VSF | Il futuro della Space Economy in Veneto

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(AGENPARL) – Roma, 14 Febbraio 2025

(AGENPARL) – ven 14 febbraio 2025 [image: image.png]
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*Il futuro della Space Economy in Veneto*
*Un rapporto VSF che analizza i punti di forza industriali, l’eccellenza
accademica e le capacità innovative per lo sviluppo di uno Space hub nella
Regione.*
*VENEZIA, 14 febbraio 2025 –* Il Veneto può ambire a essere tra le punte di
diamante della *Space Economy* italiana, con *un potenziale economico
stimato in 4,5 miliardi di euro entro il 2040 (e la creazione di 2.400
nuovi posti di lavoro compreso il mercato indotto)*. Grazie alla
combinazione di eccellenze accademiche, industriali e manifatturiere, la
regione potrebbe trasformarsi in un hub internazionale per l’industria
spaziale, seguendo l’esempio di aree come la *Space Coast* della Florida.
Un’originale analisi di *Venice Sustainability Foundation (VSF)* e *Boston
Consulting Group (BCG) *osserva lo sviluppo del mercato spaziale globale,
che è passato dal 2020 al 2023 da un valore di 416 miliardi di dollari a
508 miliardi, con previsioni di crescita fino a *1.000 miliardi entro il
2040*. È proprio in Veneto, che lo studio *”Dalla Luna alla Laguna –
Esplorando il Futuro della Space Industry in Veneto”* intravvede margini
per lo sviluppo di uno Space Hub regionale.
Una delle regioni più innovative del Paese, nonché la terza per PIL e con
un potenziale di crescita per la *Space Economy* che è ancora in gran parte
inespresso: *nel 2022 il comparto aerospazio e difesa ha infatti generato
in Veneto 1,1 miliardi, equivalente allo 0,6% del PIL*.
L’Italia è già leader in Europa nella ricerca e produzione spaziale, con
aziende come Leonardo, Thales Alenia Space Italia e Avio che guidano il
settore. Lazio, Piemonte e Lombardia dominano attualmente la scena, ma il
Veneto è in rapida ascesa grazie alla sua tradizione nell’ingegneria di
precisione e al contributo di aziende come Zoppas Industries, Forgital e
Officina Stellare.
Le università di Padova, Venezia e Verona giocano un ruolo fondamentale
nello sviluppo delle competenze aerospaziali, offrendo programmi di ricerca
avanzati e collaborando con aziende locali. Questo connubio tra formazione
accademica e industria è cruciale per attrarre talenti e sostenere
l’innovazione tecnologica.
Attraverso alcune strategie chiave, come il rafforzamento della
collaborazione tra pubblico e privato, l’attrazione di investimenti
governativi e industriali e la creazione di sinergie tra università e
industria, *il Veneto potrebbe portare su scala la catena del valore,
passando dall’attuale fornitura di componenti specializzati alla produzione
di interi sistemi spaziali,* come satelliti e strumenti di comunicazione
avanzati.
*Dallo studio emergono alcune considerazioni di carattere strategico:*
● Il futuro della *Space Economy* in Veneto può passare attraverso tre
principali direttrici di sviluppo: *l’espansione delle attività esistenti*,
che potrebbe rappresentare un approccio organico e immediato, mirato a
migliorare e ampliare le attuali capacità produttive; *il passaggio a
segmenti di mercato più complessi e redditizi, *che permetterebbe alle
aziende locali di salire nella catena del valore, concentrandosi sulla
progettazione e realizzazione di sistemi completi, come satelliti e
infrastrutture spaziali avanzate; infine, una trasformazione più radicale
potrebbe partire dalla *ristrutturazione della filiera regionale*,
includendo nuovi settori come i servizi di lancio e la produzione di interi
satelliti, aprendo le porte a collaborazioni strategiche con attori globali
e attrarre investimenti esterni.
● Queste azioni permetterebbero al Veneto di consolidare il suo ruolo
nella Space Economy, rafforzando il tessuto industriale e promuovendo
l’innovazione tecnologica. Inoltre, sfruttando la posizione strategica nei
settori agroalimentare e manifatturiero, il Veneto potrebbe anche
posizionarsi come fornitore chiave di tecnologie spaziali avanzate per il
settore agricolo e per la sostenibilità ambientale.
● Per competere con i grandi centri globali della *Space Economy*, il
Veneto può ispirarsi a modelli di successo come la *Space Coast* della
Florida e il Cluster Spaziale a Tolosa. Gli elementi comuni di questi
