Tramite l’AFIF Bruxelles finanzia con oltre 63 milioni di euro 8 progetti che riguardano la distribuzione di idrogeno e derivati al settore dei trasporti

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L’Unione Europea, nell’ambito della Alternative Fuels Infrastructure Facility (AFIF) – programma che rientra nella Connecting Europe Facility (CEF) – ha assegnato 442 milioni di euro complessivi a 39 progetti finalizzati alla realizzazione di infrastrutture per la fornitura di combustibili alternativi lungo le reti TEN-T. Sul totale, 8 riguardano nello specifico l’idrogeno e i suoi derivati (4 in Spagna, 3 in Francia e 1 in Germania) e hanno ottenuto oltre 63 milioni di euro di finanziamenti: grazie a queste iniziative verranno costruite 35 hydrogen refueling station per auto, camion e bus, ma anche strutture per il bunkeraggio marittimo di ammoniaca e metanolo.

Il progetto tedesco – denominato ‘Air Products’ European HRS Network’ – è promosso da Air Products Gmbh, la filiale teutonica del gruppo americano Air Products, e prevede la realizzazione di due stazioni di rifornimento di idrogeno su larga scala in Germania, con 6,2 milioni di euro di finanziamenti ottenuti su costi ammissibili di quasi 21 milioni di euro.

In Spagna, come detto, i progetti finanziati sono 4, per un totale di oltre 42,4 milioni di euro. Il primo, chiamato ‘ACTIVA’, è promosso da HVR Energy, ha ottenuto 4,2 milioni di euro su 14 milioni di costi ammissibili e prevede l’installazione di 20 stazioni di rifornimento di idrogeno lungo la rete TEN-T in diverse aree urbane del Paese.

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Il secondo, denominato CARTEIA ‘Bunkering First ammonia bunkering infrastructure in Algeciras as part of the Andalusian Green Hydrogen Valley’, è promosso da Moeve (ex-CEPSA) e ha ottenuto 13,6 milioni su 45,3 milioni. Il suo obbiettivo è quello di implementare un sistema di bunkeraggio di ammoniaca ship-to-ship nel porto marittimo di Algeciras, comprensivo di una nave bettolina da 7.500 m3 di portata, un sistema di carico a terra e l’infrastruttura di tubazioni per il trasporto di ammoniaca dal sito di produzione al molo di carico (3 linee di 3 km).

Il terzo progetto iberico, denominato ‘ECOHYNET Deployment of a network of hydrogen fuelling stations of 1.000kg/day of capacity in Spain’, è promosso da Scale Gas Solutions e prevede la realizzazione di 6 stazioni di rifornimento di idrogeno (HRS) in Spagna lungo i corridoi di trasporto T-ENT Atlantico e Mediterraneo. Le HRS forniranno idrogeno prodotto da fonti rinnovabili a 350 e 700 bar per veicoli leggeri e pesanti, con una capacità potenziale di almeno 1 tonnellata/giorno. Il finanziamento ottenuto è di circa 8 milioni di euro, su costi ammissibili per 26,7 milioni.

L’ultimo progetto spagnolo è ancora di Moeve e si chiama ‘LUXIA Bunkering First methanol bunkering infrastructure in Huelva as part of the Andalusian Green Hydrogen Valley’: grazie a 16,5 milioni di euro di fondi europei (su costi ammissibili per 55,2 milioni) l’azienda intende realizzare un sistema di bunkeraggio di metanolo ship-to-ship nel porto marittimo di Algeciras, comprensivo di una nave bettolina da 7.500 m3, un sistema di carico a terra e l’infrastruttura di tubazioni per il trasporto di metanolo dal sito di produzione al molo di carico (1 linea di 11 km e 732 metri).

Passando alla Francia, il primo dei 3 progetti finanziati si chiama ‘HyLandAir Hydrogène sur Land side et Air side’, è promosso da ENGIE Cofely e mira a contribuire alla decarbonizzazione delle attività air-side e lands-ide dell’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi tramite la realizzazione di due stazioni di rifornimento di idrogeno con una capacità di 1 tonnellata di idrogeno al giorno, e di un elettrolizzatore da 5 MW per alimentare le due HRS con H2 rinnovabile prodotto in loco. Il finanziamento è di 5,6 milioni su 18,6 milioni di costi ammissibili.

Restando nell’ambito dell’aviazione, l’iniziativa ‘MOBHYLYS MOBility with HYdrogen at LYon Saint-exupéry airport’ promossa dall’Aeroproto di Lione ha ottenuto 7,4 milioni di euro su circa 25 milioni di costi ammissibili. L’obbiettivo, in questo caso, è decarbonizzare le attività di terra dell’aeroporto di Lione Saint-Exupéry con la realizzazione di una stazione pubblica di rifornimento di idrogeno (HRS) sul lato terra, lungo la TEN-T, una HRS privata sul lato aria e un impianto di elettrolisi.

Infine, c’è il progetto ‘NANTES H2 Install a green hydrogen refueling station in Nantes, France dedicated to heavy duty vehicles with a daily distribution capacity of 1 tonne of hydrogen’ di ESH2, che prevede la realizzazione di una stazione di rifornimento di idrogeno per veicoli elettrici leggeri e pesanti, con una capacità di 1 tonnellata al giorno, a Nantes, grazie a 1,4 milioni di euro di finanziamenti europei su costi ammissibili pari a 4,7 milioni di euro.

La Francia ha quindi ottenuto in totale circa 14,5 milioni di euro.



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