Il lusso fa le fusa ai big client della moda. Sempre più ‘animal bags’ nelle collezioni dei brand

Il 10 ottobre 2022 molti follower di Sarah Jessica Parker si sono interrogati sulla presenza di un piccione nello scatto che l’attrice ha condiviso su Instagram. La foto è tratta dal primo giorno di riprese in esterno della serie ‘And just like that’, sequel del cult ‘Sex and the City’ in cui l’attrice veste nuovamente i panni (sempre più griffati) di Carrie Bradshaw. Quello nello scatto però non è in realtà un volatile qualsiasi ma una borsa di Jw Anderson in resina realizzata in Cina e venduta a 690 euro, originariamente presentata sulla passerella maschile autunno/inverno 2022. La ‘Clutch Pigeon’ ha riscosso un tale successo che negli anni il marchio ha lanciato borse rigide simili realizzate attraverso stampante 3D a forma di canarino, rana, riccio e pulcinella di mare, in vendita a partire da 650 e fino a 790 euro. La funzione d’uso degli accessori è limitata, per questioni di spazio e praticità dato che non possono essere portati a spalla o a tracolla ma solo a mano. Ciononostante nelle ultime stagioni si è assistito a un fiorire di articoli simili a quelli proposti da Jw Anderson, spesso più vicini a oggetti da collezione che ad accessori moda. Tutti hanno in comune costi piuttosto elevati trattandosi spesso di item con produzioni limitate e disponibili solo per una stagione.

Lo scorso ottobre, in occasione di un evento allestito presso l’Academy Museum Gala, l’attore Colman Domingo ha sfoggiato uno degli accessori più fotografati della collezione ‘Pavillon des Folies’ di Valentino, ideato dal direttore creativo Alessandro Michele. Si tratta di un gattino rigido, ‘Le Chat de la Maison’, che secondo quanto riportato dal New York Times, viene venduto a 5.800 dollari, ben al di sopra della maggior parte delle borse Valentino Garavani attualmente presenti nelle boutique. La minaudière può essere portata a mano o tramite la sua tracolla con finitura platino. Ogni borsa modello è stato dipinto a mano per ricreare sfumature uniche di colore. Moschino merita una menzione speciale perché il marchio ha storicamente proposto accessori ironici, a partire dalla borsa cuore e fino alle numerose special bag durante la direzione creativa di Jeremy Scott. Anche Adrian Appiolaza ha però intuito l’importanza di accessori fuori dall’ordinario, sulla sua prima passerella per il marchio di Aeffe ha sfilato una borsa sedano dal costo di 3.700 euro, attualmente lo store online della maison include clutch a forma di trancio di pizza e di fetta di anguria (rispettivamente 750 e 785 euro), oltre a una creazione sferica che replica un pallone da calcio con tracolla 100% pelle made in Italy in vendita a 2.100 euro, al di sopra del prezzo medio delle altre borse.

La sezione ‘Animal Bags’ nell’e-shop di Thom Browne recita: “Due a due, un serraglio di granelli di ciottoli. Il ruggito di un leone, il latrato di Hector, il rimbalzo di un coniglio. Scopri le icone degli animali di Thom Browne”. Il designer americano presidente del Cfda ha una vera e propria passione per il suo bassotto a pelo duro Hector a cui da anni dedica borse che riprendono perfettamente le sue sembianze a partire da 1.530 euro e fino a oltre 3mila per la versione con perle applicare. Lo stilista non discrimina altri quadrupedi e include nella sua collezione anche lepri, elefanti e tigri. “Benvenuti allo zoo. Un capolavoro giocoso al crocevia tra fascino irriverente e raffinata raffinatezza, realizzato con la migliore lana shearling”, si legge accanto alla borsa-pecora in pelle di vitello e lana da 3.180 euro. Ben prima delle ‘Clutch Pigeon’, Jonathan Anderson ha dato vita a una piccola giungla da Loewe. Il direttore creativo del marchio di Lvmh ha da tempo una schiera di clienti fedeli alle sue borse coniglietto ed elefantino a cui si aggiungono proposte sempre nuove varianti come l’inedito modello ‘Hamster’ (criceto, ndr), una rivisitazione ispirata all’universo dell’artista Suna Fujita in morbido scherling.

L’elenco potrebbe continuare ma il tratto comune è il medesimo. Luxury bag di dimensioni ridotte ma dall’enorme impatto social. Proprio su Instagram e TikTok i piccoli accessori spopolano in reel e stories. D’altronde è proprio su queste piattaforme che è stato coniato il termine ‘cat content’. Sempre più designer potrebbero aggiungere questa qualifica al loro CV.