Malamovida a Maddaloni, maxi rissa con venti giovani

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Una parola fuori posto è bastata a far scoppiare una maxi rissa. Il tutto è accaduto poco dopo la mezzanotte di domenica, nei pressi di un noto locale della centralissima via Napoli, a Maddaloni, diventata negli ultimi mesi meta di ritrovo dei giovani maddalonesi. Una ventina di ragazzi hanno cominciato a litigare tra di loro e, qualcuno, ha persino lanciato pietre raccolte in strada e caschi di protezione contro autovetture in sosta. Una situazione senza precedenti che ha richiesto l’intervento di ben tre pattuglie dei militari dell’Arma della compagnia locale, che tengono sotto controllo il territorio a 360 gradi, specialmente nelle ore serali e notturne. I giovani, tutti di età compresa tra i 18 e i 25 anni, erano divisi in due fazioni e dopo aver iniziato la discussione all’interno del locale si sono spostati prima all’esterno e poi in un’ampia area dove erano parcheggiate numerose autovetture.

Alla vista dei carabinieri i giovani sono scappati tutti facendo disperdere le loro tracce. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, secondo diverse testimonianze, è stato uno sguardo di troppo ad una ragazza che avrebbe mandato su tutte le furie prima il compagno della stessa e poi gli amici della comitiva. Da lì sono partite una serie di offese verbali. Il passaggio dalla violenza verbale alla violenza fisica è stato breve. Una ventina di minuti ad alta tensione e di follia durato fino a quando si sono udite le sirene delle pattuglie dei carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Maddaloni allertati dai residenti e dai proprietari del locale. Da qui il fuggi fuggi generale. E nella piazza dei due gruppi, in pochi istanti, non vi era più ombra.

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I carabinieri, nelle prossime ore, visioneranno i filmati di alcune telecamere della zona sia private che comunali, nei pressi della filiale dell’ufficio postale. Non essendo Maddaloni una città dove esiste una vera e propria movida notturna, con i giovani che si recano nella vicina Caserta o Marcianise, fenomeni di questo tipo sono assai rari, anche se una vicenda simile è stata segnalata proprio qualche sera fa lungo via Roma. Per il sindaco Andrea De Filippo «Maddaloni è una città molto sicura. Purtroppo, se i giovani compiono questo tipo di gesti non dipende assolutamente da me o dall’amministrazione comunale. Bisognerebbe interrogare le famiglie». Di tutt’altro pensiero è il consigliere di minoranza Alfonso Formato. «Credo che a Maddaloni il problema della movida violenta non esista. Ci sono sicuramente delle attività commerciali che attirano più clientela di altre e che sono punto di ritrovo per le fasce più giovani, ma da qui a definire la “movida” un problema ce ne passa. C’è però una questione generale molto più seria e complessa, – spiega l’esponente dell’opposizione – che è relativa alla sicurezza ed al controllo del territorio. In una città che ospita una caserma dei carabinieri, un commissariato di Polizia e svariate caserme militari ci si aspetterebbe, quanto meno, una presenza visibile e tangibile delle forze dell’ordine. Ed invece tutto questo non accade. La politica locale ovviamente non è esente da colpe, perché il primo corpo assente ingiustificato è quello della Polizia municipale».

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A rispondere alla provocazione è il comandante della Municipale Domenico Renga. «La pubblica sicurezza è demandata allo Stato e non agli agenti della Polizia Municipale. La sicurezza urbana è un’altra cosa e su questo stiamo facendo il nostro lavoro. La nostra città è abbastanza videosorvegliata. Ci sono telecamere in tutte le zone di ingresso che tengo personalmente sotto controllo. Sul fronte movida non possiamo intervenire, questo non è nostro compito». Proseguono le indagini dei militari dell’Arma. Intanto, ieri sera, gli stessi carabinieri, agli ordini del capitano Federico Arrigo, hanno notificato la misura restrittiva degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di un 39enne per atti persecutori. L’uomo pedinava con insistenza e mandava messaggi ad ogni ora, persino di notte, alla sua ex compagna. La donna, di 40 anni, di Maddaloni, esasperata dalle continue vessazioni dell’ex compagno, lo ha denunciato.





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