ALLEANZA VERDI SINISTRA DEL TRENTINO * MANIFESTAZIONE «LA NOSTRA ADESIONE AL CORTEO “NO DDL SICUREZZA“, TRENTO SABATO 22 FEBBRAIO»

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07.03 – venerdì 21 febbraio 2025

Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Adesione di Alleanza Verdi Sinistra alla manifestazione di Sabato 22 febbraio a Trento contro il DDL Sicurezza – Disegno di legge 1236 – in discussione al Senato il prossimo 4 marzo. La nostra sicurezza è giustizia sociale e climatica.
Oltre 35 realtà associative – ma le adesioni continuano – tra collettivi studenteschi, sindacati, movimenti associazioni e forze politiche, riunite nella rete regionale NO DDL Sicurezza, si ritroveranno a Trento sabato 22 febbraio alle ore 15.30 in Via Verdi per dare vita ad un corteo che attraverserà la città e che si concluderà con gli interventi dal palco allestito in piazza Cesare Battisti.
Una manifestazione nazionale diffusa che si terrà in contemporanea in molte altre città d’Italia, organizzata dalla rete nazionale “A Pieno regime – NO DDL Sicurezza”.

Avs del Trentino aderisce convintamente, come forza politica ecologista e di sinistra che fin dal primo momento si è opposta con fermezza al disegno normativo del Governo Meloni, così come alle precedenti azioni politiche dello stesso, volte evidentemente a non occuparsi dei reali bisogni della società civile, bensì a reprimerla stigmatizzando i più fragili.

Avs, con i suoi rappresentanti nazionali, ha partecipato anche all’appuntamento di Bruxelles della rete No DDL Sicurezza, presenziando alle iniziative previste all’interno del Parlamento Europeo e costruendo una salda connessione fra movimenti ed organizzazione fuori e dentro i palazzi del potere. Anche nel Parlamento italiano, Avs ha animato fina dal principio l’ostruzionismo delle opposizioni all’iter legislativo del DDl 1236.

Per questo, e non solo, Avs sarà convintamente in piazza a Trento con le/i iscritte/i , partecipando al movimento dal basso che anche nel nostro territorio, sta esprimendo chiaramente una direzione contraria alla cultura delle zone rosse, dei Daspo e della marginalizzazione di persone migranti, impoverite, della popolazione carceraria, dei movimenti per il clima e di chiunque in Trentino Alto Adige, stai costruendo un percorso politico volto alla costruzione di giustizia sociale ed ambientale.

Il Ddl sicurezza (Disegno di Legge al Senato n. 1236), calendarizzato in discussione il prossimo 4 marzo, rappresenta un attacco senza precedenti ai diritti fondamentali e alle libertà civili: criminalizza il dissenso, restringe la libertà di manifestare, colpisce le fasce più vulnerabili della società e introduce misure pericolose per chiunque osi dissentire: un manifesto ideologico del Governo Meloni verso una democrazia illiberale. Un pacchetto di norme con il quale si vuole rispondere alle difficoltà sociali, alle disuguaglianze e alle lotte quotidiane, con la repressione e l’inasprimento delle misure coercitive. Una sicurezza che fa rima con paura e non con giustizia sociale.

Nei mesi scorsi, organismi internazionali, tra cui ONU, OSCE e Consiglio d’Europa, hanno inviato lettere e documenti alle nostre maggiori istituzioni per sottolineare la deriva autoritaria contenuta nel provvedimento. E solidarietà e vicinanza politica di europarlamentari di Spagna, Francia, Belgio sono stati espressi alla rete No DDL Sicurezza in occasione della visita di una rappresentanza della stessa al Parlamento Europeo il 4 febbraio, che ha evidenziato come una certa deriva repressiva stia di fatto attraversando il nostro continente, e si è concretizzato nell’emendamento presentato dal gruppo politico europeo The Left contro il Ddl sicurezza italiano, nel rapporto annuale sullo stato di diritto dell’Unione.
“Non possiamo accettare che l’Italia segua il modello autoritario ungherese. Quella del governo Meloni non è una ricerca di maggiore “sicurezza”, ma un tentativo di avere una società paralizzata dalla paura, in cui la partecipazione attiva sia ostacolata”, si legge nell’appello della Rete.

Questo disegno di legge è fatto per colpire i segmenti più fragili della società e il suo impatto è diretto su chi lotta per il diritto al lavoro degno, per il diritto alla casa, per la giustizia climatica, contro la speculazione e contro le disuguaglianze:
le persone migranti subiscono nuove discriminazioni non potendo nemmeno più acquistare una SIM per telefonare, particolarmente allarmante è l’istituzione del reato di “rivolta penitenziaria” nelle carceri e nei CPR, che equipara la resistenza passiva a quella attiva, in un contesto detentivo già segnato dal sovraffollamento e dall’aumento incessante dei suicidi.
Il Ddl prevede, inoltre, la cessione dei dati personali delle pubbliche amministrazioni ai servizi segreti e introduce esenzioni di responsabilità per reati eversivi commessi dagli stessi apparati di intelligence. Ed ha una deriva sessista e razzista con l’articolo 15, che elimina il rinvio della pena per le donne incinte o madri con figli sotto l’anno di età, peggiorando norme storiche come il Codice Rocco.

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Ma non solo: restringe la libertà di parola, e prende di mira persino i lavoratori del settore della canapa, costretti a chiudere attività economiche e a rivedere da zero le proprie prospettive di vita. In sintesi, per tutto ciò che in Italia non funziona, la risposta del Ddl Sicurezza è premunirsi con più carcere e più repressione.

La giornata del 22 febbraio a Trento porterà in piazza ognuna di queste tematiche, per ridisegnare in maniera collettiva cosa significhi davvero “sicurezza”. Non certo le “zone rosse” della direttiva Piantedosi, ma la ricostruzione di una società con meno diseguaglianze, inclusiva e rispettosa dei diritti.

L’obiettivo della Rete è riaprire una stagione in cui i temi della giustizia sociale e ambientale diventino davvero prioritari e maggioritari, dal diritto alla casa, al lavoro, al welfare, all’accoglienza fino alla crisi climatica in corso ed invita tutte e tutti ad essere parte di questo movimento per opporsi non solo a queste politiche, ma per portare istanze e prospettive alternative all’estrema destra che sta avanzando in tutta Europa: “NO al Ddl Sicurezza, SÌ ai diritti costituzionali!”
Ci vediamo tutte e tutti sabato 22 febbraio dalle 15.30 in Via Verdi per dare noi il daspo a questo governo!

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Alleanza Verdi Sinistra

Jacopo Zannini

Francesca Caprini

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