GALELLA SMENTISCE ROSA E INSULTA I MATERANI

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Poi non dite che non vi avevamo avvisato. Abbiamo provato in tutti i modi a spiegare a Fratelli d’Italia l’assoluta inadeguatezza di Alessandro Galella nel ricoprire la carica di segretario cittadino di Potenza. Abbiamo elencato il suo passato e raccontato di certa sua incapacità politica cosa che, per inciso, avrebbe dovuto essere ben presente anche a chi lo ha scelto e votato. Se contro la forza bruta la ragion non vale, a maggior ragione contro la forza dei numeri congressuali non c’è logica che tenga. Rosa voleva Galella segretario, aveva le tessere per farlo votare e lo ha ottenuto. Ora, come recita la vecchia canzone, se lo tenesse caro caro.

MATERANI CONIGLI

La partita delle elezioni comunali di Matera è un test importantissimo per la coalizione di centrodestra. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo, è l’ultima possibilità che la coalizione di governo ha di provare a dimostrare che la vittoria delle elezioni regionali non è stata un caso. Dopo la vittoria di Bardi, il centrodestra ha inanellato una serie totale di sconfitte. Ha perso a Potenza, ha perso le elezioni provinciali a Matera, non è riuscita ad imporsi all’Anci. Matera è l’ultima spiaggia per dimostrare di non essere destinati ad una sconfitta alle prossime elezioni regionali o, quanto meno, a non dare l’idea al centrosinistra che la rimonta è possibile in Basilicata. Il test è ancora più importante per Fratelli d’Italia. Il partito di maggioranza relativa esprime il Presidente del Consiglio, la maggioranza dei consiglieri in Regione ma ha dovuto ingoiare il boccone amaro di dover rinunciare alla candidatura alla Presidenza della Regione e anche a quella del Comune di Potenza. A Matera FdI ha tutte le carte in regola per poter provare ad imporre un candidato sindaco e anche a poter vincere le elezioni comunali provando a far sì che Piergiorgio Quarto possa indossare la fascia tricolore. Alessandro Galella già riuscì a caratterizzare le elezioni di Potenza e soprattutto il ballottaggio con le sue intemperanze verbali compartecipando alle cause della sconfitta di Fanelli, ma il coordinatore cittadino di Potenza non sembra voler imparare la lezione. È bastato un post di Ermanno Zaccardo su Facebook sui materani “conigli” per far scattare il riflesso pavloviano dell’ultras Galella che ha immediatamente messo il “mi piace” su un post che descriveva con vanto ed orgoglio un’aggressione fisica ai tifosi della squadra della Città dei Sassi costretti ad essere scortati dalla Polizia.

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VOLONTÀ DI SCONFITTA

Anche a voler tacere di un esponente politico che si inorgoglisce per un atto di violenza e prevaricazione con il quale si è stati capaci di costringere la tifoseria avversa a farsi proteggere dalla Polizia, anche a voler tacere del fatto che questa esternazione la esprime il segretario del partito che esprime il Presidente del Consiglio, anche a voler tacere dell’inopportunità di mettere Fratelli d’Italia nel novero dei violenti da stadio e della peggiore teppaglia delle curve ci sarebbe un caso di opportunità e di intelligenza politica che, evidentemente, non interessa a chi, ancora prima di ritenersi un esponente politico, sente l’appartenenza tribale al mondo delle curve. A Matera la leadership di FdI per la guida della città è insediata dalle follie assemblearistiche di Casino, può mai essere intelligente per il segretario dei meloniani insultare pesantemente la città che il suo partito vuole governare definendo i suoi abitanti e i tifosi della sua squadra “conigli”? Può mai essere intelligente esaltarsi per un atto di violenza compiuto contro quegli stessi tifosi? È questa l’immagine di Fratelli d’Italia nella Città di Potenza, è questa la visione che FdI di Potenza vuole esprimere immaginando una città nella quale sia vietato ai materani di entrare? Ci piacerebbe che qualcuno ci chiarisca se tutto il partito condivide una posizione del genere o se è soltanto l’ennesimo infantilismo di Galella e se non è il caso di mettergli un controllo alle dita che gli impedisca di scrivere cose a caso sulla tastiera. Cosa ne pensano il segretario cittadino di Matera, il segretario provinciale di Matera, il segretario provinciale di Potenza e il segretario Regionale di questa intemerata ed incontrollata estroflessione social di chi rappresenta il partito nella città capoluogo? Cosa ne pensa l’assessore Latronico?

SPIEGATE A GALELLA CHE È AL GOVERNO

Come se non bastasse, il Consigliere Regionale ha ben pensato di presentare un’interrogazione con la quale ha chiesto alla Regione quale fosse lo stato del Castello di Lagopesole, se fosse accessibile ai cittadini e se ci fosse la volontà di organizzarvici eventi. Evidentemente Galella si è perso. Era il 27 Luglio del 2024 quando il Senatore Rosa sul suo profilo facebook scriveva «riapre il castello di Lagopesole, grazie all’impegno del Ministro Gennaro Sangiuliano, da me sollecitato, ed alla sinergia con la Regione Basilicata. Oggi prima manifestazione». Tra i like non c’è quello di Galella che, evidentemente, è più pronto a mostrare il suo gradimento alla violenza degli ultras rispetto a quanto lo sia in merito alle dichiarazioni del suo mentore e Senatore di Fratelli d’Italia. Ci chiediamo, però, se i due si parlino. Insomma Galella non è convinto di ciò che ha dichiarato Ro- sa? Crede che Rosa sia un bugiardo o crede che il cambiamento del ministro ha fatto iniziare un sabotaggio del castello federiciano? Ma, soprattutto, se Rosa sostiene che il merito per la riapertura del Castello avvenuta a luglio fosse del Ministro Sangiuliano perché il Consigliere Galella interroga il Governo Regionale per conoscere il destino del Castello? Non abbiamo voglia di metterci a studiare i regolamenti amministrativa ma ci piacerebbe sapere che ha ragione Rosa ed il Castello è nella gestione del governo o ha ragione Galella a chiederne conto alla Regione? Infine, qualcuno potrebbe spiega a Galella che è consigliere regionale e segretario cittadino del Partito che governa la Regione Basilicata e il Governo nazionale. Qualcuno occupi un po’ del suo tempo per spiegare a Galella che è al governo e che, quando si è al governo non si fanno le interrogazioni, si risolvono i problemi. Chiedere a se stessi non è mai una dimostrazione di solerte e brillante intelligenza, chiederlo smentendo un senatore del proprio Partito è quanto di più grottesco si possa immaginare. Noi ve l’avevamo detto. Noi ci sforziamo sempre di dare consigli giusti di solito chi li ascolta vince, chi non li ascolta o perde o è costretto a tollerare un apologeta della violenza, della discriminazione territoriale e assolutamente non consapevole del suo ruolo come segretario cittadino del capoluogo.

Di Massimo Dellapenna




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