Individuare l’Appennino Umbro-Marchigiano come area non idonea all’installazione di impianti eolici, soprattutto quelli di grande e media taglia. È questa la richiesta avanzata dai circa 7mila firmatari della petizione popolare “No agli impianti eolici sull’Appennino, difendiamo l’Umbria cuore verde d’Italia”, presentata oggi alla Seconda Commissione regionale.
L’iniziativa nasce in seguito alla presentazione, nell’ultimo anno, di otto progetti per impianti eolici di grandi dimensioni che interesserebbero diverse zone dell’Appennino. Durante l’audizione, i rappresentanti dei firmatari – Alessandro Alessandri, Natalia Mezzenga e Angelo Velatta – hanno esposto le loro preoccupazioni davanti ai sindaci dei Comuni coinvolti (Foligno, Trevi, Sellano, Valtopina, Nocera Umbra, Gualdo Tadino), al presidente dell’Anci Umbria, ai tecnici della Provincia di Perugia e all’assessore regionale all’Ambiente, Thomas De Luca.
Le richieste dei cittadini e dei Comuni
Tra le principali richieste avanzate nella petizione, oltre alla definizione delle aree idonee e non idonee, vi è anche la necessità di garantire un equilibrio tra energia rinnovabile e tutela del paesaggio. In particolare, i firmatari propongono di:
- Favorire soluzioni integrate con il territorio, come le Comunità Energetiche Rinnovabili;
- Tutela del patrimonio culturale e ambientale, con particolare attenzione alle aree agricole e forestali;
- Preferire impianti su superfici già edificate, come capannoni industriali e parcheggi, evitando il consumo di suolo;
- Coinvolgere attivamente i Comuni e le comunità locali nel processo decisionale tramite consultazioni pubbliche.
La necessità di un maggior coinvolgimento dei Comuni è stata sottolineata anche dai sindaci presenti, che hanno chiesto più tempo per la mappatura delle aree non idonee. Il presidente di Anci Umbria, Federico Gori, ha ribadito che “i piccoli Comuni hanno bisogno di più tempo per completare questa analisi”, e l’assessore De Luca si è detto disponibile a concedere una proroga. Tuttavia, ha anche sottolineato l’urgenza di arrivare alla preadozione della legge regionale, per evitare che le richieste di autorizzazione vengano approvate automaticamente dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
Le preoccupazioni dei sindaci
Durante la riunione, diversi sindaci hanno espresso forti perplessità sulla realizzazione degli impianti eolici in Appennino. Il primo cittadino di Foligno, Stefano Zuccarini, ha parlato di “scempio ambientale”, affermando: “Non siamo pregiudizialmente contro l’eolico, ma contro questo tipo di eolico: 100 torri alte oltre 200 metri nella nostra montagna non hanno nulla di ecologico. Dobbiamo preservare il territorio per le generazioni future”.
Dello stesso parere il sindaco di Sellano, Attilio Gubbiotti, che ha evidenziato le difficoltà dei piccoli Comuni nel gestire il processo di individuazione delle aree idonee. Gabriele Coccia, sindaco di Valtopina, ha parlato di “un impatto devastante sul territorio”, mentre l’assessore del Comune di Trevi, Silvia Speroni, ha sottolineato che ai progetti “mancano informazioni fondamentali su come verranno realizzati”.
Anche il sindaco di Nocera Umbra, Virginio Caparvi, ha chiesto un maggior coinvolgimento della politica nelle decisioni, affermando che “l’installazione di impianti rinnovabili non può essere lasciata solo ai privati”. Infine, il primo cittadino di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, ha ribadito l’importanza della transizione ecologica, ma ha criticato la mancanza di strumenti regolatori: “O si è per la transizione o non lo si è, non esiste una via di mezzo”.
La posizione della Regione
L’assessore Thomas De Luca ha assicurato che la Regione sta lavorando per conciliare lo sviluppo delle energie rinnovabili con la tutela del territorio, ma ha denunciato il fatto che le autorizzazioni degli impianti sono gestite direttamente dal Ministero, rendendo difficile per l’Umbria intervenire. Per questo, ha annunciato che chiederà un incontro con i parlamentari umbri per sollecitare un’attenzione particolare su questo tema.
“Il nostro obiettivo è partire dai reali fabbisogni energetici del territorio e non da eventuali speculazioni”, ha dichiarato De Luca, aggiungendo che “questo Governo regionale è impermeabile a qualsiasi ingerenza da parte di lobby”.
La discussione proseguirà nelle prossime settimane, con la Commissione regionale che esaminerà le richieste avanzate e lavorerà per una soluzione condivisa tra istituzioni, cittadini e aziende.
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