FNM ha presentato a Rovato il primo treno a idrogeno, che entrerà in servizio in Valcamonica entro metà 2026

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Il primo dei 14 treni a idrogeno Coradia Stream H che FNM ha commissionato ad Alstom per il progetto H2iseO, cofinanziato dal PNRR, giunto nel nuovo sito di manutenzione e di rifornimento di H2 di Rovato (provincia di Brescia) lo scorso 23 gennaio, è stato presentato ufficialmente nel corso di un apposito evento a cui hanno preso parte i rappresentanti delle istituzioni e delle aziende coinvolte, prima di iniziare una nuova fase di test propedeutica all’entrata in servizio, prevista nella prima metà del 2026.

L’impianto di Rovato, realizzato da FERROVIENORD (gruppo FNM) e dotato di attrezzature all’avanguardia, sarà, in Italia, il primo deposito specificatamente progettato e realizzato per la manutenzione dei treni a idrogeno, nonché il primo impianto per il rifornimento di H2 per i treni.

Nelle tre settimane trascorse dall’arrivo del treno sono state effettuate, da parte del costruttore dell’impianto e fornitore dell’idrogeno – il gruppo Sapio – attività di collaudo dell’impianto stesso e test di rifornimento del treno. Conclusa questa prima fase – spiega FNM – il treno svolgerà altre corse prova su circuito, prima di tornare sulla Brescia – Iseo – Edolo per ulteriori prove, in vista dell’avvio del servizio commerciale, previsto entro il primo semestre del 2026, a valle del completamento della fase di test e dell’ottenimento delle relative autorizzazioni.

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All’evento di presentazione sono intervenuti, tra gli altri, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alessandro Morelli, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia Franco Lucente, l’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, il presidente di FNM Andrea Gibelli, il consigliere delegato di FNM Fulvio Caradonna, il presidente di FERROVIENORD Pier Antonio Rossetti, l’amministratore delegato di Trenord Andrea Severini, l’Amministratore delegato di Alstom Italia Michele Viale, il presidente di Sapio Alberto Dossi.

“Questa è una giornata molto importante – ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana – che conferma la vocazione della Lombardia ad essere terra di primati e di eccellenze, sia per quanto riguarda la prima Hydrogen Valley, sia per la messa in funzione del primo treno alimentato interamente ad idrogeno. Il percorso di modernizzazione nei trasporti e nelle infrastrutture prosegue all’insegna della sostenibilità. Oggi tocchiamo con mano un nuovo servizio offerto ai cittadini che contribuisce migliorare l’efficienza del trasporto ferroviario, in un’area in cui inizia un serio percorso di decarbonizzazione. Negli ultimi anni abbiamo investito 1,7 miliardi di euro per 214 nuovi treni che daranno forte slancio al settore ed entro il prossimo anno la Lombardia potrà contare su una flotta totalmente rinnovata. Anche per questo saranno fondamentali i lavori di ammodernamento della rete ferroviaria”.

Nel sito sono presenti in provincia di Brescia: cinque binari di sosta dei treni all’aperto; un impianto di manutenzione treni dotato di due binari al chiuso per la manutenzione (attrezzati per l’accesso al treno tramite fossa di visita e tramite passerelle aeree), un binario coperto all’aperto per il lavaggio dei treni, carroponte, calacarrelli, magazzini, armadi per lo stoccaggio delle batterie di ricambio dei treni, colonnine per la connessione dei treni alla rete elettrica e zona uffici e servizi per il personale; un impianto di rifornimento dei treni a idrogeno, attrezzato con dispenser per erogare idrogeno alla pressione di 350 bar e baia per ricovero del carro bombolaio, nonché di impianto di flussaggio e inertizzazione (utile per lo svuotamento dei serbatoi dell’idrogeno del treno quando previsto ai fini manutentivi).

L’investimento complessivo per la realizzazione del sito è stato pari a euro 30 milioni, di cui 1 milione (relativo all’impianto di rifornimento di idrogeno) finanziato dal PNRR. La messa in servizio (da parte di Trenord e FNM Power) avverrà progressivamente con le corse prova del treno a idrogeno lungo la linea Brescia-Iseo-Edolo e, successivamente, con l’avvio del servizio commerciale.

“L’appuntamento di oggi rappresenta un momento chiave del progetto H2iseO promosso dal Gruppo FNM fin dal 2020” ha sottolineato il presidente di FNM Andrea Gibelli. “L’introduzione di tecnologie all’avanguardia non solo per quanto riguarda i nuovi treni ma anche nelle dotazioni infrastrutturali rende questo progetto particolarmente significativo in termini di innovazione e di promozione nei nostri territori di una mobilità sempre più sostenibile. Il contributo che i nuovi convogli daranno alla decarbonizzazione della mobilità nella valle si unisce ai vantaggi che avranno i viaggiatori in termini di comfort. Senza dimenticare le potenzialità, anche da un punto di vista economico e di occupazione, che lo sviluppo di un distretto industriale basato sull’idrogeno, potrà avere”.

Il sistema di rifornimento realizzato da Sapio prevede l’impiego di un dispenser mobile di idrogeno e di 1 carro bombolaio con pressione operativa fino a 500 bar (primo caso in Italia), che permette il rifornimento dei mezzi alimentati mediante il cosiddetto meccanismo “a cascata” evitando la necessità di sistemi di compressione e di stoccaggi fissi ad alta pressione. La configurazione impiantistica è stata pensata ottimizzando la quantità delle apparecchiature necessarie, allo scopo di ottenere la massima semplicità dell’operazione di rifornimento e la riduzione delle aree occupate dall’impianto.

“La giornata di oggi è un momento storico per il nostro Paese: l’inaugurazione del primo treno a idrogeno in Italia, non solo rappresenta un passo avanti nella mobilità sostenibile, ma anche un esempio di innovazione e progresso” ha commentato il Presidente del Gruppo Sapio Alberto Dossi. “Allo stesso tempo è doveroso ricordare come questo primo impianto di rifornimento ferroviario ad idrogeno rappresenti un unicum in Italia e uno dei pochi in Europa. Sapio produce idrogeno da oltre 100 anni e oggi possiamo dire che con il nostro impegno e la nostra esperienza stiamo contribuendo alla realizzazione di un’infrastruttura che utilizza le tecnologie più avanzate, pulite e rinnovabili. Siamo convinti che questo treno non sia solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di un futuro che conferma come l’energia pulita e sostenibile sarà la norma e dove la collaborazione tra pubblico e privato porterà ad affrontare in modo più produttivo le sfide ambientali dei prossimi anni”.



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