Come investire nell’economia circolare: incentivi per imprese

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


  • Le imprese che scelgono di investire nell’economia circolare sostengono l’ambiente riducendo la quantità di rifiuti prodotta e riutilizzando i materiali, il che comporta anche un vantaggio economico.
  • L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che si basa su tre pilastri fondamentali: riduzione, riutilizzo e riciclo delle risorse per limitare l’impatto ambientale.
  • Oggi Invitalia fornisce diversi incentivi per investire in questo settore, in linea con il Green Deal europeo.

Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse di cittadini e imprese verso l’economia circolare: l’Italia si posiziona al primo posto rispetto agli altri Stati europei, indice di un interesse sempre più crescente nel riutilizzo e nel riciclo.

L’economia circolare pone maggiore attenzione alla protezione del pianeta e si caratterizza per tre aspetti principali: la riduzione degli sprechi, il riutilizzo dei materiali e il riciclo degli oggetti che una volta sistemati possono ancora creare valore.

Oggi Invitalia e il ministero delle imprese e del made in Italy propongono diversi incentivi e contributi a fondo perduto per le aziende che decidono di investire nell’economia circolare. Ecco cosa sapere.

Microcredito

per le aziende

 

Che cos’è l’economia circolare

L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che esiste da tempo, presente da diversi anni che vuole promuovere un utilizzo più sostenibile delle risorse a disposizione. Soprattutto negli ultimi anni c’è più sensibilità sul tema, per cui molti decidono di aggiustare e riutilizzare gli oggetti che si sono deteriorati nel tempo per allungare la loro vita e per ridurre lo spreco di materiali.

Investire nell’economia circolare, in questo senso, significa ridurre la quantità di rifiuti che ogni giorno vengono prodotti, promuovendo il riciclo e il riuso dei materiali che compongono gli oggetti.

Alcuni esempi pratici di economia circolare possono essere applicati nel settore agricolo riutilizzando gli scarti della macinazione dei cereali come mangimi per il bestiame o per produrre materiali innovativi. Oppure, a livello aziendale, pensiamo alle case automobilistiche che producono auto elettriche e riutilizzano le batterie esauste dell’alimentazione dei veicoli estraendone i materiali, da destinare a nuovo uso.

Soprattutto negli ultimi anni l’economia circolare e gli investimenti sostenibili hanno assunto un ruolo centrale: un numero sempre maggiore di aziende decide di investire in questo ambito per proteggere l’ambiente e ottenere profitto, anche grazie ai numerosi incentivi messi in atto per le aziende a livello europeo e alle recenti norme sul Green Deal.

Come investire nell’economia circolare

Prima di capire come investire nell’economia circolare, è importante comprendere i diversi ambiti di intervento che compongono questo modello di investimento.

Ambito di intervento Opportunità
Riciclo Investire in tecnologie e infrastrutture per il riciclaggio avanzato dei materiali speciali può generare rendimenti economici interessanti e migliorare l’impatto ambientale
Produzione sostenibile Investire nelle tecnologie e nelle pratiche di produzione sostenibile può contribuire alla transizione verso un’economia sostenibile, oltre ad essere una scelta vantaggiosa in termini economici
Energie rinnovabili Le fonti energetiche rinnovabili (solare, eolica e idroelettrica) sono alternative a fonti inquinanti. Investire in questi progetti è un modo per contribuire nella lotta contro i cambiamenti climatici
Risorse idriche Il trattamento dell’acqua e la gestione delle risorse idriche sono aspetti essenziali per la prevenzione degli sprechi e per garantire in futuro la disponibilità di questa risorsa estremamente preziosa

Un obiettivo aziendale sostenibile comprende almeno uno dei settori sin qui descritti e soprattutto punta alla diversificazione degli investimenti per garantire maggiore stabilità.

Agevolazioni per investimenti nell’economia circolare

Il ministero per lo sviluppo economico aveva attivato sin dal 2020 alcune agevolazioni per favorire gli investimenti nell’economia circolare.

Le imprese che decidono di investire i propri risparmi nell’economia circolare, oltre a ridurre gli sprechi di risorse preziose e promuovere l’innovazione, possono accedere ad alcuni importanti contributi statali ed europee.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Ricordiamo che sono attivi i finanziamenti e contributi previsti dal Green New Deal1 (fino a esaurimento delle risorse disponibili) con un fondo iniziale da 750 milioni di euro. L’iniziativa sostiene i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione realizzati da imprese di qualsiasi dimensione nell’ambito della transizione ecologica e circolare.

1. Economia circolare di Invitalia

Una di queste iniziative, chiamata proprio Economia Circolare2 e gestita da Invitalia, sostiene e finanzia la riconversione delle attività produttive verso un modello in linea con la sostenibilità ambientale.

La misura garantisce finanziamenti agevolati del FRI (fondo rotativo imprese e ricerca) per il 50% delle spese ammissibili. Sono previsti poi contributi specifici in base alla dimensione dell’impresa su costi per attrezzature, spese di consulenza, per il personale e per eventuali materiali. I contributi vengono erogati in percentuali diverse:

  • 20% per le micro e piccole imprese e per gli organismi di ricerca;
  • 15% per le medie imprese;
  • 10% per le grandi imprese.

2. Investimenti sostenibili 4.0

Un sostegno collegato anche all’economia circolare è portato avanti dal programma nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” FESR 2021-2027. Si tratta di Investimenti Sostenibili 20243, che è stato prorogato quest’anno per garantire nuovi fondi alle regioni del Sud Italia.

