C’è un burocrate imputato – Buttanissima Sicilia

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Il nome era stato suggerito dall’assessore Turano. “Ma non lo sapevo”. I rapporti col presidente ai minimi storici

Prima grana per la (nuova) burocrazia regionale. Dopo le nomine di ieri che hanno dato via al “rinnovamento”, ci si è accorti che una delle new entry è un imputato. Il caso è stato sollevato dal Giornale di Sicilia. Si tratta di Carmelo Ricciardo, direttore generale in pectore alla guida del dipartimento Istruzione, coinvolto nel 2019 in un giro di mazzette, in un’inchiesta per corruzione per alcuni lavori di riqualificazione di vari porti siciliani, tra i quali quello di Riposto.

All’architetto – come riferisce il quotidiano – venivano contestati dalla Procura di Catania sette capi d’accusa, di cui cinque sono stati archiviati dai magistrati di Palermo, dove il procedimento è stato trasferito circa due anni fa per competenza territoriale. Rinviato a giudizio, Ricciardo oggi è imputato per turbativa d’asta e corruzione. La prossima udienza si terrà il 27 febbraio.

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Ma anche in questa circostanza, il caso assume un enorme peso politico: il nome di Ricciardo è stato proposto dall’assessore Mimmo Turano. Che oggi si giustifica: “Non conoscevo il fatto e non conosco gli atti. Non ci sono comunque condizioni di inconferibilità”. Monta però l’irritazione di Schifani, che nel recente passato ha avuto parecchio da ridire rispetto all’operato del suo assessore, fino a minacciarne l’esclusione dalla giunta. A salvare Turano fu l’intervento del leghista Sammartino.

Le altre nomine

Cinque nuovi ingressi e altrettante rotazioni, oltre a sette confermati: il governo Schifani ha proceduto nella seduta di oggi della giunta regionale a nominare i dirigenti generali dei 17 dipartimenti in scadenza e per i quali lo scorso 24 gennaio erano stati pubblicati gli atti di interpello per il conferimento degli incarichi. Applicata, così come aveva già anticipato il presidente della Regione nei giorni scorsi, la direttiva dell’Anac che prevede una durata massima di cinque anni per gli incarichi dirigenziali nelle aree ad elevato rischio corruttivo, a eccezione di quelli che si occupano di calamità naturali per i quali è prevista una deroga di 18 mesi. Un principio, quello della rotazione, introdotto già da una delibera del 26 gennaio 2017 e che la giunta ha confermato lo scorso 30 gennaio, aggiornando il Piano integrato di attività e organizzazione per il prossimo triennio.

Alla Protezione civile resta Salvo Cocina, così come alla Programmazione prosegue Vincenzo Falgares. Alle Attività Produttive (dove esce Carmelo Frittitta, che l’assessore Edy Tamajo avrebbe voluto trattenere) arriva Dario Cartabellotta che lascia l’Agricoltura. Ai Beni culturali continuerà il suo lavoro Mario La Rocca. Così come Silvio Cuffaro alle Finanze, Vitalba Vaccaro all’Autorità per l’innovazione tecnologica e Letizia Di Liberti alla Famiglia e politiche sociali.

Cambio alla Funzione Pubblica dove arriva Salvatrice Rizzo. Conferma per Salvo Taormina alle Autonomie locali. New entry alla Formazione professionale per Rossana Signorino e all’Istruzione per Carmelo Ricciardo. Turn over anche all’Agricoltura dove arriva Fulvio Bellomo che lascia lo Sviluppo rurale ad Alberto Pulizzi. Alla Pesca al posto di Pulizzi va Giovanni Cucchiara. All’Ambiente va Rino Beringheli che lascia l’Urbanistica a Beppe Battaglia. Infine, il nuovo comandante del Corpo forestale per la prima volta sarà una donna, Dorotea Di Trapani.

La nota di Tamajo

«Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento al direttore generale Carmelo Frittitta per l’eccellente lavoro svolto in questi tre anni alla guida del dipartimento Attività produttive. La mia stima nei suoi confronti, così come quella dei miei collaboratori e, in primis, del presidente della Regione, Renato Schifani, rimane immutata». Lo dichiara l’assessore regionale Edy Tamajo commentando le nomine dei nuovi dirigenti generali ufficializzate oggi dalla giunta regionale.

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«Rivolgo, anche a nome del mio staff, il benvenuto al nuovo direttore generale, Dario Cartabellotta, un dirigente di comprovata esperienza nell’amministrazione regionale, pragmatico e capace. Sono certo – aggiunge Tamajo – che darà il suo contributo a quel processo di rinnovamento del tessuto imprenditoriale che abbiamo avviato in questi anni. Continueremo a lavorare insieme per sostenere e valorizzare il mondo imprenditoriale siciliano».





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