Violenza sessuale a Sassari, il racconto choc della ragazza: “Mi ha trascinato in un vicolo”

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Sassari È stata sentita a lungo dagli investigatori della squadra mobile di Sassari la ragazza di 23 anni che sarebbe stata violentata martedì sera, 11 febbraio, in corso Giovanni Maria Angioy, a Sassari. Una strada buia, poco trafficata e attraversata da vicoli stretti. E proprio in una di queste stradine la giovane potrebbe esser stata trascinata dall’aggressore e poi violentata. Un passante l’ha trovata in stato confusionale, l’ha soccorsa e ha immediatamente chiamato il 118 e la polizia.

La 23enne, in base al racconto sommario che è riuscita a fornire agli inquirenti, stava rientrando a piedi a casa ma non sarebbe stata aggredita nel momento in cui varcava il portone – come si era pensato in un primo momento – bensì mentre camminava sul marciapiede. La polizia l’ha sentita martedì notte e i suoi ricordi erano ancora confusi, con dettagli poco chiari per via dello stato di choc in cui la giovane si trovava. Non è nemmeno riuscita a descrivere la persona che l’ha violentata. Ogni particolare, in questi casi, può essere determinante per arrivare a identificare il responsabile della violenza e per questo la speranza delle forze dell’ordine è che nelle prossime ore la ragazza possa ricostruire meglio l’accaduto e aiutare gli inquirenti nelle indagini.

Di certo si sa che quando l’ambulanza è arrivata in corso Angioy ha trovato una giovane molto agitata che ha detto di aver subìto una violenza sessuale. Ad allertare i soccorsi è stato un uomo che passava lì vicino e ha notato la giovane donna sofferente e in grande difficoltà. Ha capito la gravità della situazione e ha chiamato le forze dell’ordine e il 118. Dopo una prima valutazione sul posto l’ambulanza ha trasportato la 23enne al Santissima Annunziata e qui sono stati avviati gli accertamenti clinici cui vengono sottoposte le vittime di violenza sessuale.

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La polizia oggi, 12 febbraio, ha fatto un sopralluogo sul posto in cui sarebbe avvenuta l’aggressione. Oltre al passante che ha aiutato la 23enne e che ha raccontato ciò che ha visto, si stanno cercando altre persone, magari residenti in quelle vie, che potrebbero aver notato qualcosa o sentito le urla della giovane. Sempre che abbia avuto modo di gridare e la forza di reagire a quella violenza. Un’indagine che non si preannuncia facile, insomma, tutt’altro. Gli investigatori della Mobile stanno anche cercando di verificare se in quella zona possano esserci delle telecamere private o altri sistemi di videosorveglianza che potrebbero aver ripreso qualche movimento sospetto. In corso Angioy a quell’ora – presumibilmente tutto sarebbe accaduto intorno alle 21 – le poche attività commerciali presenti erano già chiuse e anche questo contribuisce da sempre a rendere la zona sufficientemente isolata. Non è la prima volta che si verificano episodi di criminalità tra corso Angioy e via delle Conce, segnale del fatto che un malintenzionato che agisce all’interno di quel perimetro sa di poter passare inosservato e anche di avere diverse vie di fuga per far perdere le proprie tracce. Proprio come è successo martedì notte.

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