Lavori pubblici
Terza tappa nel capoluogo siciliano del tour organizzato con Anac per illustrare la piattaforma informatica.
“Sono convinta che tramite la piattaforma che mette in rete tutti i soggetti oggi presenti e interessati, anche il comune di Palermo avrà la possibilità di godere di una maggiore collaborazione, con l’unico scopo che tutti noi oggi ci prefiggiamo: rendere dei servizi trasparenti efficienti ai cittadini”. Lo ha detto Brigida Alaimo, assessore a Bilancio, Tributi, Beni confiscati e alla Legalità, del comune di Palermo concludendo la tavola rotonda su ‘L’utilità dei presidi anticorruzione per contrastare illegalità e infiltrazioni mafiose nella gestione della cosa pubblica’ organizzata nell’ambito della tappa palermitana del road show ‘Il contrasto alla corruzione è cosa nostra’. L’iniziativa è stata organizzata dall’Anac per illustrare la piattaforma informatica realizzata dall’Anac, in collaborazione con il ministero dell’Interno, il ministro della Pubblica Amministrazione e l’Anci, e dedicata alla predisposizione della sezione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO).
L’assessore ha ricordato come la battaglia per la legalità debba iniziare dalle piccole cose. “La battaglia non va intesa solo nel senso di opporsi alla mafia, magari partecipando a grandi manifestazioni. Come amministrazione stiamo avviando un percorso nelle scuole per cercare di fare capire ai giovani che la legalità significa avere dei diritti nei confronti dell’amministrazione comunale. Vogliamo fare capire loro quale sia la differenza tra un diritto che il cittadino ha nel richiedere un servizio al comune, da quella di una richiesta all’amico all’interno del comune per poter ottenere il medesimo servizio”.
Alaimo ha poi evidenziato come la trasparenza passi anche dalla possibilità di “effettuare la rotazione dei dirigenti, anche se bisogna cercare di leggere la realtà che spesso ci porta a fari i conti con la carenza del personale. Se applicassimo solo il principio della rotazione ci troveremmo in grossa difficoltà. Nella realtà delle cose dobbiamo declinarlo facendo attenzione a non pregiudicare l’erogazione dei servizi che il Comune deve garantire”.
Da parte sua Leonardo Spera, vicepresidente Anci Sicilia e sindaco di Contessa Entellina, ha ribadito come la rete della sinergia tra le istituzioni sia la vera forza per poter portare avanti le iniziative specie dell’anticorruzione nella trasparenza che i comuni debbono sempre adottare. “La presenza di ANAC e di ANCI conferma la volontà di creare una sinergia tra enti locali, governo centrale e autorità di controllo per rafforzare le strategie di prevenzione”.
Per Spera l’evento palermitano “rappresenta un’importante occasione per riaffermare il ruolo strategico dei comuni nella prevenzione della corruzione, in particolare nel contesto siciliano. Sebbene le difficoltà applicative siano molteplici, il potenziamento degli strumenti digitali, il coordinamento tra istituzioni e la formazione del personale amministrativo possono contribuire a rafforzare la trasparenza e l’efficacia dell’azione pubblica. Per contrastare efficacemente la corruzione, è fondamentale che i comuni non siano lasciati soli, ma supportati attraverso risorse, strumenti operativi e una rete di collaborazione istituzionale solida e duratura”, ha concluso Spera.
Giuseppe Busia, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, intervenendo da remoto ha ricordato la collaborazione tra istituzioni che ha permesso l’avvio della piattaforma, “è frutto di un lavoro comune fatto nei mesi è una carovana della legalità che si sta sviluppando in questo periodo”. La piattaforma non è “solo uno strumento utile per coloro che la utilizzano, ma è anche un modo di raccontare una storia e un modo di agire dell’amministrazione che insieme fa fronte con i Comuni e la società civile: solo così si può combattere ed estirpare il cancro della corruzione”.
Nel corso della tavola rotonda sono intervenuti anche il segretario generale del Comune di Palermo Raimondo Liotta Pio Giovanni Marrone, capo di gabinetto del ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo; con loro Costantino Visconti, professore ordinario di diritto penale e legislazione antimafia dell’Università di Palermo; Niccolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale e Consulente alla Legalità del Comune di Palermo e Valentina D’Urso dell’Autorità di Gestione PON “Sicurezza e Legalità.
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