Torino torna olimpica con i Giochi invernali 2030

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Torino e il Piemonte tornano a vestire i panni di protagonisti nel panorama olimpico internazionale. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo hanno partecipato oggi a Lione alla cerimonia ufficiale di costituzione del Comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali Alpi francesi 2030, che si terranno dal 1° al 17 febbraio. Sebbene la rassegna sia formalmente attribuita alla Francia, il capoluogo piemontese e il suo territorio avranno un ruolo di rilievo ospitando le competizioni di pattinaggio di velocità all’Oval Lingotto.

Una scelta che segna un ritorno della città nel circuito olimpico dopo l’esperienza di Torino 2006, che portò un’imponente trasformazione infrastrutturale e sportiva. Ora, a quasi venticinque anni di distanza da quell’edizione, il Piemonte coglie l’occasione per legarsi a un evento che porterà investimenti, visibilità e nuove opportunità di sviluppo economico e turistico.

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“Le Olimpiadi invernali si chiamano delle Alpi francesi, ma vedono protagonisti anche il Piemonte e la città di Torino”, ha dichiarato Alberto Cirio. “Il nostro territorio ha saputo candidarsi con determinazione per cogliere questa grande opportunità, ospitando le gare di pattinaggio di velocità. Questo evento permetterà al Piemonte di agganciarsi alla macchina olimpica, accedere a finanziamenti strategici per il nostro sistema neve e riportare le Alpi piemontesi sotto i riflettori del mondo”.

La Regione, infatti, punta a sfruttare questo aggancio per ottenere risorse e infrastrutture utili non solo alla manifestazione, ma anche al rilancio delle montagne piemontesi, alle prese con le sfide del cambiamento climatico e la necessità di riconvertire il turismo invernale. L’obiettivo è potenziare impianti, viabilità e ricettività, sfruttando le sinergie con la vicina Francia.

Torino ritrova la sua vocazione olimpica

Anche il sindaco di Torino Stefano Lo Russo sottolinea l’importanza di questa occasione per la città. “Le Olimpiadi invernali delle Alpi francesi 2030 arriveranno a Torino e in Piemonte con le gare di pattinaggio che si svolgeranno all’Oval”, ha affermato. “Sarà una grande occasione per rilanciare la vocazione olimpica della nostra città, un risultato reso possibile dal lavoro sinergico delle istituzioni. Torino, il Piemonte e le sue valli olimpiche torneranno al centro della scena sportiva internazionale”.

L’Oval, costruito per i Giochi del 2006, è una delle eredità più importanti di quell’edizione e oggi continua a ospitare eventi di livello internazionale. Il suo inserimento nel programma olimpico del 2030 rappresenta una conferma del valore delle infrastrutture lasciate dai precedenti Giochi e un’occasione per rilanciarle con nuovi investimenti e miglioramenti.

Ma l’ambizione torinese non si ferma al solo pattinaggio di velocità. Cirio e Lo Russo, in sinergia con le istituzioni locali e le federazioni sportive, stanno lavorando per ampliare ulteriormente il ruolo del Piemonte nei Giochi, cercando di ospitare altri eventi, magari legati a sport indoor o discipline di supporto.

Un ponte tra Italia e Francia nel segno dello sport

L’asse Torino-Lione si rafforza ulteriormente grazie ai Giochi del 2030, dopo anni di collaborazioni su diversi fronti, dalla mobilità ferroviaria con la controversa linea TAV ai progetti turistici ed economici transfrontalieri. Il legame tra le due città si conferma ora anche nel contesto sportivo, creando un’opportunità per il Piemonte di attrarre pubblico, sponsor e visibilità internazionale.

L’evento non sarà solo una vetrina per Torino, ma anche un’occasione per il tessuto economico locale. Il comparto alberghiero, la ristorazione, i servizi legati all’accoglienza e alla logistica potranno beneficiare di un indotto significativo, attirando atleti, delegazioni e appassionati da tutto il mondo.

A sette anni dall’appuntamento olimpico, le istituzioni piemontesi guardano dunque con fiducia al futuro, pronte a sfruttare ogni opportunità derivante dall’evento per consolidare il ruolo della regione nel panorama sportivo internazionale. Il 2030 potrebbe essere l’anno del ritorno di Torino tra le capitali dello sport invernale, con un’eredità che, si spera, possa durare ben oltre la cerimonia di chiusura.

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