oltre 100mila euro in 3 anni, quei fondi ridestinati all’unità cinofila e al controllo del quartiere

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


PORDENONE – Dopo la presentazione del candidato Alessandro Basso in una sala stracolma di gente, a passare all’attacco adesso è Nicola Conficoni che entra gamba tesa su una delle vicende che hanno già aperto discussioni in Consiglio, la polizia locale a cavallo.

I SOLDI

«Gli oltre 100mila euro impegnati per la polizia a cavallo nel triennio 2024-2026 sono una spesa eccessiva per un servizio occasionale. Nel programma elettorale – attacca il candidato del Centrosinistra – ci impegnamo a ridestinare i fondi nel potenziamento dell’unità cinofila antidroga e nella reintroduzione dei vigili di quartiere, utili a prevenire furti e atti vandalici attraverso il controllo del territorio».

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


A unirsi a Conficoni anche il segretario provinciale del Partito Democratico, Fausto Tomasello. «Mentre dopo l’ennesimo atto vandalico la destra si divide sull’opportunità di un presidio fisso in via Mazzini dove troppo presto è stata abbassata la guardia proseguono o due esponenti del Pd – le determine estratte dall’albo pretorio del Comune rivelano un’imbarazzante verità: se non ci saranno ulteriori spese, nel triennio 2024-2026 la polizia a cavallo costerà ben 106.073,94 euro. L’ammontare complessivo comprende l’equipaggiamento, le divise storiche, la formazione e il noleggio degli equini. Certo la sicurezza dei cittadini è una priorità, ma riteniamo che questi fondi possano essere impiegati più efficacemente per supportare la nostra polizia locale che merita sostegno e apprezzamento per la sua incessante e preziosa attività. Anche esternalizzare la gestione dei permessi Ztl consentirebbe di recuperare risorse umane da ricollocare sul territorio».

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

ILLUMINAZIONE

«Da tempo, inoltre, sollecitiamo il potenziamento dell’illuminazione pubblica nelle zone buie che pure non mancano come ad esempio il percorso che collega i parchi San Valentino e San Carlo. Sul versante della prevenzione è altresì indispensabile puntare sugli educatori di strada nonché promuovere l’attività sportiva attraverso un bonus da riconoscere alle famiglie bisognose».

LA LAUREA

Ad accorgersi che dal palco in fiera l’altra sera c’è stata un’uscita di Alessandro Basso che potrebbe essere considerata una sorta di autogol è stata la consigliera sempre del Pd, Irene Pirotta. «Una nota a margine – spiega – merita la battuta di Basso sull’abolizione del corso di laurea in scienze della comunicazione perché considerata da lui una laurea inutile che crea disoccupati. Chissà cosa avrà pensato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, seduto in prima fila e laureato proprio in scienze della Comunicazione. Un lapsus involontario o Fdi si sente più titolata della Lega a governare?». Ma Pirotta riassume così l’intervento del candidato sindaco. «Quello che è emerso dalla presentazione di più di un’ora di Alessandro Basso è la continuità amministrativa dell’epoca di Alessandro Ciriani. Rimettiamo i giovani al centro dichiara Basso, sì al Gino Valle Center per il polo universitario, no al Mulino Zuzzi per il liceo artistico perché di proprietà privata. Quello che Basso, però, non dice è che il Mulino, oggi di proprietà privata, verrà dismesso dalla produzione e nulla vieta che si possa acquistare, come si sono acquistati i 5000 metri quadrati al Bronx per l’università. Oggi per la sede distaccata del liceo artistico le Edr pagano l’affitto a un privato. Trovi motivazioni più ragionevoli senza dover lisciare il sindaco di Cordenons che ha le sue responsabilità sul mancato acquisto del Mako». Pepata, dunque, la replica della consigliera e ora ricandidata.

BENE COMUNE

«Per noi de Il Bene Comune il diritto allo studio e il pluralismo culturale sono una risorsa straordinaria». Pier Giuseppe Rossi, docente universitario di Didattica, afferma: «In Italia sono purtroppo certificate da molti studi profonde disuguaglianze educative. Libri, mensa, attività non sono accessibili a tutti, i contenuti spesso non sono mirati a comprendere e a operare nella complessità del mondo, le disparità iniziali non vengono risolte, ma si accettano, creando cittadini di serie B.” Lucia Cibin già dirigente scolastica: «Anche a Pordenone queste disuguaglianze educative sono presenti e rischiano di compromettere pericolosamente i percorsi di crescita di moltissimi giovani, con conseguenze che pregiudicano innanzitutto il loro futuro e, di conseguenza, anche il sistema Paese. Per i nuovi cittadini, non solo quelli italiani, lo ius culturae deve essere un diritto concreto».

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link