ATO Toscana Costa, Province e RetiAmbiente uniscono le forze contro l’abbandono dei rifiuti lungo le strade provinciali

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Livorno, 12 febbraio 2025 – È stato firmato stamani a Livorno, nella sede dell’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Toscana Costa, un Protocollo d’intesa per intervenire sul fenomeno degli abbandoni di rifiuti sulle strade provinciali, unendo così alla lotta all’abbandono dei rifiuti, la tutela della sicurezza degli utenti e il decoro del territorio, con l’obiettivo di contribuire ad aumentare ulteriormente la raccolta differenziata sul territorio (pari nel 2023 al 71,2%, in base ai più recenti dati certificati dall’Agenzia regionale recupero risorse – ARRR).

Alla conferenza stampa di presentazione del Protocollo ha partecipato l’assessore all’ambiente del Comune di Livorno, Giovanna Cepparello, nelle veci del sindaco Luca Salvetti Presidente del Consiglio Direttivo di ATO Toscana Costa, assieme a tutti i firmatari del Protocollo d’intesa: il Direttore Generale di ATO Michele F. Pinotti, il Vicepresidente di RetiAmbiente Spa Giuseppe Maurizio Gatti, e i Presidenti delle Province di Lucca, Marcello Pierucci, di Massa Carrara, Gianni Lorenzetti, di Pisa, Massimiliano Angori e la Vicepresidente della Provincia di Livorno, Eleonora Agostinelli.

Il Protocollo nasce dalla volontà congiunta di superare l’incertezza normativa in merito alla competenza sulla gestione dei rifiuti abbandonati lungo le strade provinciali, a valle del parere pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) circa le interpretazioni divergenti fornite nel merito dal Testo unico ambientale (Dlgs 152/2006) e dal Codice della strada (Dlgs 285/1992).

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I firmatari del Protocollo hanno dunque deciso di unire gli sforzi per condividere una gestione efficace di tali rifiuti, declinandola in tre linee operative d’intervento.

Durante la manutenzione ordinaria delle strade provinciali, sarà il personale incaricato dalla Provincia a raggruppare eventuali rifiuti abbandonati misti (bottiglie di plastica, carta, lattine, bottiglie di vetro, sacchi, ecc.) differenziandoli quando possibile all’interno di sacchi semitrasparenti, per poi depositarli a seconda dei casi lungo il ciglio stradale, in un diverso punto di raccolta concordato col Gestore, oppure ancora presso il Centro di raccolta comunale.

Oltre le attività di manutenzione ordinaria, per quelle frazioni di rifiuti che non rientrano nei normali servizi d’igiene urbana (discariche abusive, grandi elettrodomestici, rifiuti ingombranti, rifiuti pericolosi, ecc.), la raccolta e lo smaltimento competono invece alla Provincia, che potrà attivare una specifica convenzione col Gestore per affidargliene la rimozione.

Infine, per quei rifiuti abbandonati che rientrano nel normale circuito di raccolta (fino a 3-4 sacchi da 50 lt, fino a 2-3 scatole/cartoni, rifiuti di piccola taglia, ecc.), la Provincia può segnalarne la presenza al Gestore, che provvederà autonomamente al ritiro nei tratti di strada urbanizzati, dove la raccolta avviene frequentemente.

In caso contrario, come in aperta campagna, i rifiuti abbandonati verranno raggruppati in via prioritaria dagli operatori della Provincia, per trasportarli in un punto di raccolta concordato col Gestore o al Centro di raccolta comunale.

 

L’ass.re Giovanna Cepparello ha sottolineato che “vi è l’interessamento ad adottare uno strumento analogo anche da parte delle Province di Arezzo, Grosseto e Siena. A questo punto, l’auspicio è che la Regione Toscana possa stanziare dei finanziamenti finalizzati a migliorare ulteriormente la gestione dei rifiuti abbandonati, sostenendo ad esempio investimenti dedicati per automezzi, videocamere, fototrappole. L’ATO Toscana Costa, su mandato unanime del Consiglio Direttivo, intende ora lavorare per definire un analogo Protocollo d’intesa per affrontare l’abbandono dei rifiuti lungo le strade statali, e cercherà dunque quanto prima di avviare un’interlocuzione nel merito con ANAS”.

Per il Direttore di ATO Toscana Costa Pinotti: “Si tratta di un innovativo Protocollo d’intesa, che ha visto la luce grazie all’Assemblea di ATO, a cui partecipano tutti i Sindaci del nostro Ambito, ai Presidenti delle nostre quattro province ed al Presidente di RetiAmbiente Spa, unitamente alle loro strutture tecniche. Un ringraziamento va anche all’Unione Province d’Italia (UPI) Toscana per la fattiva collaborazione prestataci dal suo Direttore Ruben Cheli. Il Protocollo è un esempio di collaborazione tra istituzioni nell’interesse dei cittadini e potrà fungere da apripista per iniziative analoghe non solo sul nostro Ambito ma anche sull’intero territorio regionale.”

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È un accordo importante e unico nel nostro Paese, che responsabilizza gestori e Amministrazioni provinciali nella salvaguardia della sicurezza stradale, della protezione dell’ambiente e del decoro del paesaggio – spiegano i vertici di RetiAmbiente Spa – Il fenomeno degli abbandoni è odioso perché riguarda soggetti che abbandonando i rifiuti, eludono ed evadono gli obblighi di responsabilità. Da una parte serve maggior contrasto di questo fenomeno, che non compete direttamente ai gestori, però quando il fenomeno è procurato occorre intervenire tempestivamente per le ragioni che abbiamo evidenziato”.

 

L’abbandono dei rifiuti lungo le strade provinciali è innanzitutto un problema di inciviltà – ha specificato Eleonora Agostinelli vicepresidente della Provincia di Livorno – perché scarica sulle Amministrazioni locali, quindi sulla collettività, i costi della rimozione. Inoltre, la presenza di rifiuti dispersi in prossimità delle pertinenze stradali favorisce, purtroppo, ulteriori abbandoni, fino a creare delle vere e proprie discariche abusive, nonché problemi alla sicurezza della viabilità.

Per questo motivo la Provincia di Livorno è oggi presente per sottoscrivere un protocollo che formalizza una serie di attività volte alla rimozione di rifiuti abbandonati di piccole e grandi dimensioni. L’intento comune è quello di affrontare il problema individuando modalità operative ottimali, con il coinvolgimento dei soggetti gestori del servizio di raccolta. Il protocollo è propedeutico alla successiva predisposizione di un “accordo quadro” tra Provincia e Gestore che apre all’avvio di una fase sperimentale, della durata di sei mesi, durante la quale sarà possibile testare le modalità di individuazione e raccolta dei rifiuti abbandonati e definire gli aspetti amministrativi legati alla gestione del servizio”.

 

 



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