Manciano, l’appello a salvare il cielo stellato parte dalla Maremma

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“Il cielo stellato in Italia è a rischio di estinzione”. In occasione della Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili e della Giornata nazionale sull’inquinamento luminoso, previste entrambe domenica 16 febbraio, l’astrofisico Gianluca Masi, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, lancia un appello per proteggere il cielo mancianese dall’inquinamento luminoso, anche in relazione alla crescente richiesta di installazioni eoliche e fotovoltaiche, che inevitabilmente lo comprometterebbero. 

Manciano infatti è al centro di un’importante campagna per la tutela del cielo notturno più buio dell’Italia peninsulare, situato nella zona di Montauto. 

“In Italia il firmamento è in via di estinzione – spiega Masi –. Tutte le notti, una marea luminosa sale verso l’alto, cancellando il paesaggio del cielo stellato, assieme ai suoi fondamentali valori ambientali e culturali. La causa: la notevole quantità di luce artificiale immessa in eccesso nell’ambiente notturno e mal direzionata. In attesa di una normativa nazionale che finalmente metta mano correttamente ed esplicitamente al problema dell’inquinamento luminoso e alle criticità collegate, appare urgente mettere in sicurezza al più presto le pochissime oasi buie e stellate che ancora sopravvivono nel nostro Paese, patrimonio naturalistico inestimabile, prima che vengano irreparabilmente asfissiate anch’esse da quella invasiva e inarrestabile ragnatela luminosa”.

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Secondo “The new world atlas of artificial night sky brightness”, Manciano vanta il cielo più buio e stellato della penisola a quote praticabili, una caratteristica preservata dalla ruralità del territorio.

“La straordinaria qualità del cielo del luogo si è mantenuta intatta fino ai nostri giorni grazie alla tradizionale ruralità di quel territorio – continua Masi –. Una condizione che deve essere preservata, anche come esempio di luogo virtuoso di educazione ambientale. Tale è la ricchezza di quel firmamento stellato che sotto di esso operano una cinquantina di telescopi altamente tecnologici, che fanno del territorio di Manciano il più ricco di postazioni astronomiche del Paese. L’eccezionale qualità di quel cielo, infatti, consente osservazioni scientifiche di rilievo, come quelle degli asteroidi che possono avvicinarsi pericolosamente alla Terra”. 

In poco più di un anno, lo staff scientifico del Virtual Telescope Project, particolarmente attivo e riconosciuto sulle scene internazionali, ha scoperto una probabile nova nella galassia di Andromeda, un nuovo candidato blazar, svariate nuove stelle variabili e ha ottenuto osservazioni da record, riprendendo i corpi celesti più distanti ed elusivi mai rilevati con strumenti paragonabili.

L’amministrazione comunale ha avviato iniziative di valorizzazione, come l’evento Numera Stellas, che ha attratto numerosi turisti per osservare le meteore di San Lorenzo. “Un preziosissimo esempio di astroturismo, che altrove in Europa è da tempo ben sviluppato e protetto – dichiara ancora lo scienziato –. Abbiamo conseguito importanti risultati, ma moltissimo resta da fare. Ci apprestiamo a contattare i Comuni confinanti con Manciano, al fine di instaurare una preziosa collaborazione nel combattere l’inquinamento luminoso nella zona”.

L’obiettivo è trasformare Manciano in un Parco delle Stelle, sulla scia di modelli europei, e coinvolgere i comuni limitrofi per combattere l’inquinamento luminoso. “In più occasioni abbiamo auspicato che la Regione Toscana – conclude Masi – da sempre attenta alle proprie risorse naturalistiche, intraprendesse un tale percorso. Ciò darebbe pieno significato a valori importanti che, grazie alla bellezza del cielo, promuoverebbero il rispetto del nostro pianeta e la cura dell’ambiente. Il nostro staff scientifico è a completa disposizione per sostenere una tale, encomiabile iniziativa”.

Il sindaco di Manciano, Mirco Morini, rinnova la sua profonda stima e gratitudine per l’impegno di Masi nella tutela di un patrimonio così unico. 

“Sono profondamente grato all’amico Gianluca che ringrazio nuovamente, ci uniamo al suo appello nella speranza che presto Manciano sia annoverato tra le mete dell’astroturismo e non più preso di mira per una vera e propria invasione di pale eoliche, impianti fotovoltaici e agrivoltaici di dimensioni insostenibili per il nostro territorio”. 



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