Rassegna stampa aumentata ESG/ 400

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In questo numero: Cbam, l’Ue valuta di esentare l’80% delle imprese – Tassonomia, la semplificazione della Platform – Investitori a difesa delle normative Esg dell’Ue – Usa, Trump taglia i programmi di giustizia ambientale – Sbti perde il principale finanziatore – Vanguard annacqua le politiche D&I per le società Usa

La “Rassegna stampa aumentata ESG” di ETicaNews, è un resoconto di analisi e commenti, principalmente orientato a livello internazionale, che punta la lente su alcuni dei principali snodi dell’informazione sui temi di sostenibilità negli ultimi sette giorni. Dando la precedenza agli argomenti su cui l’attenzione di ETicaNews è costante.

cbam, l’ue valuta di esentare l’80% delle imprese

Microcredito

per le aziende

 

  • OGGETTO – La Commissione europea sta prendendo in considerazione la possibilità di esentare la maggior parte delle aziende del blocco dalla nuova tassa sul carbonio alle frontiere
  • DATA – 7 febbraio 2025
  • FONTE – EU considers exempting most companies from carbon border levy
  • PAROLE CHIAVE: Unione europea, Commissione europea, Wopke Hoekstra, tassa sul carbonio alle frontiere, Cbam, semplificazione

Il 6 febbraio, il Commissario europeo per il clima Wopke Hoekstra ha dichiarato che la Commissione europea sta prendendo in considerazione la possibilità di esentare la maggior parte delle aziende del blocco dalla nuova tassa sul carbonio alle frontiere. Il Carbon Border Adjustment Mechanism (Cbam), la prima imposta di questo genere al mondo, dovrebbe entrare in vigore dal 2026, imponendo un’imposta sulle emissioni di CO2 di beni importati, come acciaio, alluminio, cemento e altri, dentro il blocco. Tuttavia, un’analisi della Commissione europea ha rilevato che il 97% delle emissioni che saranno coperte dal Cbam sono prodotte solo dal 20% delle aziende che sarebbero sottoposte al nuovo regime. Bruxelles sta quindi valutando di esentare dal Cbam l’80% delle aziende meno inquinanti, alleggerendo così il loro carico burocratico di compliance. La mossa fa parte del piano di semplificazione lanciato dall’Ue per rendere le sue industrie più competitive.

tassonoMia, la semplificazione della platform

La Platform on Sustainable Finance ha pubblicato un nuovo rapporto con raccomandazioni per semplificare la Tassonomia dell’Ue. Il lavoro del gruppo di esperti, incaricato dalla Commissione europea di consigliarla sullo sviluppo di politiche di finanza sostenibile, rientra nel piano di Bruxelles per ridurre gli oneri amministrativi e di rendicontazione per le aziende. La Tassonomia, entrata in vigore nel 2022, è una delle normative individuate per il pacchetto di semplificazione “Omnibus”. Secondo la Platform, le nuove raccomandazioni potrebbero portare a una riduzione di oltre un terzo dell’onere di reporting della Tassonomia per le aziende e «una significativa semplificazione per le istituzioni finanziarie». Inoltre, propone un green asset ratio semplificato, ridefinisce l’approccio ai criteri Do No Significant Harm e include proposte incentrate sulle pmi. Il rapporto è il frutto di due anni di ricerca, analisi e feedback da parte di investitori, banche, assicuratori, imprese, pmi, revisori e consulenti.

investitori a difesa delle normative esg dell’Ue

  • OGGETTO – Un gruppo di investitori ha chiesto all’Unione europea di non cedere alla crescente pressione per ridimensionare le normative Esg del blocco
  • DATA – 4 febbraio 2025
  • FONTE – Investors With $6.8 Trillion Warn EU Not to Bow to ESG Backlash
  • PAROLE CHIAVE: investitori, Unione europea, normative Esg, Institutional Investors Group on Climate Change, Eurosif, Principles for Responsible Investment, reporting, Green Deal

Un gruppo di investitori, che rappresenta 6.600 miliardi di euro di asset, ha pubblicato una dichiarazione congiunta in cui si chiede all’Unione europea di non cedere alla crescente pressione per ridimensionare le normative Esg del blocco. Il gruppo, che comprende l’Institutional Investors Group on Climate Change, l’European Sustainable Investment Forum (Eurosif) e i Principles for Responsible Investment, ha avvertito che i requisiti di reporting Esg pianificati dall’Ue sono essenziali per aiutare gli asset manager e gli asset owner a prendere decisioni di investimento e soprattutto a identificare dove allocare i fondi. Perciò, si legge nella dichiarazione, eventuali adeguamenti dovrebbero essere limitati agli standard tecnici e alle linee guida sull’implementazione. I firmatari hanno anche espresso il timore che la riapertura dei requisiti Esg «nella loro interezza, rischia di creare incertezza normativa e potrebbe in definitiva mettere a repentaglio» gli obiettivi del Green Deal.

