Il Trentino è una meta ideale per chi ama vivere la natura invernale e gustare incredibili piatti tradizionali. L’ideale connubio tra splendide montagne e ottima cucina che si trova nei meravigliosi rifugi che puntellano le dolomiti, scopriamo i migliori!
Quando si va in montagna, oltre ad immancabili avventure nella natura, non si può rinunciare al buon cibo e alla degustazioni di piatti tradizionali. Se poi si parla di Trentino è impossibile che le aspettative vengano disattese.
I rifugi di questa regione hanno sempre una storia da raccontare, a partire dai contesti ambientali in cui sono inseriti fino alla cura nella preparazione di piatti tipici, un mix di tradizione, innovazione e originalità.
Ph.: da www.rifugiobaitatonda.it
Dalla Val di Pejo fino alla Val di Fassa passando per l’Altopiano della Presanella le strutture sono tante e, alcune di queste, riescono ad unire paesaggi incredibili a una cucina tradizionale ideale da gustare dopo una bella sciata o ciaspolata.
Vediamo alcuni dei migliori rifugi d’alta quota del Trentino dove poter assaporare una cucina unica nel suo genere.
1 – Il rifugio Mythe: vista sulla Presanella
Giunti al rifugio Mythe sembra di toccare il cielo con un dito, siamo infatti a 2970 metri di quota, nei pressi della stazione del Funifor di Pejo 3000.
Si tratta di una struttura dalla quale si può godere di un panorama unico sull’altopiano della Presanella e su gran parte della Val di Pejo.
Oltre alla vista, però, il rifugio Mythe è noto per la sua cucina di qualità ed è un perfetto esempio di sostenibilità: come tutta la valle la struttura si alimenta grazie a energie rinnovabili, ed è totalmente plastic free.
Lì si possono gustare ottimi panini gourmet chiamati con i nomi di alcune delle cime della Val di Pejo, ma anche dolci montanari tipici, birre locali e l’immancabile Trentodoc.
Per raggiungere la struttura è possibile partire da Pejo Fonti prendendo la cabinovia e il funifor Pejo 3000. Oppure, si può percorrere il sentiero 138: una bella passeggiata che parte dal rifugio Doss dei Cembri e che si sviluppa lungo la Valle della Mite.
2 – Il rifugio Baita Tonda
Si chiama rifugio Baita Tonda proprio per la sua forma: è infatti l’unica struttura alpina a pianti circolare, venne progettata negli anni quaranta e fu uno dei primi rifugi per sciatori.
Oggi, dopo una grande ristrutturazione all’insegna della sostenibilità, ha saputo mantenere i propri tratti distintivi e, oltre alla vista incredibile sulle montagne circostante e i suoi 1603 metri di quota, offre all’ospite una cucina che rispetta le tradizioni trentine.
Lì potrete fare un vero e proprio viaggio culinario tra piatti tradizionali e pietanze realizzate in modo creativo e innovativo: tra le specialità ci sono gli hamburger gourmet, non provarli sarebbe davvero un peccato.
Ph.: da www.visitrovereto.it
Il rifugio si trova in cima al Dosso della Martinella, a cavallo tra il comune di Folgaria e il comune di Terragnolo.
Per raggiungerlo a piedi in inverno si possono prendere le seggiovie Serrada-Martinella e Fondo Grande-Martinella.
Gli itinerari più famosi per raggiungere la struttura sono il percorso tematico della Forra del Lupo, il sentiero SAT 136, la strada forestale che sale da Fondo Piccolo, e il sentiero Passo Coe bivio camini – Forte Dosso delle Somme.
_ La pagina del rifugio Baita Tonda
3 – Il rifugio Doss del Sabion, nel cuore
Il rifugio Doss del Sabion si trova sopra Pinzolo, in Val Rendena, e ci si arriva partendo dal nuovo impianto che da Prà Rodònt conduce alla vetta del Doss.
La struttura è stata ristrutturata di recente e ampliata per essere più ospitale e sostenibile e, oggi, vanta anche un meraviglioso bar panoramico che si affaccia sulle Dolomiti di Brenta.
Ph.: da www.campigliodolomiti.it
C’è anche un bistrot e una terrazza per poter pranzare godendo di una vista infinita che spazia dalle Dolomiti fino ai massicci dell’Adamello e della Presanella.
Al rifugio Doss del Sabion la cucina è ricercata: l’Attic Restaurant offre un goloso menù gourmet composto di piatti locali e tradizionali rivisitati in modo particolare e nuovo.
_ La pagina del rifugio Doss del Sabion
4 – Il rifugio La Roda
La Roda è una struttura incantevole incastonata tra le Dolomiti e il lago di Garda sull’Altopiano della Paganella, proprio sul punto più alto della skiarea a più di 2000 metri d’altezza.
Si tratta di un rifugio antico che vanta uno stile spiccatamente contemporaneo, non soltanto a livello architettonico ma anche culinario.
Il menù spazia dai grandi classici della tradizione trentina fino a rivisitazioni innovative e creative a base di pesce. Inoltre, nei piatti vengono impiegate anche erbe e gemme degli abeti locali che crescono sulle pendici della montagna.
Il vino è assolutamente un punto di forza di questa struttura: i gestori infatti sono anche produttori vitivinicoli e offrono agli ospiti una vasta gamma di vini davvero particolari che difficilmente si possono assaggiare altrove.
Il rifugio La Roda è anche sinonimo di sostenibilità: è stato ristrutturato con il sistema della bioedilizia, il riscaldamento si basa sulla geotermia, e le attrezzature sono di ultima generazione.
_ La pagina del rifugio La Roda
5 – Il rifugio InAlto
Il rifugio InAlto Ghezzi Dolomits si trova proprio accanto alla stazione di arrivo della funivia del Col Margherita in Val di Fassa.
Questa struttura vale sicuramente il viaggio per raggiungerla: non soltanto la vista da lassù è magnifica, ma si tratta anche di un rifugio che offre una cucina da capogiro visto che è gestita dallo chef stellato Ghezzi del ristorante Senso che si trova nel Museo Mart di Rovereto.
InAlto è un posto incantevole dove poter godere di una vista meravigliosa che spazia dalla parete sud della Marmolada fino alle Pale di San Martino.
Ph.: da www.falcadedolomiti.it
Lì si può gustare una cucina semplice fatta di piatti e ingredienti locali che variano con lo scorrere delle stagioni. Lo stesso discorso vale per le bevande: i migliori vini locali e birre artigianali di alta qualità.
Sulla carta del menù non mancano i grandi classici: dalla carne salada fino alla polenta.
Il consiglio, però, è quello di buttarsi sul menù degustazione 100% trentino: uovo di fattoria, rosti di patate, puzzone di Moena, funghi misti e speck e torta di rose come gran finale.
_ La pagina del rifugio InAlto
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