di Giulio Gori e Antonella Mollica
Tragedia in alcune strutture della Sereni Orizzonti, indagano Asl e Nas. Ipotesi un’intossicazione alimentare di massa. Due dei deceduti soggiornavano nella Rsa Villa Desiderio a Settignano, il terzo alla Monsavano di Pelago. Chiusa la cucina comune
Tre anziani morti e 114 casi di gastroenterite in quattro case di riposo tra Firenze e provincia. E il sospetto cade su quello che gli ospiti delle Rsa hanno mangiato nei giorni scorsi, visto che le quattro strutture sono servite da un unico centro cottura.
I primi casi di quella che sembra un’intossicazione alimentare di massa si sono manifestati domenica, poi alcuni anziani si sono aggravati, come anticipato da La Nazione: in sette sono finiti all’ospedale, due anziani sono morti a Santa Maria Nuova, un terzo giovedì a Torregalli, mentre gli altri quattro sono stati dimessi e rimandati nelle case di riposo. Due dei deceduti soggiornavano nella Rsa Villa Desiderio a Settignano, il terzo alla Monsavano di Pelago, finita sotto la lente delle indagini perché lì c’è la cucina che prepara i pasti per le quattro strutture, adesso precauzionalmente chiusa.
Sono scattati i controlli del dipartimento di Prevenzione e Igiene dell’Asl Centro che ha rilevato casi a catena di gastroenterite in altre due strutture della stessa società con sede in Friuli, la Sereni Orizzonti: si tratta della Rsa Arcolaio di Firenze e della San Biagio di Dicomano.
Solo giovedì in tarda mattinata, quando è arrivata la notizia dell’anziano morto a Torregalli, il terzo della serie, il caso è arrivato in Procura. E in serata il procuratore capo Filippo Spiezia ha confermato di avere avviato «urgenti e doverosi accertamenti» su quanto accaduto. A indagare ci saranno anche i carabinieri del Nas di Firenze. Verranno disposte le autopsie, verranno acquisite le cartelle cliniche e verranno fatti i controlli, con relativi campionamenti del cibo, nella cucina.
Gli anziani che si sono sentiti male sono stati 114 su 173, oltre il 65%.
I sospetti si concentrano su quattro portate di cui sono stati prelevati numerosi campioni da analizzare: il passato di carote, il mix di verdure, il coniglio con patate e la pizza. L’Asl, che non esclude che i numeri della possibile intossicazione alimentare possano salire ancora, ha inoltre attivato gli specialisti in geriatria — i Girot, una figura inventata durante la pandemia per occuparsi degli ospiti delle case di riposo colpiti dai focolai di Covid — per prendersi cura degli anziani rimasti nelle Rsa.
Cosa dice l’azienda
Da parte sua la Sereni Orizzonti già giovedì spiegava: «Abbiamo da subito garantito il massimo supporto e collaborazione a tutte le autorità competenti. Abbiamo peraltro affidato l’incarico di svolgere ogni verifica a un perito biologo. Tutte le procedure Hccp sono state correttamente seguite ed il nostro personale, che opera da molto tempo nel centro cottura, è in possesso di tutti i titoli e della formazione necessari. Analisi microbiologiche sulla cucina e sul cibo, da noi svolte un mese fa a Pelago, non avevano rilevato la presenza di alcuna anomalia».
Adesso l’amministratore delegato, Gabriele Meluzzi, sottolinea: «Da un primo audit interno emergerebbe che le procedure aziendali siano state rispettate e l’ipotesi più probabile è al momento una contaminazione all’origine di qualche prodotto alimentare, consegnato da fornitori esterni».
Le reazioni
Sul caso, il governatore Eugenio Giani e l’assessora regionale al Sociale Serena Spinelli si dicono «sconvolti»: «Ci stringiamo al dolore delle famiglie che hanno perso i loro cari e siamo vicini a quelle di coloro che hanno subito conseguenze per fortuna meno gravi. È un evento che ci ferisce ancor più profondamente perché tocca persone in una condizione di fragilità. Auspichiamo che le indagini facciano rapidamente chiarezza su quanto avvenuto».
Il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Enrico Sostegni, parla di un fatto di «gravità assoluta» e annuncia che aver convocato in audizione il dg dell’Asl Toscana Centro, Valerio Mari, per il 19 febbraio. La sindaca di Firenze Sara Funaro ha parole dure: «È un fatto grave. Parliamo di anziani, persone fragili, ci dev’essere un’attenzione sempre altissima per tutelarli e garantire loro un servizio di estrema qualità e cura. Esprimo a nome mio e dell’amministrazione comunale cordoglio e vicinanza alle famiglie delle persone decedute». E conclude: «Si faccia chiarezza velocemente».
L’assessore comunale al Welfare, Nicola Paulesu, che ha seguito l’evoluzione del caso (come l’assessora regionale Spinelli), spiega: «È un episodio grave su cui attendiamo l’esito degli accertamenti che confidiamo possano portare in tempi rapidi a dei chiarimenti. Data la vulnerabilità delle persone coinvolte è estremamente importante che ci sia sempre un’attenzione molto alta nei loro confronti».
Alessandro Draghi e Angela Sirello di Fratelli d’Italia annunciano che porteranno il caso nel prossimo consiglio comunale, mentre Diego Petrucci, consigliere regionale di Fdi, parla di «vicenda sconcertante, servono nuove regole per le residenze per anziani». Stefano Scaramelli, consigliere regionale di Iv chiede una commissione d’inchiesta.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link