, 27 – Bergamo

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