Mancato finanziamento Jazz, Avellani: “Biondi faccia sentire la sua voce in Regione”

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del segretario del Partito Democratico L’Aquila, Nello Avellani

E’ l’ennesimo scempio dei “barbari” calati da Roma su Regione Abruzzo, l’ennesimo sfregio alla città dell’Aquila nel silenzio del sindaco “assente” che, per ragioni di carriera politica, professa la disciplina di partito a scapito degli interessi della comunità che dovrebbe rappresentare; d’altra parte, il sindaco “assente” non ha mai nascosto la volontà di cancellare tutto ciò che di buono avevano ottenuto le amministrazioni di centrosinistra, dal Festival della Partecipazione – scappato via a Bologna – al Festival della Montagna, recuperato quest’anno dopo anni di oblio.

Non vorremmo mai accadesse anche al Jazz Italiano per le terre del sisma, una delle pochissime esperienze post sisma che ha davvero restituito una vocazione nazionale, una riconoscibilità culturale chiara alla città, con migliaia e migliaia di appassionati che, ogni anno, giungono in città per l’evento.

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Eppure, la X edizione del festival non ha ricevuto i finanziamenti regionali a rimborso degli eventi 2024, né nell’ambito dell’avviso per i Grandi Eventi né di quello destinato ad altri eventi culturali.

Carenza di fondi, questa la giustificazione: sono state preferite altre iniziative culturali.

Il festival aveva presentato spese ammissibili per 135 mila euro a valere sul bando Grandi Eventi, con una richiesta di contributo di 25 mila euro: pur ammesso a valutazione, il Jazz Italiano per le terre del sisma non è stato finanziato, a differenza dell’associazione culturale Ennio Flaiano, dell’associazione Castelnuovo-Tedesco, dell’Academia musicale marino di Caramanico, dell’Associazione culturale Mente Locale, per citare soltanto alcuni degli eventi finanziati.

Curiose le modalità: sul criterio della “rilevanza nazionale”, il Festival ottiene 2 punti su 5, quanto il Galà della Moda di Alba Adriatica. Per dire. Curioso che, per lo più, siano state finanziate iniziative organizzata sulla costa adriatica.

Rispondendo all’altro avviso, per gli eventi culturali generici, gli organizzatori avevano chiesto invece un contributo di 25 mila euro: di nuovo, pur ammesso a valutazione, il Jazz Italiano per le terre del sisma non è stato finanziato, a differenza di Abruzzo Danza e spettacolo, dell’Associazione dei Cori d’Abruzzo per l’iniziativa ‘Cori in Festa’, dell’associazione culturale Adriatica cabaret, dell’associazione Altofino per ‘Valfino al canto 2024’, di varie Pro Loco per i loro eventi – tra le altre, quelle Penne, Corropoli e Pianella – oltre che dei comuni di Alba Adriatica, Canistro, Capistrello, Atri, Caramananico, Giulianova, Montesilvano, Navelli, Penne, Pescara, Prezza e Tortoreto, per citarne alcuni, per appuntamenti di respiro locale.

Stando all’Aquila, tra le altre, sono state finanziate l’associazione L’Aquila Young per ‘eventi 2024’, l’associazione Cantiere cultura per il ‘Gran Sasso Book Fest’ e L’Aquila che rinasce per l’iniziativa ‘Sulle tracce del Drago’, fortemente voluta dal presidente del Consiglio comunale e assessore regionale Roberto Santangelo.

Neanche un euro, invece, al Jazz italiano per le terre del sisma; è stato finanziato, però, Pescara Jazz, con un contributo di 7 mila euro.

Ora, è evidente come sia necessario fare piena luce: chiediamo al sindaco “assente”, tra un impegno nazionale e l’altro, di approfondire – come faremo noi, con i nostri riferimenti regionali – da chi era composta la commissione e quali criteri oggettivi siano stati utilizzati per le valutazioni. L’Aquila non può permettersi di veder indebolito il Jazz Italiano per le terre del sisma che, seppure finanziato con i fondi Restart – ottenuti e pianificati dalle amministrazioni di centrosinistra, che ebbero la straordonaria intuizione di dare vita al festival – merita un riconoscimento anche dalla Regione Abruzzo che deve valorizzarne gli intenti e le prospettive culturali.

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D’altra parte, parliamo di un evento davvero qualificante della vita culturale cittadina, uno dei pochissimi di rilevanza nazionale. Ci auguriamo che il sindaco “assente” batta un colpo e faccia sentire la sua voce, a difesa della città.





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