usa, trump taglia i programmi di giustizia ambientale

  • OGGETTO – L’amministrazione Trump ha messo in congedo quasi 200 dipendenti che lavoravano in programmi di giustizia ambientale presso l’Agenzia per la protezione ambientale e il Dipartimento di Giustizia negli Stati Uniti
  • DATA – 7 febbraio 2025
  • FONTE – Trump administration cuts environmental justice programs at EPA, DOJ
  • PAROLE CHIAVE: Trmp, giustizia ambientale, Epa, Dipartimento di Giustizia, Stati Uniti, diversità, equità, inclusione

L’amministrazione Trump ha messo in congedo quasi 200 dipendenti che lavoravano in programmi di giustizia ambientale presso l’Agenzia per la protezione ambientale (Epa) e sta perseguendo riduzioni del personale in programmi simili presso il Dipartimento di Giustizia negli Stati Uniti. Nello specifico, sono stati messi in congedo amministrativo 168 dipendenti dell’Ufficio per la giustizia ambientale e i diritti civili dell’Epa e circa 20 dipendenti che operano all’interno della Sezione Diritto e Politiche della Divisione Ambiente e Risorse Naturali del Dipartimento di Giustizia. Inoltre, è stato tagliato anche un ufficio ambientale del Dipartimento di Giustizia. Le mosse sono in linea con gli ordini esecutivi del presidente Donald Trump per rimuovere il sostegno del governo degli Stati Uniti alle pratiche di diversità, equità e inclusione all’interno del governo federale e per indebolire la regolamentazione del clima promossa dalla precedente amministrazione Biden. I tagli mettono a rischio le minoranze e le famiglie a basso reddito che vivono vicino a strutture inquinanti, indebolendo le loro protezioni normative e legali.

Sbti perde il principale finanziatore

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

  • OGGETTO – Il Bezos Earth Fund ha smesso di sostenere finanziariamente la Science Based Targets Initiative
  • DATA – 5 febbraio 2025
  • FONTE – Jeff Bezos’s $10bn Earth Fund cuts ties with climate group
  • PAROLE CHIAVE: Bezos Earth Fund, Jeff Bezos, Science Based Targets Initiative, standard climatici, aziende, Donald Trump, finanziamenti

Il Bezos Earth Fund, il fondo filantropico di Jeff Bezos dal valore di 10 miliardi di dollari, ha smesso di sostenere finanziariamente la Science Based Targets Initiative, la principale organizzazione di verifica degli standard climatici volontari delle aziende, dopo dicembre 2024. Lo riporta il Financial Times, che attribuisce la mossa alla volontà del miliardario fondatore di Amazon, insieme ad altri patron di Big Tech, di ingraziarsi il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ritiene che il cambiamento climatico sia una bufala. Il fondo è stato uno dei maggiori finanziatori della Sbti, a cui ha esteso 18 milioni di dollari nel 2021. Tanto che l’anno scorso i membri dello staff di Sbti avevano sollevato preoccupazioni sull’influenza di Bezos sull’iniziativa, dopo che la piattaforma aveva aperto all’uso dei crediti di carbonio da parte delle aziende. Fonti interne sentite da Ft hanno rivelato che Sbti stava lavorando per diversificare i propri finanziatori.

vanguard annacqua le politiche D&I per le società usa

  • OGGETTO – Vanguard ha aggiornato la sua policy sul voto per delega per le società statunitensi nel suo portafoglio diminuendo le aspettative di diversità per i board
  • DATA – 3 febbraio 2025
  • FONTE – Vanguard Softens Language on Diversity for U.S. Proxy Voting Policy
  • PAROLE CHIAVE: Vanguard, policy, voto per delega, Stati uniti, diversità, board, Trump

Vanguard, uno dei più grandi gestori di investimenti al mondo, ha aggiornato la sua policy sul voto per delega per le società statunitensi nel suo portafoglio. L’aggiornamento prevede un linguaggio meno prescrittivo sulle aspettative di diversità del consiglio di amministrazione per le società. Nello specifico, la guida non include più come fattore esplicito per i fondi l’indicazione di considerare che il board dovrebbe «come minimo, rappresentare la diversità delle caratteristiche del personale, inclusa almeno la diversità di genere, razza ed etnia», che era stata inclusa nelle policy degli ultimi anni. I cambiamenti apportati coincidono con gli attacchi alle iniziative di diversità, equità e inclusione di aziende e investitori negli Stati Uniti dall’elezione di Donald Trump come presidente. Un portavoce di Vanguard ha confermato a ESG Today che le policy aggiornate «riflettono il panorama normativo in evoluzione nei mercati locali».

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