Edilizia, nuova fase, senza timori: «Così possibile crescere»

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Il mondo dell’edilizia pugliese alla ricerca di nuove sfide. Tra innovazione e sostenibilità, uno dei comparti traino dell’economia regionale tenta l’accelerazione. «Il settore delle costruzioni ha dimostrato di essere negli ultimi anni un motore dello sviluppo, contribuendo in maniera fondamentale alla crescita dell’economia pugliese e italiana. Con la fine dei bonus 110% si registrano segnali di rallentamento, sebbene i livelli produttivi restino elevati – Gerardo Biancofiore, presidente di Ance Puglia e così in questo momento sono necessarie semplificazioni urbanistiche e amministrative, misure fiscali, strumenti finanziari e di garanzia che rendano possibile la partecipazione dei privati nei processi di rigenerazione e riqualificazione urbana». A tale riguardo Biancofiore aggiunge: «C’è da intervenire sul nostro fragile territorio, è necessaria un’attenzione particolare al tema della messa in sicurezza idrogeologica e sismica, sia del territorio che degli immobili pubblici e privati. In quest’ottica fondamentale è un programma di efficientamento del patrimonio immobiliare, in modo da ridurre le emissioni di CO2 e raggiungere l’obiettivo della totale decarbonizzazione entro il 2050». Questa l’ultima riflessione del numero uno di Ance Puglia: «Il Pnrr ha provocato un positivo cambio culturale nella pubblica amministrazione del quale fare tesoro. Un approccio che, l’auspicio, deve essere adottato anche in occasione dei programmi di investimento che l’Europa sta introducendo per la riqualificazione immobiliare, la tutela dell’ambiente e l’accesso alla casa. Sono queste le sfide dell’immediato futuro».

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«Quello dell’edilizia si divide i due sotto comparti, quello pubblico – sottolinea Vito Messi, presidente di Ance Taranto che muove verso nuovi orizzonti grazie a Pnrr e Accordo di coesione, e quello dell’edilizia privata importante che segna un sostanziale rallentamento. Le previsioni non sono per nulla positive ed è necessario correre ai ripari, dando attuazione al Piano Casa e agevolare l’accesso al credito per favorire gli investimenti». Diventa così importante battere le strade dell’innovazione. «Come Ance Taranto lavoriamo alla formazione costante di figure, per questa finalità abbiamo riattivato il nostro laboratorio, che abbiano sempre più competenze specializzate in grado di essere di supporto aggiunge – alle amministrazioni pubbliche e agli investitori privati per scelte sempre consapevoli e che sappiano valorizzare i progetti. Investire in innovazione tecnologica e nella formazione dei tecnici e degli addetti è fondamentale». Importante diviene anche puntare alla sostenibilità. «Occorre sempre più puntare all’edilizia sostenibile conclude Messi che porta alla rigenerazione urbana e allinea il territorio alle grandi città europee. La progettazione ecosostenibile capace di passare attraverso l’utilizzo di nuovi materiali è presente e futuro prossimo».

Interessanti le riflessioni di Eleno Mazzotta, segretario generale di Federaziende. «Pure in una situazione complessa tra crediti derivanti dai bonus che non possono essere incassati e spese in costante crescita, a partire da quelli per la Cassa Edile il settore delle costruzioni resta trainante per il Pil nazionale e regionale. Se l’edilizia è attiva e produce profitti, respirano tutti i comparti operanti sul territorio, è questa una considerazione di scuola». Per un settore che guardi al futuro, continua Mazzotta, sono necessari gli investimenti. «Occorre finanziare l’innovazione del parco macchine e delle attrezzature aziendali, delle tecniche e dei materiali utilizzati. Sino allo scorso anno queste spese potevano essere in parte tramutate in credito d’imposta per il pagamento delle tasse, creando la Zes Unica però dice ancora la percentuale riconosciuta a ciascuna impresa si è ridotta». Mazzotta così conclude: «Al pari dell’innovazione e dell’utilizzo anche dell’Intelligenza artificiale va perseguita anche la sostenibilità tanto delle aziende quanto nelle attività da esse svolte. Del resto, un po’ tutta la normativa sugli incentivi finanzia in maniera importante le imprese che vanno verso innovazione tecnologica e green».

Una voce che arriva direttamente dal mondo delle imprese quella di Michele Nicoletti, amministratore unico dell’omonimo gruppo imprenditoriale con sede ad Altamura. «Pure in un momento complicato la strada che l’edilizia è chiamata a percorrere è quella dell’innovazione. Siano essi enti pubblici o investitori privati, i committenti cercano aziende strutturate e altamente specializzate in modo da potere ottimizzare i tempi e ottenere risultati di altissimo livello. In lavori come il nostro è sempre fondamentale puntare sulla formazione e sulla continua innovazione delle risorse umane, la figura dell’operaio per come conosciuta nei decenni precedenti è stata sostituita dall’addetto specializzato che l’azienda forma e alla quale abbina sempre macchinari e tecniche innovative». L’imprenditore conclude: «Tracciata è anche la strada della sostenibilità ambientale che passa anche dall’utilizzo di materiali ecosostenibili e in continua evoluzione. Abbinare il green alla qualità del lavoro resta comunque imprescindibile».
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