Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, lo definisce un “accordo storico” quello che ha portato la Regione a rinnovare ad Enel Green Power Italia le otto concessioni geotermoelettriche in scadenza sul territorio. “Un lavoro collettivo, che ha visto il coinvolgimento delle principali direzioni ed enti regionali – dice Giani – e il dialogo sempre costruttivo in tutte le fasi con i comuni interessati. L’intesa di oggi è un’intesa generale, nei prossimi 4 mesi diventerà un’intesa particolare, perché andremo a definire il resto dei dettagli”.
In Toscana Enel Green Power gestisce il più antico e allo stesso tempo innovativo complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali geotermoelettriche, per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. I quasi 6 miliardi di KWh prodotti annualmente sul territorio regionale, oltre a soddisfare più del 30% del fabbisogno elettrico regionale e a rappresentare il 70% delle rinnovabili prodotte in Toscana, forniscono calore utile a riscaldare oltre 13mila utenti, 27 ettari di serre e numerose aziende della filiera agroalimentare e dell’artigianato.
Il nuovo accordo, sancito da una delibera di Giunta approvata il 17 febbraio, potenzia la coltivazione di questa fonte rinnovabile e contribuirà al raggiungimento degli obiettivi perseguiti a livello nazionale, di autonomia energetica e di decarbonizzazione e contemporaneamente allo sviluppo sostenibile delle aree interessate: 16 comuni geotermici distribuiti su 3 province, a cui se ne potrebbero aggiungere altri, in base agli studi di fattibilità.
Il presidente descrive i punti principali del Piano. “Tre miliardi di investimenti tecnologici e minerari in 20 anni, che comprendono anche tre nuove centrali geotermoelettriche, a Bagnore, Piancastagnaio e Monterotondo Marittimo. Di questi 3 miliardi 400 milioni sono per il territorio, frutto delle richieste degli amministratori, per ricadute di sostenibilità e sviluppo economico. Circa 30 milioni di euro all’anno per contributi sulla produzione energetica per legge ai 16 Comuni. Inoltre potenzieremo la viabilità con investimenti infrastrutturali ad hoc nelle zone interessate. Con questo accordo si pongono le basi per la sostenibilità futura: oggi il fabbisogno energetico regionale garantito dalla geotermia è del 34 per cento, con questi investimenti puntiamo al 40 per cento che, sommato alle altre rinnovabili, porterà al 60 per cento il livello dell’energia pulita prodotta in Toscana”.
Sul tavolo i più elevati standard di sicurezza ambientale in tutti gli impianti per controllare le emissioni residue. Centrale anche il risparmio per famiglie e imprese dei territori interessati legato al teleriscaldamento: secondo la documentazione prodotta da Enel circa il 50 per cento per le famiglie e fino all’80 per cento per le imprese.
“Del resto – chiosa il presidente – la geotermia a livello mondiale è un’invenzione tutta toscana, nata da un’intuizione dal marchese Piero Antinori nel 1904”.
La delibera approvata in Giunta
Enel Green Power Italia Srl, titolare delle 8 concessioni geotermiche in scadenza sul territorio regionale, assume impegni per investimenti complessivi che ammontano a 2,988 miliardi di euro. Inoltre, nella delibera approvata il 17 febbraio in Giunta regionale, si prevede che durante il periodo di rimodulazione delle concessioni per 20 anni, si potrà procedere all’eventuale sostituzione degli interventi in concertazione con la Regione e i Comuni interessati.
Ribadito l’incremento occupazionale di 28 unità previsto nel Piano (assunzioni dirette al netto della gestione del naturale turnover), il Piano dispone di destinare 60 milioni sulla viabilità regionale (investimenti nell’ambito della sostenibilità ambientale) e nello specifico per il “Miglioramento del collegamento stradale tra il raccordo autostradale Firenze Siena in corrispondenza di Colle Val d’Elsa e l’area geotermica della Val di Cecina”.
La Giunta dà quindi mandato agli uffici di predisporre uno specifico decreto per ogni concessione in essere che definisca la rimodulazione della scadenza e che prenda atto del programma di lavori per i primi 4 anni, da presentarsi da parte di Enel Green Power Italia Srl, adeguato agli interventi programmati e comprendente il piano degli interventi minerari che verranno realizzati e le risorse destinate.
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