L’iniziativa promuove investimenti sostenibili e digitali in linea con gli obiettivi dall’Unione Europea e prevede un sostegno alle imprese che investono da un minimo di 750.000,00 a 5.000.000,00 euro sulle spese per l’innovazione.

Chi porta avanti progetti con elevato contenuto di sostenibilità può acquisire un punteggio più alto al momento della selezione delle imprese a cui destinare i fondi. Si attende di conoscere le modalità operative per l’accesso per quest’anno.

3. Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Dal 5 febbraio 2025 è attivo il Fondo per il sostegno alla transizione industriale4 con una dotazione di 400 milioni di euro. Le imprese interessante possono presentare la domanda online fino al 28 aprile 2025 per ottenere i contributi sotto forma di contributi a fondo perduto.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Questo fondo va a sostenere l’utilizzo più consapevole delle risorse, incentivando il riuso delle materie prime e l’impiego di risorse riciclate. Sono garantiti contributi a fondo perduto per le spese per le sistemazioni sul suolo aziendale, per opere murarie e assimilate, nuovi impianti ma anche per brevetti e licenze.

4. Fondi di investimento sostenibili (ESG)

I fondi di investimento sostenibile rappresentano un’alternativa interessante per le aziende che desiderano avere un portafoglio diversificato per assicurarsi un vantaggio economico.

Solitamente questi fondi vengono gestiti da professionisti del settore e ciò permette alle aziende di partecipare e contribuire all’economia circolare, seppur affidando la gestione dei propri investimenti a intermediari specializzati.

I vantaggi degli investimenti sostenibili

investimenti sostenibili economia circolare

L’economia circolare, così come tutte le altre forme di investimento, comporta dei vantaggi e dei rischi. La riduzione delle emissioni di CO2 e l’impatto ambientale sono sicuramente i benefici più visibili di questa tipologia di investimento, ma esistono anche molti altri aspetti da considerare.

La disponibilità delle materie prime sul nostro pianeta è limitata e questo incide in primo luogo sui prezzi dei beni di consumo. Quando una risorsa è scarsa, il suo prezzo aumenta. Scegliere di investire nell’economia circolare significa investire nel futuro, cioè dare agli oggetti la possibilità di essere riutilizzati o riciclati per soddisfare nuove esigenze e bisogni senza utilizzare nuove risorse. Il vantaggio, oltre che ambientale, è anche economico in termini di risparmio per l’azienda.

Investire nell’economia circolare, inoltre, permette quindi ad un’impresa di aumentare la propria competitività sul mercato, in quanto la rende indipendente dall’utilizzo e reperimento di nuove risorse e meno vincolata dai prezzi delle materie prime.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

I rischi e le opportunità

Dall’altro lato della medaglia occorre considerare anche i rischi legati all’investimento nell’economia circolare. Le aziende che intendono approcciarsi a questo modello di investimento devono considerare eventuali incertezze normative, fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, cambiamenti nelle politiche ambientali e altre variabili che possono incidere direttamente sui propri conti.

La diversificazione dei prodotti di investimento, quindi, è fondamentale per evitare perdite ingenti di denaro, così come per garantire un vantaggio economico più elevato nel lungo periodo. Affidarsi a un consulente esperto nell’economia sostenibile può costituire un vantaggio competitivo.

Economia circolare in Italia

In Italia a che punto siamo con l’economia circolare? A descrivere questo modello di investimento è stato l’ultimo report 2024 del Circular Economy Network5, secondo cui l’interesse verso gli investimenti sostenibili è cresciuto anche tra le piccole e medie imprese: il 65% ha dichiarato di aver attuato almeno uno dei processi di economia circolare. Un ulteriore 11%, invece, desidera avvicinarsi a questo modello nel prossimo futuro.

Secondo gli imprenditori, tra le azioni che meglio descrivono l’economia circolare vi sono: il riuso e la riparabilità dei beni (87,4%); la riduzione dei rifiuti e la massimizzazione del riciclo (86,7%) e il minore consumo di risorse (76,6%).

economia circolare pmieconomia circolare pmi

A livello nazionale, invece, il nostro Paese si conferma al primo posto della classifica di performance sull’economia circolare rispetto agli indicatori fissati dalla Commissione Europea: produzione e consumo, gestione dei rifiuti, materie prime seconde, competitività e innovazione, sostenibilità ecologica e resilienza. A seguire, ci sono la Germania, la Francia, la Polonia e la Spagna.

L’Italia detiene anche il primo posto in Europa per tasso di riciclo dei rifiuti di imballaggio (71,7%), nonostante negli ultimi anni sia cresciuto il consumo di materiali (+8,5%) che resta comunque inferiore alla media europea.

Come investire nell’economia circolare – Domande frequenti

Che cos’è l’economia circolare?

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

L’economia circolare è un modello di produzione e di consumo che si pone un duplice obiettivo: da un lato quello di ridurre al minimo la quantità di rifiuti che ognuno di noi produce ogni anno e dall’altro lato quello di riutilizzare i materiali di cui sono fatti gli oggetti per creare ulteriore valore.

Qual è la differenza tra economia lineare e circolare?

Nell’economia lineare i prodotti usati diventano scarti da smaltire, mentre nell’economia circolare vengono riutilizzati o trasformati in materie prime seconde.

Perché conviene investire in modo sostenibile?

Un’impresa che decide di investire nell’economia circolare ottiene maggiori opportunità di risparmio, l’accesso a sostegni europei e favorisce il rispetto dell’ambiente.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Conto e carta

difficile da pignorare