Dal Dipartimento di Ingegneria dell’Unibas una ricerca per “scoprire” a priori gli effetti dei terremoti sulle strutture

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Richiedi prestito online

Procedura celere

 


Mercoledì 19 febbraio 2025 – Un modello sperimentale in grado di valutare, a priori, gli effetti
delle componenti non strutturali nella valutazione del comportamento di un edificio in caso di un terremoto: è questo, in sintesi, l’obiettivo dello studio “Estimation of the fundamental period of infilled RC framed buildings at different design limit states” (Stima del periodo fondamentale di edifici in cemento armato con tamponature a diversi stati limite di progetto), realizzato dal team del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi della Basilicata, composto dal prof. Felice Carlo Ponzo e dai ricercatori Nicla Lamarucciola e Rocco Ditommaso.

prof. Ponzo, ricercatori Lamarucciola e Ditommaso

Lo studio originale è stato pubblicato nel 2024 sulla rivista internazionale Structures
di Elsevier, e ha ottenuto un importante riconoscimento.
Giovedì 13 febbraio a Bologna, nell’ambito del convegno nazionale del Gruppo nazionale di Geofisica della Terra solida, Nicla Lamarucciola ha ricevuto il premio per la categoria “Disaster risk analysis and reduction”.
Il lavoro – secondo quanto scritto nella motivazione della commissione – propone “un modello physical-based per la stima del periodo fondamentale di vibrazione di strutture intelaiate in calcestruzzo armato”, con una metodologia che “tiene conto dell’altezza totale dell’edificio e del ‘drift’ di piano, parametro di riferimento nelle diverse fasi di progettazione strutturale”.
Basato su dati sperimentali, “il modello potrebbe costituire un utile ausilio nella valutazione e progettazione delle componenti non strutturali, contribuendo così a una maggiore sicurezza sismica delle costruzioni”.

Uno degli aspetti distintivi della ricerca è quindi la capacità di integrare approcci teorici e numerici con una componente sperimentale avanzata, che consente di testare e perfezionare i modelli, verificandone così l’applicabilità nella realtà.
La validazione sperimentale dei modelli è stata resa possibile dalla presenza nell’Università della Basilicata del “Laboratorio Prove Materiali e Strutture”, parte della Rete di Laboratori “ReLUIS”, di cui il prof. Ponzo è responsabile scientifico, che rappresenta un’infrastruttura internazionale per la validazione sperimentale delle ricerche ingegneristiche, permettendo lo studio del comportamento dei materiali e delle strutture sottoposti a sollecitazioni sismiche.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

L’impiego di tecnologie avanzate consente di condurre test su elementi strutturali, fornendo dati fondamentali per lo sviluppo di metodologie innovative nel campo della sicurezza e della progettazione antisismica.
La possibilità di passare dagli studi teorici alla verifica sperimentale, è “un elemento chiave – ha spiegato Ponzo – che caratterizza l’eccellenza della ricerca del Dipartimento di Ingegneria dell’Unibas.
Questa sinergia permette di ottenere risultati scientifici di alto livello e rappresenta un valore aggiunto per la formazione delle nuove generazioni di ingegneri. Il riconoscimento, ottenuto per la terza volta in 15 anni, è il risultato di un’attività scientifica che caratterizza profondamente la produzione accademica dell’Ateneo lucano.
Le attività condotte nel Dipartimento di Ingegneria non si limitano quindi allo studio teorico di fenomeni fisici e strutturali, e grazie a questo equilibrio tra ricerca teorica, numerica e sperimentale, l’Università della Basilicata si distingue nel panorama accademico nazionale e internazionale, consolidando il ruolo di riferimento nella ricerca ingegneristica e nella prevenzione dei disastri naturali.
L’Unibas – ha concluso il docente universitario – continua a investire nella ricerca e nella formazione, consapevole del ruolo cruciale che l’innovazione scientifica gioca nello sviluppo sostenibile del territorio e nella sicurezza delle infrastrutture.
Questo premio rappresenta dunque non solo un riconoscimento per i ricercatori premiati, ma anche una conferma dell’importanza di un ateneo e di un Dipartimento che, con la loro eccellenza accademica, contribuiscono al miglioramento della società nel suo complesso”.

– Advertisement –

Ad imageAd image



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link