Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
23.42 – martedì 18 febbraio 2025
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
///
In totale, i versamenti spontanei dei contribuenti relativi ai principali tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate hanno toccato quota 587 miliardi di euro, superando il dato dello scorso anno di 43 mld.
Nel 2024 l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle entrate-Riscossione, con la propria attività di contrasto all’evasione, hanno riportato nelle casse dello Stato 26,3 miliardi di euro. Con 1,6 miliardi in più rispetto al 2023 (+6,5%), si tratta del recupero più alto di sempre. A questo dato vanno inoltre aggiunti ulteriori 7,1 miliardi di recuperi non erariali che sono stati conseguiti da Agenzia delle entrate-Riscossione per conto di altri Enti, così che il conto finale sull’attività delle due Agenzie registra nel complesso un incasso per il bilancio dello Stato di 33,4 miliardi di euro, 2 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Sono in crescita anche le somme versate spontaneamente dai cittadini: il gettito relativo ai principali tributi gestiti dall’Agenzia delle entrate, che comprende Irpef e addizionali, Ires, Iva, Registro, Irap e tributi minori, ha infatti raggiunto i 587 miliardi di euro, in crescita di 43 miliardi rispetto al 2023 (+8%).
Sul sito dell’Agenzia sono pubblicate le slide con i risultati 2024.
Oltre alle “maggiori entrate” derivanti dai controlli e norme speciali, l’Agenzia delle entrate ha spinto l’acceleratore anche sull’adempimento spontaneo, inviando, nel 2024, 3,2 milioni di lettere dalle quali è derivato un ritorno di 4,5 miliardi di euro. Inoltre, ha assicurato “minori uscite” a carico del bilancio dello Stato grazie alle analisi di rischio e alle attività preventive antifrode per un totale di 5,8 miliardi di euro tra crediti e rimborsi bloccati nei vari settori di indagine. In particolare, spiccano le indebite compensazioni di crediti fittizi, che hanno fatto segnare un risparmio di oltre 3,1 miliardi di euro.
Superano poi i 24 miliardi i rimborsi erogati nel 2024 a famiglie e imprese. Agenzia delle entrate-Riscossione ha incamerato complessivamente 16 miliardi (+8%) dalla propria attività svolta per gli Enti affidatari. Nel dato complessivo rientrano 10,6 miliardi da attività ordinarie e 5,4 miliardi dalla rottamazione-quater.
Sono soltanto alcuni dei dati presentati oggi, presso la sede dell’Agenzia delle entrate, agli organi di stampa e a numerosi stakeholder, dal direttore dell’Agenzia delle entrate e dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, Vincenzo Carbone, sui risultati raggiunti nel 2024 e sulle prospettive future delle due Agenzie. All’evento ha partecipato il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo.
Il recupero dell’evasione nel 2024
Scorporando il dato record di 26,3 miliardi, la componente maggiore è rappresentata dall’attività ordinaria, che ha consentito un recupero di 22,8 miliardi: si tratta di un altro risultato record, che supera di 6 miliardi i 16,8 miliardi recuperati nel 2019.
Dalle misure straordinarie, ossia definizione delle liti pendenti, “pace fiscale” e rottamazione delle cartelle, è derivato nel 2024 un incasso complessivo di 3,5 miliardi, dato in flessione di oltre il 30% rispetto ai 5,1 miliardi del 2023.
Tornando all’attività ordinaria, in particolare, 12,6 miliardi derivano da versamenti diretti, mentre 5,7 miliardi da cartelle di pagamento affidate ad Agenzia delle entrate-Riscossione. I restanti 4,5 miliardi sono il frutto dell’attività di promozione dell’adempimento spontaneo da parte dell’Agenzia delle entrate, attraverso 3,2 milioni di lettere inviate ai contribuenti nel 2024 per consentire loro di rimediare spontaneamente ad eventuali errori o dimenticanze.
