Superare “una volta per tutte quella tossica visione conflittuale che anche nel mondo del sindacato qualcuno si ostina ancora a sostenere”. Così la premier Giorgia Meloni, intervenendo all’assemblea nazionale della Cisl.
“Il titolo di questa assemblea è ‘Il coraggio della partecipazione’, un titolo evocativo ma soprattutto un titolo che riguarda un’altra grande sfida che il segretario Sbarra citava nel suo intervento – ha detto la presidente del Consiglio nel suo intervento – che è sostanzialmente innovare il nostro modello economico e produttivo sapendo coniugare sussidiarietà e crescita, il che significa rifondare la dinamica tra impresa e lavoro, superando una volta per tutte quella tossica visione conflittuale che anche nel mondo del sindacato qualcuno si ostina ancora a sostenere”.
“Ricostruire la dinamica tra imprese e lavoro – ha proseguito – significa gettare le fondamenta di una nuova alleanza tra datori di lavoro e lavoratori, fondata sulla condivisione degli oneri e degli onori, promuovere la partecipazione dei lavoratori al destino della propria impresa, incrementare le politiche di welfare, rafforzare il peso della contrattazione legata ai territori alla dimensione aziendale per superare le rigidità dei contratti nazionali senza smarrire le tutele sul lavoro”.
“Ho voluto onorare questo invito per diverse ragioni. In primo luogo per dimostrare il rispetto profondo che nutro per una delle principali organizzazioni del lavoro della nostra Nazione, che si appresta a compiere il prossimo 30 aprile il suo 75° compleanno”, ha sottolineato Meloni all’Auditorium della Conciliazione. In secondo luogo ha voluto “ribadire ancora una volta l’importanza che il governo attribuisce al confronto con i settori produttivi, con i territori, con i lavoratori, con le imprese. Perché in fin dei conti nessuno può avere da solo le risposte a tutte le domande e sapere ascoltare fa la differenza, soprattutto quando l’interlocutore che ti trovi di fronte non ha pregiudizio, ma guarda al merito con onestà”.
“Ogni volta” che il governo si è confrontato con la Cisl “abbiamo fatto un passo in avanti, che era un passo in avanti per i diritti dei lavoratori, per la bontà del nostro tessuto produttivo, per la crescita della nostra nazione. È quello che abbiamo fatto in questi due anni e allora io devo dire grazie sinceramente la Cisl per saper ancora interpretare il confronto nell’accezione più nobile del termine”, ha detto ancora Meloni.
“Luigi Sbarra è stato un interlocutore franco, determinato, onesto” e “penso che abbia aiutato molto i lavoratori, perché il governo lo ha sempre ascoltato con grande rispetto. E lo ha ascoltato cercando, quando poteva, di accogliere le istanze di buonsenso che portava avanti. Qual è il ruolo di un sindacalista se non questo? Guadagnarsi il rispetto necessario a fare in modo che il proprio interlocutore possa essere un interlocutore attento a quelle istanze”, ha aggiunto la premier.
“Anche quando non siamo stati d’accordo sapevamo che avevamo di fronte qualcuno a cui interessava il bene dei lavoratori, non semplicemente il bene dell’organizzazione che rappresentava, o addirittura il bene di una parte politica”, ha quindi detto la premier ribadendo che con la Cisl “noi abbiamo lavorato insieme sui problemi concreti dei cittadini e sono certa, ovviamente, che questa collaborazione continuerà anche con il prossimo segretario generale che eleggerete domani”.
Sbarra ringrazia Meloni “per sensibilità su pdl partecipazione e impegni mantenuti”
Dal canto suo il segretario generale della Cisl, dopo aver dato il benvenuto alla premier, ha detto: “”Voglio rinnovarle la gratitudine per aver dimostrato grande sensibilità sulla nostra proposta di legge di cui oggi parliamo”, e di cui “abbiamo parlato già a luglio 2021, quando non era ancora presidente del consiglio, e a novembre 2023, un giorno dopo la consegna delle nostre 400mila firme, in occasione della convocazione delle organizzazioni sindacali a Palazzo Chigi. Lei disse allora che ‘partecipazione è la chiave di volta di un più equo sistema economico’, impegno che lei ha tenuto saldo nel tempo”.
“Questo Paese – ha continuato Sbarra – ha bisogno di scelte coraggiose e la sua presenza qui oggi è un segnale importante per un’Italia che vuole crescere insieme, senza steccati ideologici e divisioni pregiudiziali, senza antagonismi e massimalismi, con la forza della contrattazione e della concertazione, della responsabilità e del coraggio della partecipazione”.
Nuova segretaria generale sarà Daniela Fumarola
“Domani ne vivremo un’altra molto importante per la nostra Cisl. Il consiglio generale sarà chiamato a eleggere la nuova guida della confederazione, guida che in queste settimane di incontri, consultazioni e riunioni, tutte le strutture hanno indicato in Daniela Fumarola“, ha poi detto Sbarra chiamandola sul palco. Un abbraccio tra i due, poi Sbarra ha ripreso: “Questo applauso – ha detto rivolgendosi alla platea – è una ragione in più per esprimervi la mia riconoscenza”.
“Grazie per la collaborazione e per il sostegno che mi avete assicurato in questi anni, sono onorato e orgoglioso di questa nostra grande comunità sindacale che è la Cisl. Vi lascio con due parole – ha concluso Sbarra visibilmente commosso – vi voglio bene e vi porterò sempre nel mio cuore, fino alla fine”.
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