Abbattimenti seriali, sostituzioni che tarderebbero ad arrivare, un piano di manutenzione che non viene aggiornato da un anno e mezzo, capitozzature e interventi in aree storiche e vincolate. Sono tutti i punti critici, relativi alla manutenzione del verde verticale a Roma, che vengono messi sul tavolo dall’opposizione (non solo di destra) in Campidoglio. E oltre.Â
Le opposizioni all’attacco di Gualtieri
Un attacco frontale al sindaco Gualtieri e all’assessora all’Ambiente Alfonsi, che segue le accuse fatte dalle associazioni ambientaliste, che nelle scorse settimane hanno lanciato l’allarme per il trattamento degli alberi nei parchi storici, da Villa Pamphilj a Villa Ada passando per Villa Glori, dove è da poco iniziato il completo restyling.Â
La Lega presenta un esposto
Il più duro è il leghista capitolino Fabrizio Santori. L’esponente del Carroccio ha presentato un esposto denuncia alla Procura, alla Corte dei Conti e a tutte le autorità preposte, incluso il ministero dell’Ambiente e i carabinieri forestali. Ne mirino ci sono i trattamenti riservati non solo ai parchi storici già citati, ma anche alle aree verdi di Santa Maria della Pietà , Casal Palocco, sulla via Tiburtina, via Gregorio VII, all’Appia Antica: “La città ne ha abbastanza di sopportare incompetenti e predoni della bellezza – commenta Santori – che sconquassano ovunque armati di motoseghe, di camion e ruspe parcheggiati a schiacciare le radici, di alberi che crollano portando con sé la rovina dei nidi degli uccelli. Questo approccio ignorante alla natura mascherato da sicurezza e questo spreco di soldi pubblici devono finire”.Â
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“Ottomila abbattimenti a Villa Ada”
Nell’esposto, composto da cinque pagine con il dettaglio degli interventi “incriminati”, si legge che a Villa Ada ci sarebbero stati circa 8mila abbattimenti, a Villa Glori 300, altri non quantificati ma qualitativamente pesanti a Villa Borghese. E ancora: danni all’orto botanico di Santa Maria della Pietà , abbattimenti di alberi monumentali sulla via Tiburtina, idem a Casal Palocco. Ma c’è di peggio, per Santori: abbattimenti in aree vincolate e affidamenti a ditte senza giardinieri qualificati e botanici esperti in alberature storiche.Â
Perissa (FdI): “Amministrazione inerte”
L’altro alleato di coalizione, Fratelli d’Italia, sferra l’attacco sul verde con il meloniano Marco Perissa, deputato e presidente del partito romano: “La situazione delle ville storiche e degli alberi di Roma continua a destare grande preoccupazione – dichiara -. Da anni denunciamo non solo gli incendi che hanno colpito la pineta di Castel Fusano, ma anche la diffusione incontrollata della cocciniglia tartaruga. La perdita di alberi è un fenomeno che si inserisce in un quadro critico sempre più evidente. Oggi, grazie alla mancata attuazione di trattamenti fitoterapici adeguati, la cocciniglia ha infettato l’80% dei Pinus pinea di Roma, circa 120mila esemplari, mettendo a rischio un terzo degli alberi della Capitale. Sebbene siano stati annunciati programmi di ripiantumazione, è fondamentale agire preventivamente per proteggere gli alberi da malattie e parassiti”.
Insieme al responsabile della consulta ambiente di FdI a Roma, Piergiorgio Benvenuti, Perissa continua: “Non basta aumentare le aree verdi, ma occorre anche mantenere e tutelare quelle esistenti, per garantire un ambiente sano e proteggere la salute dei cittadini. Purtroppo, agli appelli che da tempo stiamo lanciando, l’unica risposta è un’inerzia amministrativa costante. Chi avrebbe dovuto intervenire per salvaguardare il patrimonio verde della Capitale, la città più verde d’Europa, continua a non affrontare adeguatamente il tema degli spazi verdi e delle alberature”.Â
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Azione e la richiesta di maggiore trasparenza
Più morbidi, ma comunque chiari nel chiedere maggiore trasparenza, anche i consiglieri di Azione Flavia De Gregorio e Antonio De Santis: “Dell’attuale gestione del verde pubblico di Roma Capitale – dichiarano – non conosciamo nel dettaglio la programmazione dei lavori di cura del patrimonio esistente, né abbiamo contezza di una mappatura delle nuove piantumazioni”. I due esponenti di Azione sottolineano che “da mesi chiediamo la pubblicazione del bilancio arboreo, un documento fondamentale per monitorare lo stato del patrimonio arboreo di Roma. La trasparenza è un elemento fondamentale per una corretta gestione del verde pubblico”. Una richiesta presente anche nell’esposto della Lega e nelle rimostranze delle associazioni cittadine a tutela dei pini di Roma.Â
M5S: “Stop abbattimenti Villa Pamphilj”
“Stop agli abbattimenti di alberi a Villa Pamphilj”. Anche il M5S con Linda Meleo e Daniele Diaco si aggiunge al coro, soffermandosi sul parco storico del XII municipio: “Bisogna convocare subito la commissione competente per fare il punto sulla situazione della Villa e scongiurare questa decimazione del patrimonio arboreo romano”. Lo stesso Diaco aveva raccolto le denunce degli ambientalisti e dei comitati territoriali rispetto alle preoccupazioni sul restyling di Villa Glori.Â
Mussolini (FI): “A Roma oltre 17mila abbattimenti”
Infine, la capogruppo di Forza Italia Rachele Mussolini: “Roma non si sottrae al trend nazionale, anzi ponendosi come capofila – commenta la consigliera – arrivando ad abbattere oltre 17mila alberi, anche monumentali, mettendone a dimora poco più di 2.400 tra il 2021 e il 2023 e suscitando il legittimo sdegno di cittadini, comitati e associazioni, al punto che l’associazione ‘Amici di Villa Borghese’ ha definito il 2024 ‘annus horribilis’ per lo storico polmone verde capitolino. Gli abbattimenti selvaggi non sono mai una soluzione”.
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