Torino, il grande valzer della Procura. Parte la corsa dei magistrati: in 13 si contendono due posti

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Simona Lorenzetti

Cambio al vertice a Biella, Alessandria e Vercelli: 6 candidati

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Soffia un vento di grandi cambiamenti sulla Procura di Torino, ma anche su alcuni uffici chiave del distretto piemontese. Entro la fine dell’anno, infatti, è attesa una piccola rivoluzione e si preannuncia un giro di valzer tra i magistrati che auspicano un avanzamento di carriera. Ed è, almeno per ora, una corsa soprattutto interna.

A Torino, dove nel settembre scorso si sono insediati Giovanni Bombardieri e Lucia Musti, rispettivamente alla guida della Procura e della Procura generale, cambieranno cinque degli attuali sei procuratori aggiunti, arrivati alla fine del loro mandato. Hanno già «abbandonato» il Bruno Caccia Vincenzo Pacileo ed Enrica Gabetta: il primo coordinava il pool che si occupa di sicurezza nei luoghi di lavoro e tutela del consumatore, è andato in pensione alla fine del 2024; la seconda, alla guida del gruppo che tratta i reati di pubblica amministrazione, ha lasciato venerdì scorso e ieri si è insediata ufficialmente come procuratore capo a La Spezia. 




















































Due posti vacanti per i quali il Csm ha già indetto i bandi e numerose sono state le candidature. Insomma, la corsa è affollata e i curriculum sono di alto livello. Colpisce che tutti — alcuni più di altri — abbiamo esperienze nella lotta alla criminalità mafiosa: una competenza strategica in un territorio come quello torinese, dove forte è la presenza della ‘ndrangheta.
Tra gli interni ambiscono al cambio di ruolo i sostituti procuratori Giovanni Caspani e Gianfranco Colace (entrambi hanno condotto inchieste sia sul fronte amministrativo sia su quello legato alla sicurezza del lavoro). Non solo, a presentare la propria candidatura sono stati Livia Locci (a lungo ha lavorato alla Procura dei minori e di recente ha coordinato l’inchiesta sulla bici lanciata dalla balaustra dei Murazzi, che ha ferito Mauro Glorioso), Dionigi Tibone, Laura Ruffino (hanno un’elevata esperienza nelle fasce deboli e nella lotta alla ‘ndrangheta) e Paolo Toso, quest’ultimo esperto sia di pubblica amministrazione che di Dda. 

Vorrebbe «tornare a casa» un nutrito gruppo di magistrati che anni fa hanno deciso di lavorare in Procura generale. Ed ecco che aspirano al ruolo di aggiunto Nicoletta Quaglino, Marina Nuccio e Marcello Tatangelo (quest’ultimo quando era sostituto a Milano ha ottenuto la condanna del boss Rocco Schirripa per l’omicidio del procuratore Bruno Caccia). E di «ritorno» si parla anche per Roberto Sparagna, attualmente in forza alla Dna.

A chiudere il cerchio c’è chi arriva da «fuori»: Salvatore Dolce, ex sostituto procuratore a Catanzaro e ora alla Dna; Tiziana Paolillo, procuratore dei minorenni a Genova; Maria Alessandra Ruberto, della Procura minorile di Catanzaro. 

Insomma, 13 sfidanti per due posti vacanti. Un super affollamento che potrebbe spingere qualcuno a desistere in vista della pubblicazione dei bandi per gli incarichi di aggiunto che si scopriranno a luglio, quando scadranno Marco Gianoglio (pool reati economici), Cesare Parodi (fasce deboli) e Patrizia Caputo (criminalità organizzata e sicurezza urbana). Il regolamento del Csm dice che i magistrati non possono presentare più di due candidature; quindi, facile pensare che qualcuno ritenga di avere più chance nella stagione estiva.

Nel frattempo, si sono riempite le caselle anche per gli aspiranti procuratori capo di Alessandria, Vercelli e Biella. Cesare Parodi (da poco nominato presidente dell’Anm) e Ilaria Calò (procuratore aggiunto di Roma) si contendono la guida degli uffici giudiziari alessandrini. Entrambi, però, hanno indicato anche quelli di Vercelli.
Le loro presentazioni si sommano a quelle di Giovanni Caspani, Marco Grandolfo (sostituto procuratore generale a Torino), Mario Andrigo e Mauro Ruggero Crupi (rispettivamente sostituti procuratori a Novara e Torino). Questi ultimi «gareggiano» anche per la Procura di Biella.

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19 febbraio 2025 ( modifica il 19 febbraio 2025 | 04:50)

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