101 anni fa, il 20 febbraio 1924 a Quarrata, nasceva Vivaldo Baldi

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


Oggi 20 febbraio, centouno anni fa, nasceva uno dei più grandi guidatori di trotto di tutti i tempi. Forse, a detta di tanti, il più grande di sempre, Vivaldo Baldi.

“Diecione” (soprannome affibiatogli da bambino quando nonno Donatello lo ricompensava con 10 lire per accudire i cavalli) Vivaldo Baldi corse, e vinse, fino a 80 anni inoltrati, dando spettacolo e rendendo ogni corsa una sfida, sia in Gran Premi sia in corse di routine (“Per me corse di milioni o di centesimi son sempre corse. E’ uguale. I soldi e li ‘onto dopo” …); l’ultimo Gran Premio corso da “Diecione” fu il Società Terme (che aveva vinto con Mincio nel 1962 e con Eliano nel 1985) con l’outsider Antonyjunior Luis che in retta si lanciò all’attacco del leader Antares Rob scatenando il tifo del pubblico della sua Montecatini, sul palo fu secondo (miglior piazzamento nella carriera di Antonyjunior) ma diede ugualmente spettacolo alla corsa con un cavallo affidatogli da Pino Di Caterino che era un outsider eppure noi toscani che eravamo in tribuna, anche se non l’avevamo giocato, facemmo un tifo indiavolato per “Diecione” che fece l’ennesimo capolavoro andando vicino al colpaccio a grossa quota. Indelebile nel ricordo del pubblico il coraggio, la passione, le imprese di “Diecione”. Una passione per le corse e una vita per i cavalli, tanto che da ragazzino (quando a seguito del terribile incidente scontrandosi con un altro cavallo sulla pista di Prato che quando aveva 11 anni lo tenne sospeso tra la vita e la morte e del quale portò sempre i segni sul volto come un simbolo di una passione sofferta) contravvenne alla richiesta di papà Omero di trovare un altro lavoro e a soli 18 anni fece subito un record vincendo il suo primo gran premio (con Scrivia, a Firenze nel Toscana nel 1942) diventando da subito per gli ippici toscani come Bartali per il ciclismo, ed entrò ben presto anche nel cuore dei napoletani con la tripletta nel Lotteria di Birbone, soprattutto quando vinse il terzo a 10 anni, nonostante tanti acciacchi, con una guidata alla “Diecione” che filò il leader Bayard e lo stampo’ con Vivaldo che riuscì contemporaneamente a comandare e a non far sbagliare Birbone che aprì il galoppo subito dopo il palo, ma va anche ricordata la prima di Birbone in cui battè Agrio guidato da papà Omero Baldi e nel dopocorsa il driver Finn disse “Un Baldi si può anche battere, due no”. Paolo Orsi Mangelli gli aveva proposto di guidare per la sua grande scuderia ma Vivaldo era uno spirito liberò e rifiutò. Schietto, non cercava di accattivarsi la simpatia dei proprietari, al proprietario di The Last Hurrah (Luciano Brotini) che era un industriale calzaturiero che gli chiedeva come mai non mettesse le tante paia di scarpe che gli aveva regalato, Vivaldo rispose “Perché dalle tu’ scarpe e ci passa l’acqua …”. Un coraggio quello di Vivaldo che ne fece un eroe che non aveva paura di niente e che non avrebbe mai mollato di fronte a nulla, neanche al secondo incidente che nel 1963 gli distrusse il gomito del braccio sinistro, rientrò in pista l’anno successivo e fu subito un doppio (con Aiace e Mincio). Totalmente a suo agio nella sua veste di driver, correva spesso con giacca e cravatta sotto la giubba (“Fò prima a spogliarmi!”). L’ultima vittoria di Vivaldo a 81 anni nell’estate del 2005 a Montecatini con Demimoore, l’ultimo piazzamento sempre al Sesana nell’estate successiva a 82 anni con Fibrosa Op lottando fino in fondo per tentare di battere la leader Fazit, nella stessa estate l’ultima corsa con Glamour Dvs. Morì a 84 anni (era nato il 20 febbraio 1924 a Quarrata) con all’attivo circa 5000 vittorie andando a segno praticamente in tutti i gran premi italiani e portando al trionfo campioni come Birbone, Crevalcore e The Last Hurrah, indimenticabile il Lotteria di The Last Hurrah in cui pressò i rivali di sempre Delfo, che per un certo periodo era stato affidato a lui e di cui conosceva i difetti, e Sergio Brighenti contro il guardrail in un ruota contro ruota che fece sbagliare Delfo, con Vivaldo che rispondendo alla giuria che gli faceva notare l’azione ai limiti del regolamento esclamò “Ma questo un gl’è miha uno sport per donnicciole!”. Paolo Marchi (direttore del giornale toscano Galoppo e Trotto, poi diventato il digitale “Gaet” del figlio Gianni) disse: “Vivaldo Baldi in corsa dà il meglio di sé stesso, al punto tale che lui in corsa vuole soltanto vincere! E per vincere a volte se c’è un po’ da “appoggiarsi” su qualcun altro lui lo fa, poi dice di no, ma lui lo fa, lui deve vincere! Vivaldo è un uomo che inventa le corse, va in pista senza uno schema preciso, ma in un secondo cambia un clichè di gara, cambia tattica amalgamandosi con il cavallo, lo sente, lo avverte”. Come detto, Delfo era stato da Vivaldo che nel 1977, per rispetto verso il figlio Alessandro, rinunciò al campione: Vivaldo era appiedato e voleva far guidare Delfo al figlio; il proprietario Tosonotti scelse invece Jean Renè Gougeon e Vivaldo gli disse “Mando su l’artiere e il sulky con cui Delfo dà il meglio ma poi il cavallo resta lì”; poco dopo Vivaldo vinse il Campionato Europeo con The Last Hurrah e al cronista che gli chiedeva a cosa avesse pensato dopo il palo rispose “A i’ Tosonotti …”. Quando aveva 80 anni e correva in una corsa di superminima Antonio Berti gli disse “Ma Vivaldo, uno che come te ha vinto tutto, a quest’età corre in una reclamare con 14 cavalli? E se per caso dovessi cascare?”, e Diecione rispose: “E se si ‘asca ci si rialza, e se un ci si rialza amen”. Poche settimane prima di lasciarci (2008) aveva rinnovato la licenza di guidatore perché, a soli 84 anni, non intendeva mollare questa disciplina sportiva che tanto gli aveva dato. Oltre al coraggio indelebili nel ricordo delle corse di Vivaldo la prontezza di riflessi, il senso dell’andatura e la voglia di vincere sempre.

Buon compleanno Vivaldo!!!

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link