“Nel Bilancio della Regione 25 milioni di euro in più per la Protezione civile”

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Bologna – La Regione anticipa l’approvazione del bilancio 2025-27 dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile dandole così piena operatività e disponibilità dei fondi, senza dover aspettare il termine dell’esercizio provvisorio, previsto per fine aprile. Un passaggio al quale si aggiunge il raddoppio nel prossimo bilancio di previsione della Regione dei fondi dedicati alla manutenzione dei corsi d’acqua, della costa e delle frane: passeranno, infatti, da quasi 24 a circa 50 milioni di euro, rappresentando così uno degli stanziamenti più importanti di sempre, per quest’ambito, in Emilia-Romagna.

A confermarlo la sottosegretaria alla Presidenza, con delega alla Protezione Civile, Manuela Rontini, che oggi ha presentato la relazione gestionale 2024 e il bilancio di previsione 2025-27 dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile nelle commissioni Bilancio e Territorio, Ambiente e Mobilità dell’Assemblea Legislativa, riunite in seduta congiunta e che hanno dato parere favorevole. “A una situazione di emergenza dobbiamo rispondere con misure straordinarie, come ci chiede chi è stato pesantemente colpito dal maltempo di questo ultimo anno e mezzo – ha spiegato Rontini -. Approvare il bilancio 2025-27 dell’Agenzia tra i primi atti nella nuova legislatura rappresenta un gesto significativo e concreto che ci permetterà di continuare con gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza del territorio”. Quanto al raddoppio dei fondi, prosegue la sottosegretaria, “si tratta di risorse inizialmente non previste a fine 2024, quando il bilancio dell’Agenzia andava chiuso, e che abbiamo scelto di aggiungere in vista del prossimo bilancio di previsione della Regione, perché la manutenzione dei fiumi, delle frane e della costa è una delle condizioni imprescindibili per la messa in sicurezza del nostro territorio. Manteniamo, dunque- ha concluso Rontini– con un atto concreto la promessa, più volte espressa anche dal presidente de Pascale, di indicare la ricostruzione e la lotta al dissesto idrogeologico come priorità di questo mandato”. L’aumento dei fondi andrà in gran parte a coprire spese e progetti di manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre a finanziare anche il potenziamento del personale dell’Agenzia.

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Scorrendo le voci dell’attività 2024 della Protezione civile, si vede che ci sono stati 222 interventi pari a oltre 100 milioni di euro (di cui 146 interventi in fase di realizzazione pari a oltre 39 milioni di euro e 76 che saranno realizzati entro il 2026 per un totale di 61 milioni di euro), 2.117 istanze relative a rischio idraulico, 167 milioni di euro per interventi su fiumi, frane e costa nel 2024. Sempre nel 2024, la Protezione civile regionale ha gestito 19 contabilità speciali pari a oltre 700mila euro in gran parte relativi a problemi legati al mal tempo, a partire dalle alluvioni del 2023 e del 2024. Nel 2024 la Protezione civile ha destinato due milioni al volontariato con cui collabora, una realtà che conta quasi 20 mila persone.

Il bilancio nel dettaglio – Per il 2025 il bilancio, tra spese correnti e spese in conto capitale, è di oltre 39 milioni di euro, trasferiti dalla Regione in attesa delle ulteriori risorse del bilancio regionale. A questi si aggiungono fondi già programmati del Governo, fondi europei e del Pnrr: tutte risorse gestite dall’Agenzia stessa. In dettaglio, per le annualità 2025-27 saranno gestiti, oltre ai fondi regionali, fondi Fsc per 27 milioni di euro, 16,5 milioni di fondi Fesr e 61 milioni dal Pnrr, oltre a 285 milioni di euro dal commissario straordinario per l’alluvione di maggio 2023. Per le attività di presidio sulla trasformazione del territorio, nel 2024 si sono concluse 2.454 istanze. In particolare, relativamente a procedimenti connessi al rischio idraulico, sono pervenute 2017 istanze, 34 relative alle attività estrattive e 87 per la navigazione interna. Per approfondire la conoscenza del territorio, utile a gestire i rischi e affrontare efficacemente le emergenze, l’Agenzia ha in corso 10 convenzioni con Università e Centri di competenza, oltre a quella con il Centro funzionale di Arpae sull’allertamento; il tutto per un investimento complessivo annuo di 775mila euro. A questi si aggiungono 223mila euro per piattaforme di gestione dati sul rischio idraulico. Tra tutte si segnala la nuova piattaforma per la simulazione degli allagamenti, che sarà ospitata dal supercalcolatore Margherita.

