La Toscana del vino fa sistema, e prova ad unirsi intorno alla forza del suo top brand, “Toscana”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


Celebre anche per il suo fortissimo campanilismo, la Toscana del vino prova ad invertire la rotta, a fare sistema e ad aggregarsi intorno al suo brand più forte e conosciuto nel mondo, che è, appunto, “Toscana”. E se oggi a Firenze, nell’Anteprima de “L’Altra Toscana”, che riunisce 13 Dop e Igt della Regione Toscana che, come ricorda Francesco Mazzei, presidente dell’Associazione e del Consorzio Vini Maremma, “rappresentano il 40% dell’intera produzione toscana e raccontano una proposta enologica molto variegata, con tante novità che, sono sicuro, riscuoteranno grande interesse da parte dei mercati”, arriva anche la notizia che sarà il Consorzio della grande Igt Toscana (390 soci, che diventano 1.600 considerando i viticoltori afferenti alle cooperative, 15.000 ettari di vigneto, 89 milioni di bottiglie certificate nel 2024 ed un valore alla produzione di 500 milioni di euro), a tutelare i vini della dinamica Igt Costa Toscana, ad oggi promossa dall’Associazione dei Grandi Cru della Costa Toscana, guidata da Duccio Corsini, che coinvolge la fascia costiera nelle province di Massa, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto, per 1.500 ettari vitati, 5 milioni di bottiglie e 64 produttori. Molti dei quali sono produttori sia dell’una che dell’altra Igt. Ad annunciarlo ieri, in un evento conviviale a Palazzo Corsini, a Firenze, lo stesso Duccio Corsini, alla presenza, tra gli altri, di produttori e dell’Assessore all’Agricoltura e Vice Presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, secondo cui questo, come ha spiegato a WineNews, “è un bellissimo segnale e un processo che è iniziato e che, a mio parere, può portare anche ad un allargamento dei partecipanti a questa iniziativa, sotto l’identità della Toscana”.
“L’Associazione ed il Consorzio, a prima vista, sembrerebbero in contrasto; che ci azzeccano, direbbero in San Frediano – afferma Duccio Corsini, presidente dell’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana – il buon senso, dico io. La Toscana è la patria di grandi vini e Firenze è la capitale. Non serve un altro Consorzio per promuovere e tutelare l’Indicazione, abbiamo già Vino Toscana Igt con la sua organizzazione che potrebbe portare in fondo l’opera iniziata anni fa. La Costa Toscana rimane, secondo me, tra le più dinamiche zone di produzione in Italia. Siamo tutti qui insieme per iniziare un percorso unitario e il legante è: Costa Toscana Igt”.
Il Consorzio Vino Toscana, dunque, si occuperà di tutelare e valorizzare, oltre al vino Toscana Igt, anche il vino Costa Toscana Igt. Con l’iscrizione delle aziende produttrici di vino Costa Toscana Igt il Consorzio Vino Toscana sarà ancora di più impegnato per sviluppare e gestire questa parte così importante dei vini prodotti in Toscana e raggiungere l’obiettivo di avere l’erga omnes sia per il Toscana Igt che per il Costa Toscana Igt.
“Ringrazio Duccio Corsini – afferma Cesare Cecchi, presidente del Consorzio Vino Toscana – per voler far confluire i produttori al nostro Consorzio, questa fiducia stimola lo stesso e la propria struttura ad operare per avere il riconoscimento ministeriale anche per la Igt Costa Toscana e dare quindi la possibilità agli stessi produttori di tutelare e promuovere tale Indicazione geografica con tutti i diritti che il riconoscimento porta con sé. È augurabile che una struttura già esistente come il Consorzio Vino Toscana Igt, che ha completato da poco lo stesso percorso che il Costa Toscana Igt si appresta ad intraprendere, possa garantire il supporto tecnico e amministrativo per fare in modo di tutelare e promuovere anche la Igt Costa Toscana”.
Il Consorzio Vino Toscana Igt al fine di promuovere la conoscenza del Vino Toscana Igt ha in atto un programma preciso e ben definito che va dalla partecipazione ad iniziative quali le “Anteprime di Toscana” alla presenza a fiere come Vinitaly. Inoltre ha iniziato il percorso per apportare alcune modifiche al disciplinare per renderlo più contemporaneo e si sta adoperando per la registrazione del marchio “Toscana” nel mondo e la tutela dello stesso. “Comunicare il territorio è stato il fondamento dei nostri programmi nel passato e sarà il punto cardine delle attività del prossimo futuro. Siamo custodi appassionati dei nostri paesaggi; al territorio dedichiamo le nostre capacità, curiosità e fantasia”, conclude Corsini.
Un percorso congiunto, dunque, che comincia e che piace molto alla Regione Toscana, come spiega, a WineNews, l’Assessora all’Agricoltura e vice presidente Stefania Saccardi, che vede la Toscana del vino unirsi, invece che dividersi, come successo spesso in passato. “Ci si unisce sotto il nome Toscana. Credo sia un bellissimo segnale, un processo che è iniziato e che, a mio parere, può portare anche ad un allargamento dei partecipanti a questa iniziativa. Si parte così, con i vini della Costa, oltre all’Igt Toscana, una Costa che mette insieme dai vini eroici della Lunigiana fino alla Maremma Toscana che sta facendo passi avanti straordinari sul vino, anche sperimentando i Vermentini che stanno crescendo tantissimo, e vitigni autoctoni come il Ciliegiolo, tradizionali, ma non solo. Quindi è un esperimento importante che io mi auguro sia l’inizio di un percorso che aggreghi ancora più il territorio”.
