ora il pignoramento è più veloce

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


Da quest’anno i pensionati avranno un motivo in più per non avere debiti con l’Agenzia delle Entrate.

Tra le novità del 2025 c’è infatti l’accelerazione delle tempistiche relative alla pratica di pignoramento: ora il Fisco richiederà meno tempo per prelevare dalla pensione le somme dovute.

Ma non solo. Vediamo tutte le nuove disposizioni del Fisco nei confronti dei pensionati indebitati.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Per saperne di più in merito all’argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Pagare Meno Tasse.

Pensioni 2025, novità per chi ha debiti con il Fisco

Come stabilito dalla nuova normativa prevista dal Decreto Riscossione (D.Lgs. n. 110/2024), a partire da quest’anno chi ha debiti con il Fisco rischia un pignoramento più veloce.

Da gennaio infatti l’Agenzia delle Entrate non è più tenuta a inviare la cartella esattoriale preventiva, quella che precede l’eventuale pignoramento della pensione.

Basterà soltanto l’accertamento esecutivo per far partire il pignoramento, e questi può scattare entro 60 giorni dalla notifica.

Addirittura, precisa Money.it, una volta decorsi 30 giorni dalla scadenza del pagamento, “l?Agenzia avrà la facoltà di procedere con la procedura di pignoramento“.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Tutto questo varrà soltanto per alcune imposte, come quella di registro, di successione e sulla pubblicità.

Oltre a queste imposte, rientrano nella lista anche i crediti d?imposta utilizzati in modalità indebito, i debiti relativi a IRPEF, IMU, TARI, TOSAP, nonché la restituzione di agevolazioni fiscali non spettanti.

Per quanto riguarda le imposte municipali quali IMU e TARI, come riporta il Sole 24 Ore, il Governo è al lavoro su una nuova norma per tagliare da 180 a 60 giorni i termini per le azioni esecutive quando un contribuente non versa l?IMU, la TARI o gli altri tributi degli enti territoriali, “naturalmente cumulando un debito tale da far scattare la prospettiva del pignoramento“. 

Pensioni 2025, quanto può pignorarti l’Agenzia delle Entrate

La regola generale prevede che il pignoramento arrivi fino al 20% dell’importo eccedente il “minimo vitale”, in poche parole 2 volte il valore dell’Assegno sociale corrisposto quest’anno (circa 1.077 euro).

Non è così se il creditore è l’Agenzia delle Entrate. Per l’erario, infatti, le soglie limite di pignoramento sono completamente diverse, anche se vale comunque il principio del minimo vitale.

La quota pignorata va dal 10% (1/10) se l’assegno previdenziale arriva fino a 2.500 euro al mese, al 13% circa (1/7) se la pensione si aggira tra 2.501 euro e 5.000 euro al mese. Fino ad arrivare al 20% (1/5) se supera i 5.000 euro al mese.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

A conti fatti, un pensionato con una pensione da 2000 euro al mese potrebbe vedersi pignorare fino a un massimo di 92 euro al mese (appunto 2.000 meno 1.077 diviso 10).

Mentre uno con una pensione di 6.000 euro potrebbe subire un pignoramento mensile pari a 985 euro circa, dato che scatterebbe l’aliquota più alta.

In pratica, per mesi (se non anni) un pensionato dovrà fare a meno di centinaia di euro, senza potersi opporre visto che va a colpire la cifra “eccedente” il minimo vitale.

Pensioni 2025, come evitare il pignoramento dell’assegno

A meno di non avere una pensione che rientri nel sopramenzionato minimo vitale, non c’è modo di evitare il pignoramento se sussistono tutte le condizioni.

Se però c’è ancora tempo prima che scatti il provvedimento, è bene richiedere all’Agenzia delle Entrate un piano di rateizzazione del debito.

Basterà infatti saldare la prima rata per sospendere (o estinguere) tutti gli eventuali procedimenti, dal fermo amministrativo al pignoramento.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

In alternativa si può richiedere il cosiddetto “consolidamento debiti”. Si tratta di una pratica che consiste nel chiudere un debito in essere attraverso un unico prestito. In questo modo non si subirà il taglio della pensione, ma toccherà comunque ripagare un debito, anche se a rate.

E per quanto possa sembrare ovvio, un’altra soluzione per evitare il pignoramento è quella di non avere debiti con l’erario, e nemmeno con gli enti locali.



Source link

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link