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Ora che la sostenibilità e la tracciabilità sono diventate tematiche non negoziabili sia per gli enti regolatori che per i consumatori, il settore del fashion si trova ad affrontare un momento cruciale. Le attuali supply chain complesse e multilivello spaziano dai produttori di fibre al retail, coinvolgendo centinaia di attori in tutte le regioni. Tuttavia, è sorprendente scoprire che ben il 95% dei principali marchi di moda non è in grado di tracciare le proprie supply chain oltre il secondo livello, noto come fase di lavorazione, creando gravi lacune in termini di autenticità e sostenibilità.
Tracciabilità nel fashion, le aspettative dei consumatori
Oggi, i consumatori sono bene informati e si aspettano che i brand forniscano dati verificabili sulle origini dei loro capi. Questa esigenza è resa ancora più pressante dai nuovi regolamenti, come l’imminente passaporto europeo digitale dei prodotti (DPP), che obbligherà i brand a garantire la tracciabilità, dalla fibra al prodotto finito.
Affidarsi solo alle dichiarazioni dei fornitori non è più sufficiente: i brand devono adottare soluzioni digitali robuste, affidabili e scalabili per certificare l’autenticità a ogni livello della supply chain. Tuttavia, una piena tracciabilità richiede, da parte di tutti gli interessati, uno sforzo congiunto che va oltre la tecnologia.
La tecnologia per una trasparenza completa
La frammentazione delle supply chain nella moda richiede soluzioni digitali in grado di riflettere la complessità delle trasformazioni dei materiali. Le piattaforme di tracciabilità avanzate offrono ai brand la capacità di mappare, monitorare e gestire queste trasformazioni a ogni livello, in tempo reale.
I token digitali fungono da certificati univoci di autenticità, seguendo il percorso di ogni fibra attraverso le varie fasi della produzione. Questo approccio elimina l’opacità dei metodi tradizionali, come le dichiarazioni su carta, soggette a errori e problemi di interpretazione. Insieme alle certificazioni di terze parti, queste tecnologie consentono di preservare l’integrità dei dati e di garantire la piena attendibilità delle dichiarazioni di sostenibilità dei brand.
La tecnologia non fornisce solo soluzioni di tracciabilità, ma funge anche da salvaguardia contro le pratiche fraudolente, come il “greenwashing” e la sostituzione dei materiali. Tuttavia, la tecnologia è solo una parte dell’equazione. Per una trasparenza davvero completa, i brand del fashion devono integrare queste soluzioni all’interno di strutture collaborative che coinvolgano l’intera catena del valore.
La tecnologia da sola non basta: occorre uno sforzo congiunto per la trasparenza
Per affrontare la sfida della tracciabilità è necessario passare dai metodi tradizionali, incentrati sul capo di abbigliamento, a un approccio basato sulla fibra.
La tracciabilità della fibra
Tracciando ogni fibra dalla sua origine, i brand eliminano quella zona grigia che potrebbe compromettere l’attendibilità delle loro dichiarazioni di sostenibilità. Il modello incentrato sulla fibra sta ridefinendo il concetto di tracciabilità, offrendo un percorso affidabile e verificabile che soddisfa le attese sia dei consumatori che degli enti regolatori, ma che permette anche ai brand di proporsi come leader della moda etico e trasparente.
La tracciabilità incentrata sulla fibra richiede uno sforzo congiunto e la collaborazione delle varie parti interessate, compresi brand, produttori di fibre, enti normativi, fornitori e organismi di revisione terzi. Una tracciabilità autentica richiede un’azione collettiva che coinvolge l’intero ecosistema della moda.
Moda trasparente, a ciascuno il suo ruolo
Ognuno svolge un ruolo critico nel garantire la responsabilità e nel promuovere il progresso verso un settore più trasparente:
- Brand: Per il successo è fondamentale il coinvolgimento dell’organizzazione in tutti i dipartimenti: dall’approvvigionamento alla sostenibilità, fino alla conformità e all’IT. Creando team interfunzionali, i brand possono ottimizzare i processi di tracciabilità e acquisire una conoscenza più approfondita delle loro collezioni, dei modelli di approvvigionamento e delle complessità delle supply chain globali. Questi team consentono ai brand di allineare le pratiche operative agli obiettivi di sostenibilità. I principali marchi della moda incorporano anche la tracciabilità nei requisiti contrattuali con i fornitori, stabilendo KPI chiari e fornendo formazione per agganciare gli incentivi agli obiettivi di trasparenza.
- Produttori di fibre sostenibili: Posizionati all’inizio della catena del valore, i produttori di fibre sono stati tra i primi ad adottare la tracciabilità incentrata sulla fibra. I loro sforzi permettono di tracciare le fibre dai loro campi o stabilimenti fino ai consumatori al dettaglio, avvalorando le dichiarazioni di sostenibilità e creando fiducia nei loro materiali. I produttori stanno inoltre adottando metodi di verifica su più livelli, come i test forensi e isotopici, per rafforzare ulteriormente la robustezza della tracciabilità.
- Standard di certificazione dei materiali: Gli standard comuni semplificano il commercio e forniscono un quadro condiviso per la sostenibilità in tutti i mercati globali. Le piattaforme di tracciabilità integrate fungono da spina dorsale per questi standard, consentendo ai produttori tessili di esportare prodotti certificati e supportando al contempo i brand nel mantenere diverse linee di prodotti sostenibili. La verifica in tempo reale dei dati delle certificazioni evita che documenti obsoleti o contraffatti possano compromettere le dichiarazioni di tracciabilità, rafforzando ulteriormente l’integrità dei dati.
- Organismi di revisione indipendenti: La verifica da parte di terzi è essenziale per garantire l’accuratezza delle dichiarazioni di tracciabilità. L’audit forense delle fibre, come la verifica dell’origine della viscosa, e le certificazioni ESG come GOTS, sono fondamentali per garantire l’integrità a lungo termine dei dati e una credibile rendicontazione della sostenibilità. Questi audit sono integrati dalla verifica dei documenti basata sull’AI e da audit dinamici che riducono gli errori e rafforzano l’affidabilità dei dati. La combinazione di metodi di verifica digitali e fisici costituisce una base completa per garantire la trasparenza delle supply chain.
Il percorso verso la tracciabilità trasforma la trasparenza in una risorsa strategica
L’adozione diffusa di tecnologie di tracciabilità nell’intero ecosistema è essenziale per accelerare la transizione del settore verso pratiche più responsabili. Questa azione collettiva assicura che la tracciabilità diventi parte integrante di un futuro sostenibile della moda. Raggruppando tutte le parti coinvolte su una singola piattaforma, in modo da facilitare il tracciamento e lo scambio dei dati, è possibile ottenere una visibilità completa, aprendo la porta alla tracciabilità.
La tracciabilità, insomma, non è più solo un requisito normativo né un optional; è la via maestra verso la competitività, la fiducia dei consumatori e la resilienza a lungo termine. I brand che abbracciano la trasparenza potranno proporsi come pionieri della sostenibilità, ispirando fiducia sia nei consumatori che in tutte le parti coinvolte.
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