Verrebbe da dire, dunque, la grande tradizione che rimane nei grandi territori classici, come Montalcino, Bolgheri, Chianti Classico e Montepulciano, per esempio, e la modernità della Toscana che si concentra nell’Igt. “Un ottimo riassunto – commenta la vice presidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi – mi pare un quadro bello. E non credo che tutto ciò sia in contraddizione con il rispetto anche delle diversità, delle particolarità e delle specificità dei territori. Da un lato abbiamo, il Chianti Classico che ha fatto le Uga, le Unità Geografiche Aggiuntive, così come Montepulciano che ha fatto le Pievi. Quindi è vero che si assiste al tentativo di collegare e legare sempre di più i vini al territorio, ma tutto questo può stare benissimo anche sotto l’identità della Toscana, che è un valore aggiunto straordinario sempre e comunque per il nostro vino nel mondo”.
Difficile capire se in futuro, però, si potranno vedere ulteriori piccoli accorpamenti non per banalizzare, ovviamente, ma per semplificare il racconto della grandezza enologica della Toscana, e parlare in maniera più diretta al mondo. “Ma perché no?”, risponde Saccardi. “Noi siamo molto attenti al rispetto delle proprie identità e dei propri territori, ed è anche vero che anche in territori non molto estesi ci sono vini diversi, non si beve mai il solito vino, quindi certamente c’è la necessità di rispettare le specificità, le particolarità, il legame col territorio, perché in Toscana – ricorda l’Assessora Saccardi – non si vende un prodotto, ma si vende un territorio con le sue tradizioni, con i suoi valori, con la sua storia, con la sua bellezza. Però è anche vero che, forse, bisogna anche imparare a fare più squadra anche nel settore del vino. Basta guardarsi intorno e vediamo Paesi o regioni che magari non esprimono la qualità della Toscana, che si presentano insieme e si presentano più forti rispetto al mondo. Ecco, io credo che, in una fase anche di grande incertezza a livello internazionale come quella che si apre, tutto sommato riuscire a fare squadra oggi sia un valore, perché da soli in una situazione di questo genere non si vince, non ci si salva”.
E, intanto, un esempio concreto arriva oggi, appunto, dall’Anteprima de “L’Altra Toscana”, a Firenze, con la regia di Scaramuzzi Team, che vede in assaggio, insieme, le nuove annate di Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Cortona, Chianti Rufina, Terre di Casole, Suvereto, Val di Cornia e Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano e Vin Santo di Carmignano e Igt Toscana. “L’obiettivo è di dare voce a territori e vini poco conosciuti, ma che spiccano per punte di qualità sempre più alte – spiega Francesco Mazzei alla guida dell’Associazione “L’Altra Toscana”, che promuove l’evento, e presidente del Consorzio di Tutela dei Vini della Maremma Toscana, che fa da capofila – con “L’Altra Toscana” abbiamo intrapreso, anni fa, un percorso di valorizzazione e comunicazione delle innumerevoli diversità che ci caratterizzano, è stato fatto un grande lavoro di squadra per poter offrire agli ospiti un viaggio tra denominazioni che nascono in territori magnifici e che hanno ancora molto da raccontare. Rappresentiamo il 40% dell’intera produzione toscana e raccontiamo una proposta enologica molto variegata, con tante novità che, sono sicuro, riscuoteranno grande interesse da parte dei mercati”.
Per l’edizione 2025 sono stati pensati cinque percorsi di degustazione: i bianchi, ottenuti da vitigni autoctoni e internazionali, bollicine comprese; il Sangiovese, percorso in cui sono compresi tutti i vini rossi e rosati prodotti con prevalenza del vitigno Sangiovese (minimo 85%); i blend di Sangiovese, con i vini rossi e rosati prodotti con l’apporto del vitigno Sangiovese da un minimo del 10% ad un massimo dell’80% in assemblaggio con altre varietà autoctone e/o internazionali; gli internazionali, con i vini rossi e rosati prodotti con varietà internazionali, sia in purezza che in blend; e gli altri autoctoni, che comprende tutti i vini rossi e rosati prodotti con varietà autoctone diverse dal Sangiovese, come Ciliegiolo, Alicante e Mammolo. Esempi di una grande varietà che la Toscana sa offrire, e che diventa ancora più affascinante con la capacità di raccontarsi insieme.


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall’archivio di WineNews – Tutti i diritti riservati – Copyright © 2000/2025

Microcredito

per le aziende

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link