Anziani morti dopo presunta intossicazione alimentare in Rsa, Italia Viva chiede commissione d’inchiesta. Renzi: “Scandalo assoluto”

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“Quanto successo è gravissimo. Serve fare subito luce sull’accaduto e individuare eventuali responsabilità. Non possono essere sempre i più deboli a pagare. Chiederemo di aprire una commissione d’inchiesta, per capire come sia stato possibile e scongiurare che possa accadere ancora. La Regione si costituisca parte civile”.

Così Stefano Scaramelli, presidente del gruppo Italia Viva al consiglio regionale toscano, sulla vicenda dei tre anziani ospiti di alcune Rsa del gruppo friulano Sereni Orizzonti morti dopo essere stati ricoverati per una presunta intossicazione alimentare.

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Ieri sono stati lo stesso gruppo, con sede ad Udine ma che gestisce numerose Rsa in dieci regioni italiane, tra cui la Toscana, e in Spagna, e l’Asl Toscana Centro a confermare la notizia dei tre decessi dopo i ricoveri a Santa Maria Nuova e a Ponte a Niccheri, due donne e un uomo, due dei quali di 88 e 89 anni.

Si parla per il momento ancora di presunta intossicazione alimentare e di “cause da accertare” in relazione ai decessi. Gli ispettori dell’Asl sono al lavoro. Si sa che 114 anziani su 173 ospiti totali della quattro Rsa coinvolte in provincia di Firenze (tra le quali Villa Desiderio a Settignano e Monsavano a Pelago) hanno avuto sintomi, diarrea e vomito, e che altri sette anziani sono poi stati ricoverati, per fortuna potendo poi tornare alle rispettive residenze.

Le quattro Rsa hanno in comune lo stesso centro cottura, quello della Rsa Monsavano e, per accertare le eventuali cause di intossicazione, sono in corso campionamenti da parte dei tecnici dell’Asl Toscana Centro analisi in particolare su passato di carote, mix di verdure, coniglio e patate e pizza, “sospetti di essere correlati agli episodi in questione”, come ha fatto sapere la stessa azienda sanitaria.

Per il centro cottura “sono state riscontrate criticità tali da motivare l’adozione di un provvedimento di sospensione temporanea dell’attività di produzione pasti”. L’esordio della sintomatologia è avvenuto nella serata di domenica 9 febbraio, poi i vari ricoveri, in tre casi terminati purtroppo appunto con altrettanti decessi.

“Esprimiamo il nostro sincero cordoglio, restiamo in attesa di conoscere le effettive cause” dei decessi, “che allo stato attuale non sono state accertate. Abbiamo da subito garantito il massimo supporto e collaborazione a tutte le autorità competenti”, ha fatto sapere in una nota il gruppo Sereni Orizzonti, aggiungendo che è stato “affidato l’incarico di svolgere ogni verifica a un perito biologo. Tutte le procedure Haccp sono state correttamente seguite ed il nostro personale, che opera da molto tempo nel centro cottura, è in possesso di tutti i titoli e della formazione necessari. Analisi microbiologiche sulla cucina e sul cibo, da noi svolte un mese fa a Pelago, non avevano rilevato la presenza di alcuna anomalia”.

Tantissime ovviamente le reazioni politiche, ieri, quando si è diffusa la notizia. “Un fatto grave che desta preoccupazione. Parliamo di anziani, persone fragili, su cui ci dev’essere un’attenzione sempre altissima. Esprimo a nome mio personale e dell’amministrazione comunale cordoglio e vicinanza alle famiglie delle persone decedute. Siamo vicini anche a tutte le famiglie delle persone coinvolte. Aspettiamo che vengano svolti tutti gli accertamenti necessari da parte degli organi competenti e auspichiamo che si faccia chiarezza velocemente”, dichiara la sindaca Sara Funaro.

Di “scandalo assoluto” parla Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “Sono morti a Firenze in una struttura che avrebbe dovuto accompagnarli negli ultimi anni di vita e che invece pare essere responsabile della loro morte. Si parla di presunta intossicazione alimentare, ma, quale che sia la causa, questa vicenda è uno scandalo assoluto. Mando un abbraccio alle famiglie delle vittime. E presenterò in Senato una interrogazione parlamentare. Il ministero, la Regione, tutte le istituzioni devono fare chiarezza su quello che è accaduto. Pensare che i nostri nonni, i nostri genitori, debbano morire così fa male al cuore. La politica faccia chiarezza e chi ha sbagliato paghi”, chiede l’ex presidente del consiglio.

“Siamo sconcertati. Mi auguro che i responsabili e le responsabilità siano individuate nel più breve tempo possibile. Le Rsa sono una grande risorsa del nostro sistema sociale e svolgono una funzione fondamentale per il nostro sistema sanitario però tutto questo non ha una regolamentazione adeguata. Siamo in presenza di strutture spesso vetuste e che offrono servizi non sempre efficienti, pasti compresi. Si ‘gioca alla meno’, a causa sicuramente degli scarsi finanziamenti che arrivano dalle quote pubbliche ma anche perché il sistema ha bisogno di essere organizzato e regolamentato meglio”, le parole del consigliere regionale di Fratelli d’Italia e componente della commissione sanità Diego Petrucci.

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“Profondo dolore per la morte degli anziani” e la richiesta di “fare immediata chiarezza sulla grave vicenda successa” arriva anche dal consigliere regionale della Lega Giovanni Galli. “Il sistema – commenta infine anche Dmitrij Palagi di Sinistra progetto comune – così non funziona. Va ripensato, mettendo al centro la dignità delle persone, immaginando la residenzialità assistita come una di più opzioni, immaginando di accompagnare le persone nella malattia e nell’età avanzata anche all’interno delle loro abitazioni. Non si può parlare di questi temi solo quando accade una tragedia, o per fare qualche foto”. La procura di Firenze ha aperto un’inchiesta sull’accaduto.

Coinvolti oltre cento anziani, tre morti dopo il ricovero



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