Ballottaggio per il ruolo di terzino destro: contro il Milan Vanoli sceglierà uno tra Walukiewicz e Pedersen, ecco una panoramica sulle caratteristiche dei due
Se del ballottaggio per il ruolo di terzino sinistro titolare conteso tra Biraghi e Sosa abbiamo già approfondito temi e dati statistici, del ballottaggio sulla corsia destra tra Walukiewicz e Pedersen non abbiamo ancora parlato. Venerdì scorso contro il Bologna, Vanoli ha optato per il polacco ex Empoli, ma la differenza di caratteristiche tra i due permetterà al tecnico varesino di sceglie di volta in volta, sia in base al tipo di partita da voler approcciare che in base al tipo di avversario.
Walukiewicz solido, ma anche propositivo in attacco
—
Arrivato per andare a rinforzare il reparto centrale della difesa granata, sia per necessità che per virtù, Walukiewicz si è reinventato terzino destro in questo nuovo Torino disegnato da Paolo Vanoli. Nella sua carriera il polacco ha sempre solo giocato nella porzione centrale a difesa della porta, ma con l’addio di Vojvoda e l’impiego di Lazaro in posizione più avanzata, è rimasto un posto vacante nel ruolo di terzino destro nel 4-2-3-1 granata: un ballottaggio, quello tra Walukiewicz e Pedersen, che non vede un favorito rispetto all’altro già in partenza. Tuttavia, con la presenza di Walukiewicz – fin qui partito titolare 16 volte su 21 partite giocate – il Toro è stato più solido: un dato in particolare certifica la robustezza garantita dal polacco, ovvero quella dei duelli vinti a partita (2.57) contrasti vinti (1.05 a partita) e dei palloni recuperati (1.85 a partita), oltre ai salvataggi che salgono a circa 2.7 a match. Nonostante il numero maggiore di cartellini gialli rimediati (5, per cui infatti ha già saltato una gara per diffida), Walu è sinonimo anche di affidabilità: con lui il Toro è più coperto visto che copre una fetta di campo più ampia e centrale rispetto a Pedersen, perchè con le sue caratteristiche più difensive il Torino si può schierare un modulo a “tre e mezzo” in fase di impostazione permettendo al terzino sinistro di occupare una posizione più offensiva. Il polacco però, dati alla mano, è più affidabile di Pedersen anche in fase di costruzione della manovra: i dati statistici dei passaggi giocano a favore dell’ex Empoli che infatti ha una percentuale migliore di passaggi corti riusciti del 82.8%, con circa 26.3 giocati a partita, e di xAssist a partita con 0.28 a fronte di una grande occasione creata a partita (dati Sofascore.com).
Pedersen, una gamba da sfruttare a gara in corso?
—
L’arrivo di Pedersen all’ombra della Mole non è stato facile: acquistato in prestito per rimpiazzare numericamente l’addio di Bellanova, il norvegese non ha mai del tutto convinto e fin qui non ha lasciato tracce con prestazioni degne di nota. Forse l’unica nota (dolente) è quel palo colpito con la Fiorentina a tu per tu con De Gea e quel gol sprecato contro il Cagliari che poteva portare il Toro sul 2-0 – sono 2 infatti le grandi occasioni da rete mancate dall’ex Sassuolo. Le caratteristiche del norvegese hanno permesso a Vanoli di impiegarlo inizialmente in una posizione più offensiva per sfruttare la facilità di corsa e la sua propensione ad arrivare sul fondo (come si può evincere dalla sua heatmap). Col passaggio al nuovo modulo però, con la presenza di Vojvoda e Walukiewicz, Vanoli ha continuato a schierarlo come ricambio a Lazaro, ma non ha mai prodotto i risultati sperati finendo per essere poco preciso e incisivo: solo 10.7 passaggi corti riusciti a partita (con una precisione del 75.9%), di 0.62 passaggi lunghi a gara con una precisione di poco superiore al 56%, e 0.5 cross tentati (con una precisione del 20.9%). Le non spiccate abilità difensive – 1.43 palloni recuperati, 0.43 contrasti e 1.29 duelli vinti a partita – hanno convinto Vanoli a puntare maggiormente su Walukiewicz nelle ultime due giornate: contro il Genoa Pedersen non era al meglio della forma, mentre contro il Bologna e contro un giocatore temibile come Dominguez gli è stato preferito il polacco per scelta tattica. Nonostante tutto, nelle ultime giornate ha dimostrato che sta crescendo e che rappresenta una valida opzione come terzino destro (suo ruolo naturale) per questo Vanoli gli ha sempre concesso minuti dalla 10a giornata in poi partendo titolare in 13 partite su 21 presenze totali. La sua facilità di corsa e propensione ad arrivare sul fondo è evidente e, per questo, potrebbe essere utilizzato maggiormente a partita in corso contro difese più affaticate, ma adesso la palla passa all’allenatore granata scegliere il titolare per la corsia di destra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link