ecosistemi includono la presenza di OEM (*Original Equipment Manufacturer*)
che producono sistemi completi, il supporto governativo per la ricerca e
l’innovazione e la capacità di integrare università, istituzioni pubbliche
e imprese private in progetti congiunti.
● Venezia e il Veneto potrebbero così trasformarsi in un simbolo non
solo di storia e cultura, ma anche di innovazione tecnologica e sviluppo
sostenibile.
*«Questo rapporto evidenzia il grande potenziale del territorio: un
ecosistema industriale e di ricerca d’eccellenza con competenze
tecnologiche avanzate e una capacità imprenditoriale unica. Con questo
studio vogliamo contribuire a generare un momento per trasformare questo
potenziale in realtà, creando un cluster spaziale coeso, rafforzando la
collaborazione tra università e imprese per attrarre investimenti
strategici. La space economy non è solo una frontiera tecnologica, bensì
un’opportunità concreta di crescita economica e occupazionale»*, *ha
affermato il presidente VSF, Renato Brunetta.*
«*L’industria spaziale è in una fase di profondo rinnovamento ed
espansione, a livello mondiale ed europeo. Chi saprà muoversi
proattivamente e con ambizione, avrà l’occasione di guidare la nuova corsa
allo spazio». *Afferma *Andrea De Blasi, Managing Director e Partner di
BCG, coautore dello studio*. *«Il Veneto, con il suo patrimonio
manifatturiero, le sue eccellenze accademiche e la spinta verso
l’innovazione, è ben posizionato per diventare uno dei protagonisti della
Space Economy. È cruciale, però, puntare su politiche mirate, investimenti
in infrastrutture e ricerca, nonché una forte internazionalizzazione del
settore, così da consolidare il ruolo della regione in questo settore
strategico».*
*Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice
Sustainability Foundation (VSF)*
Costituita il 14 marzo 2022, sotto il patrocinio del Governo italiano, VSF
opera per la realizzazione di un nuovo modello di sostenibilità per Venezia
e il suo intorno geografico che consenta di ricreare in forma stabile
quell’esperienza di fruizione (residenziale, lavorativa, turistica) che per
secoli hanno reso questi luoghi senza eguali. La Fondazione è composta da
un partenariato articolato, formato dagli enti territoriali regionali e
locali, dalle principali istituzioni culturali e accademiche veneziane e da
un gruppo di grandi imprese interessate allo sviluppo sostenibile
dell’intorno veneziano. Soci fondatori di VSF sono: Regione del Veneto,
Comune di Venezia, Università Ca’ Foscari Venezia, Università Iuav di
Venezia, Accademia di Belle Arti Venezia, Conservatorio di Musica Benedetto
Marcello Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Assicurazioni Generali, Boston
Consulting Group, Confindustria Veneto, Enel Italia, Eni, Snam. Soci
co-fondatori di VSF sono: Alilaguna, Almaviva, Amazon, Autorità di Sistema
Portuale del Mare Adriatico Settentrionale – Porti di Venezia e Chioggia,
Avl Italia, Concessioni Autostradali Venete, Camera di Commercio Venezia
Rovigo, Cassa Depositi e Prestiti, Consiglio Nazionale delle Ricerche,
Eagle Pictures, Edison, Enfinity Global, Ferrovie dello Stato Italiane,
Fincantieri, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione di Venezia,
Fondazione Diabete Ricerca onlus, Gruppo Autostrade per l’Italia, Gruppo
SAVE, Infinityhub, Invitalia, Leonardo, Marsilio, Microsoft, Poste
Italiane, PricewaterhouseCoopers, Sanlorenzo, Società Italiana per le
Condotte d’Acqua 1880, Terna, The European House – Ambrosetti, TIM, Umana,
Unicredit, Unioncamere, Venice International University. Ne è presidente il
prof. Renato Brunetta, con vicepresidenti Luca Zaia, presidente della
Regione del Veneto, e Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia. Per maggiori
informazioni: http://www.vsf.foundation.
*Contatti per la stampa:*
*Boston Consulting Group (BCG)*, nata nel 1963, è oggi leader della
consulenza strategica, con più di 90 uffici in 50 paesi e 30.000
professionisti. BCG è al fianco dei clienti in diversi settori e geografie
per identificare insieme le opportunità a maggior valore aggiunto,
affrontare le sfide critiche e aiutarli nella trasformazione del business.
Presente nel nostro Paese da oltre trent’anni, BCG Italia opera attraverso
i due uffici di Milano e Roma ed è alla guida del Sistema East
Mediterranean and Caspian.
*Contatti per la stampa:*

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