Pensioni marzo: cedolino, pagamenti, stop ai conguagli e maggiorazioni

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Tante novità per gli assegni delle pensioni di marzo. Ecco cosa cambia nel cedolino

Giacomo Martiradonna

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Marzo porta con sé alcune novità significative per gli assegni pensionistici, già consultabili in linea di massima nel cassetto previdenziale online. Tanti i cambiamenti, dallo stop ai conguagli fiscali relativi all’anno precedente al ripristino dell’addizionale comunale in acconto per i debitori Irpef, passando per un aumento, seppur contenuto, delle maggiorazioni sociali destinate alle fasce più fragili. Sul fronte dei pagamenti, si conferma la consueta differenziazione temporale tra titolari di conti correnti postali e bancari, con un leggero scarto di due giorni nell’accredito. Ecco nel dettaglio cosa c’è da sapere riguardo gli assegni di marzo.

rivalutazione 2025

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Il decreto interministeriale del 15 novembre 2024 ha fissato al +0,8% la percentuale di variazione per la perequazione delle pensioni relativa all’anno 2024, con decorrenza 1° gennaio 2025, salvo eventuali conguagli che saranno poi effettuati in sede di perequazione per l’anno successivo. Questo significa che, in via provvisoria, dal primo gennaio 2025 le pensioni beneficiano di un incremento dello 0,8%, un adeguamento all’inflazione che verrà poi verificato e potenzialmente rettificato con la successiva perequazione.

La rivalutazione delle pensioni non avviene in maniera uniforme per tutte le fasce di importo. Come stabilito dall’articolo 1, comma 478, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, il meccanismo di rivalutazione automatica si articola su tre fasce:

  • 100% per i trattamenti pensionistici fino a quattro volte il trattamento minimo
  • 90% per i trattamenti pensionistici compresi tra quattro e cinque volte il trattamento minimo;
  • 75% per i trattamenti pensionistici superiori a cinque volte il trattamento minimo.

Pensioni minime

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Per i beneficiari che percepiscono assegni pari o inferiori al trattamento minimo, le novità del 2025 prevedono un incremento del 2,2%, pari a circa 13,27 euro, che porta l’assegno mensile a 616,67 euro. L’Inps ha fissato il trattamento minimo a 603,40 euro, cifra che già tiene conto di un adeguamento inflazionistico dello 0,8%, salvo eventuali conguagli. Infine, per l’anno 2025, l’età di accesso alla pensione di vecchiaia e all’assegno sociale è fissato a 67 anni.

Salgono le maggiorazioni

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Una buona notizia per una specifica platea di pensionati arriva dall’articolo 1, comma 178, della legge di Bilancio 2025. In particolare, l’importo mensile destinato alle maggiorazioni per i trattamenti pensionistici, agli assegni sociali e alle pensioni per invalidi civili è incrementato di 8 euro, mentre la maggiorazione annua viene elevata di 104 euro.

Conguagli a consuntivo

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L’Inps conferma che le ritenute erariali Irpef relative all’anno 2024 sono state definitivamente concluse. Qualora nel corso del 2024 le ritenute Irpef siano state applicate in misura inferiore rispetto al dovuto su base annua, le eventuali differenze a debito sono state recuperate sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2025. Ciò implica che, con l’assegno di marzo, non ci saranno più conguagli relativi al 2024.

addizionale irpef

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Con il cedolino di marzo torna la trattenuta delle addizionali Irpef, che vengono prelevate in rate di uguale importo, secondo il seguente calendario:

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  • Addizionale regionale a saldo 2024: da gennaio 2025 a novembre 2025. 
  • Addizionale comunale a saldo 2024: da gennaio 2025 a novembre 2025. 
  • Addizionale comunale in acconto 2025: da marzo 2025 a novembre 2025.

L’ammontare delle addizionali è determinato in base alle aliquote stabilite da Regioni e Comuni, comunicate entro la data di elaborazione del rinnovo pensionistico. Eventuali modifiche alle aliquote deliberate dagli enti territoriali saranno recepite a partire dal mese di marzo 2025, con una rideterminazione degli importi delle addizionali a saldo.

Calendario 2025

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Come comunicato dall’Inps con la circolare numero 23 del 28 gennaio 2025, le date di disponibilità degli assegni pensionistici saranno le seguenti:

  • Sabato 1° marzo 2025 per i titolari di conti correnti postali
  • Lunedì 3 marzo 2025 per i correntisti bancari.


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