Riguardo all’attività antifrode, nel 2024, sono stati complessivamente bloccati e non riconosciuti importi per 5,8 miliardi di euro, di cui 500 milioni relativi a crediti fittizi generati da bonus edilizi e 1,9 miliardi a falsi crediti derivanti da comunicazioni di cessione irregolari. A questi dati si sommano indebite compensazioni per oltre 3,1 miliardi di euro, rimborsi Iva non spettanti per 300 milioni, frodi tramite “cartiere” e falsi plafond per 692 milioni di euro. Infine, in attuazione delle norme introdotte per contrastare il fenomeno delle cosiddette partite Iva “apri e chiudi”, l’Agenzia ne ha cessate d’ufficio quasi 6mila.
Il recupero dell’Agenzia delle entrate-Riscossione
Per ciò che concerne i 16 miliardi di euro (+8%) complessivamente incassati dall’Agenzia delle entrate-Riscossione, come detto, 10,6 miliardi derivano da attività ordinarie e 5,4 da misure straordinarie. Con riguardo agli enti affidatari, 8,9 miliardi sono stati riscossi per conto dell’Agenzia delle Entrate, 3,8 miliardi per l’Inps, 1 miliardo per i Comuni e i restanti per altri enti (Regioni, Casse di previdenza, Ministeri, Inail, ecc). Rispetto invece alle fasce di debito, il 57% delle somme (ovvero oltre 9 miliardi) sono state versate da contribuenti con debiti superiori a 100mila euro.
I numeri dei rimborsi e dei servizi
Lo scorso anno sono stati riconosciuti 3,9 milioni di rimborsi, che hanno superato quota 24 miliardi di euro (circa 2 miliardi in più rispetto all’anno precedente), di cui 20,9 alle imprese e 3,3 miliardi alle famiglie.
Nel corso dell’evento, il direttore Carbone ha fatto il punto anche sull’offerta, nel 2024, di servizi utili a velocizzare e semplificare gli adempimenti dei contribuenti.
Primo fra tutti: la dichiarazione precompilata. Nel 2024, sono stati presentati 24,7 milioni di 730 precompilati dal Fisco. Di questi, 5 milioni sono stati inviati direttamente in autonomia dai cittadini.
Schizzano, inoltre, i numeri degli accessi alle banche dati catastali, che complessivamente hanno visto più di 5 miliardi di operazioni di interoperabilità cartografica, ma anche 53,2 milioni di visure catastali e 51,1 milioni di ispezioni ipotecarie. Questi due servizi sono stati utilizzati pressoché del tutto online (per oltre il 98%). Sono state inoltre 9,5 milioni le consultazioni online delle quotazioni Omi (Osservatorio del mercato immobiliare) dell’Agenzia , on coltre 380mila via app.
L’assistenza ai contribuenti
L’Agenzia delle entrate, lo scorso anno, ha gestito, tra l’altro, circa 5 milioni di casi presentati via Pec, 3,54 milioni di contatti al telefono e circa 3,6 milioni di richieste negli uffici, 738mila situazioni attraverso Sms, Web-mail e posta elettronica e , 103mila appuntamenti tramite videochiamata .
Più di 2 milioni sono stati i contatti tramite il canale Civis. Nel corso dell’anno, inoltre, si è consolidata l’offerta di informazioni fiscali: il canale WhatsApp istituzionale, che fornisce notizie e contenuti d’interesse 7 giorni su 7, con i suoi circa 800mila iscritti è il più seguito della Pubblica amministrazione e tra i primi a livello nazionale.
L’Agenzia delle entrate-Riscossione, dal canto suo, ha risolto in ufficio 1,69 milioni di casi, 191mila tramite lo sportello online, 2,4 milioni al telefono e 278mila tramite il servizio web “contattaci”.
Consulenza e misure per l’attrattività degli investimenti
Il 2024 ha visto l’Agenzia delle entrate rispondere a circa 8mila interpelli a livello regionale e quasi 2mila a livello centrale. Sono state, inoltre, emesse 23 circolari e 67 risoluzioni. L’Agenzia delle entrate ha poi fornito assistenza e consulenza specializzata alle imprese: tramite lo strumento dell’interpello nuovi investimenti, nel 2024, sono state date risposte a 25 istanze, che si prevede porteranno più di 1.300 nuovi posti di lavoro e investimenti pluriennali per circa 11,7 miliardi di euro. Lo scorso anno, ancora, sono state ammesse altre 31 società al regime di adempimento collaborativo (cooperative compliance), dato che porta il totale a 142, per un imponibile complessivo di circa 45 miliardi.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link