L’ossessione, in psichiatria, è quel fenomeno patologico che si manifesta con la presenza di una rappresentazione mentale che la volontà non riesce a eliminare, e che risulta accompagnata da un sentimento sgradevole di ansia, paragonabile a quello di una minaccia incombente. Per la sinistra italiana i “fascisti” a Palazzo Chigi rappresento qualcosa di assai più profondo e doloroso di un comune e banale fastidio, di una contesa politica persa miseramente o della naturale (e persino doverosa) distanza su idee, valori e concetti. La settimana del Festival di Sanremo, la kermesse musicale più importante dello Stivale, riesce a sintetizzare alla perfezione quel sentimento. Ieri Roberto Saviano, ha pubblicato sui propri profili social una lunga video lezione su quello che ha definito il Sanremo sovranista. «Dal palco dell’Ariston, Carlo Conti ha ribadito con fermezza: Niente monologhi quest’anno.
Ma cosa si cela dietro questa scelta? Perché non si parla di immigrazione e di guerre? E, soprattutto, come mai stavolta non ci sono polemiche sui cachet? Il Festival di Sanremo è da sempre lo specchio del nostro paese, ma anche strumento di controllo e censura. Da sempre, i governi hanno cercato di influenzare testi e scelte artistiche, arrivando persino a silenziare voci scomode e a limitare la libertà espressiva. Vi racconto perché Sanremo è un festival sovranista». Questa l’introduzione ad un video di oltre quattro minuti (un’eternità, per i forsennati ritmi dei social). «Il comico, l’intellettuale e l’artista che viene chiamato per un monologo porta con sé un punto di vista. E questo punto di vista è già una scelta, è un modo furbo per dire che non si vuole approfondire e non si vuole scegliere da che punto di vista approfondire. Conta solo essere intrattenitori, vassalli di chi comanda perché a quel punto allora sì che ti meriti il cachet.
Ma se vuoi lavorare mantenendo posizione autonoma e in conflitto allora è imperdonabile». Peccato che lo scrittore campano, nella sua lectio magistralis, abbia omesso di ricordare come ieri sera, al Festival, si sia esibito anche Roberto Benigni. Un artista che, senza ombra di dubbio, è lontano anni luce da posizioni sovraniste. e che ha regalato, sorrisi ed attimi di riflessione. «Elon Musk ha votato Giorgia e Giorgia ci sarà sempre, ieri, oggi e domani(lampante, ma tutt’altro che eccessivo, il gioco con i nomi della cantante, data per grande favorita in questa edizione e il Primo Ministro). – Ci sta guardando Elon da un satellite, lui vede sempre cosa succede in Italia. Ha votato Giorgia. È San Valentino, sono sempre insieme. Sono innamorati». Il comico pratese ha salutato e ringraziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (ieri attaccato dai vertici di Mosca): «Quello che lei dice è sempre la verità, grazie di rappresentarci nel mondo». C’è tempo anche per una stoccata indiretta a Salvini: «Carlo tu sei puntualissimo dovresti fare il ministro dei Trasporti». Infine la battuta su Trump, che dopo la Groenlandia e Canada pur di annettere la Liguria «è pronto a mettere dazi del 200% sulle trofie al pesto».
L’ossessione della sinistra per i conservatori è stata evidente anche quando sono state poste domande assurde a Elodie prima e a Geppi Cucciari. E se la cantante romana ha sottolineato come non avrebbe mai votato il leader di Fratelli d’Italia, «manco se mi tagliano la mano», ieri la comica sarda ha dribblato un quesito sul Premier rispondendo con sarcasmo: «Un bacio alla Meloni? Lo mando col braccio di Elodie». Un’edizione, quella condotta dall’ottimo Carlo Conti, toscano sagace, ma raramente sopra le righe, durante la quale si è riso, si è riflettuto, si è pianto, ma si sono evitati i noiosissimi monologhi degli scorsi anni. Quando era solito salire sul palco dell’Ariston l’intellettuale di turno, rigorosamente di sinistra, per raccontarci che accogliere e mantenere con i nostri soldi gli immigrati sarebbe stato un nostro dovere, che la maternità surrogata avrebbe rappresentato il futuro e che fosse del tutto naturale per un uomo sentirsi oggi donna, domani gatto e martedì penna.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link