Per il potenziamento delle strutture del sistema regionale di Protezione civile sono stati investiti circa 704mila euro. Inoltre, sono 11 le convenzioni attive e 39 i poli logistici strategici. Tutte le prefetture hanno sottoscritto un accordo per la gestione operativa e sale operative integrate, caso unico a livello nazionale. Fondamentale, fra le attività dell’Agenzia, quella della gestione delle emergenze, con ben 155 allerte emesse sul territorio regionale da inizio 2024 a fine ottobre, in aumento rispetto agli anni precedenti. Nel corso dell’anno la Sala operativa regionale è stata aperta in via straordinaria in occasione di 14 eventi emergenziali. Sul fonte della prevenzione, è proseguita anche nel 2024 la fase di sperimentazione del sistema di allarme pubblico IT-Alert con test su specifiche tipologie di rischio (incidente industriale rilevante e collasso grandi dighe). Complessivamente, sono state sei le giornate di test alla popolazione che hanno coperto tutte le province dell’Emilia-Romagna. A oggi, in regione sono in vigore 10 stati di emergenza, di cui 4 dichiarati nel 2024, a cui si aggiunge uno stato di crisi regionale. Per gli interventi urgenti e di messa in sicurezza connessi a stati emergenziali sono stati investiti oltre 252 milioni per il periodo 2020-24. Uno dei pilastri dell’attività dell’Agenzia è rappresentato dal volontariato di Protezione civile. Dopo il leggero calo del numero totale dei volontari registrato nel 2023, oggi il numero è cresciuto arrivando a quota 19.423, di cui 16.129 operativi, che afferiscono a 449 organizzazioni. Lo scorso anno sono stati assegnati contributi per più di 2 milioni e 746mila euro alle 7 organizzazioni regionali e ai 9 coordinamenti provinciali del volontariato.

IL DIBATTITO – Il centrosinistra ha espresso apprezzamento per le dichiarazioni di Rontini, mentre il centrodestra ha criticato le politiche pubbliche fatte in questi anni dalla Regione. “Rontini ha annunciato aumento di risorse, ma si tratta di un annuncio: a oggi è una cambiale in bianco. Quello che è chiaro è che le politiche ideologiche della Regione in materia di cura del territorio hanno provocato danni”, incalza Marta Evangelisti (FdI) che chiede spiegazioni sulla gestione delle contabilità speciali del Sisma 2012. Sulla stessa linea Elena Ugolini (Rete civica) per la quale “la Protezione civile va cambiata perché fino ad ora non ha funzionato e le alluvioni del 2023 e 2024 lo confermano”. Netto Marco Mastacchi (Rete civica): “L’annuncio dell’aumento delle risorse è una buona notizia, ma serve cambiare la Protezione civile: sull’emergenza il sistema funziona, sulla cura ordinaria del territorio la Regione ha sbagliato molte cose”.

Disco verde alla relazione della sottosegretaria Rontini, invece, dal centrosinistra. “L’aumento delle risorse per la Protezione civile è una notizia molto importante, un atto politico rilevante che conferma l’impegno della Regione, n quanto tutti i territori devono essere aiutati”, spiega Francesca Lucchi (PD), mentre Simona Larghetti (Avs) plaude alla concretezza della Regione. “Bene le risorse in più, la cura del territorio è un’attività strutturale, chi critica lo fa per motivi ideologici”. Apprezzamento anche da Vincenzo Paldino (Civici con de Pascale) che ricorda come investire sul territorio sia anche un modo per salvare delle vite, e da Andrea Costa (PD) che si dice soddisfatto per il raddoppio delle risorse nel prossimo bilancio.





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