E’ giunto alla terza edizione l’Archeological &Cultural Tourism Award (ACTA), il premio giornalistico del Gruppo Italiano Stampa Turistica (GIST) dedicato alla promozione del turismo archeologico e culturale, che anche quest’anno è stato ospitato da TourismA. Presenti il Presidente della regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore al turismo ed economia Leonardo Marras. Ideato da Clara Svanera, giornalista di turismo e cultura e socia Gist, e patrocinato da ToscanaPromozione turistica, il premio ha come obiettivo la valorizzazione, la fruizione e la comunicazione dei beni culturali di tutto il mondo. “Per questo motivo, il GIST ha deciso di istituire nel 2023 questo nuovo prestigioso premio, dedicato al turismo culturale e alle sue eccellenze internazionali” ha sottolineato la presidente Gist Sabrina Talarico , che ha aggiunto “dopo ben 4 importanti premi GIST , dedicati alla comunicazione, all’enogastronomia, alla sostenibilità e alla letteratura di viaggio, era doveroso occuparci del patrimonio culturale italiano e internazionale, che è diventato, e lo sarà sempre più, motivo di attrazione turistica e forte elemento di promozione territoriale”.
Ci ha creduto anche Toscana Promozione turistica per il terzo anno consecutivo. “Per la Toscana l’abbinamento cultura e turismo è il tratto distintivo della nostra destinazione, da sempre riconosciuta come terra della bellezza. L’agenzia è impegnata ad individuare sempre nuove soluzioni affinché il nostro patrimonio artistico diventi più conosciuto coinvolgendo tutta la filiera dell’offerta turistica regionale. È per noi una grande opportunità sostenere il premio in coerenza con la fruttuosa collaborazione con Gist, rafforzata quest’anno dalla realizzazione dell’annuario dei giornalisti di viaggio dedicato al patrimonio UNESCO della Toscana. Sono convinto che attraverso la valorizzazione dei beni culturali e archeologici si possa promuovere un turismo di qualità, consapevole e sostenibile” ha dichiarato il direttore di Toscana Promozione Turistica, Francesco Tapinassi.
La presidente del premio Clara Svanera ha aggiunto che “L’idea di introdurre un premio che ponga al centro il patrimonio culturale e archeologico italiano e mondiale è nata dall’esigenza di enfatizzare il lavoro quotidiano che diverse categorie di professionisti dedicano alla sua valorizzazione. Il turismo culturale si rivolge ad un viaggiatore attento, esigente e soprattutto consapevole, che desidera sperimentare il territorio, spaziando dalle architetture urbane ai musei e alle gallerie, dai centri storici ai siti archeologici, dalle biblioteche ai templi della musica e della danza, dai luoghi del design a quelli dell’artigianato artistico.
La sfida del turismo culturale è offrire tutta questa bellezza, rendendola fruibile al viaggiatore; quella di noi giornalisti di viaggio di comunicarla, trasmettendo il nostro sguardo pieno di incanto ai lettori ed ascoltatori.”
ACTA premia 4 categorie: servizio giornalistico, museo, sito archeologico, sito UNESCO.Inoltre un premio speciale è attribuito al miglior divulgatore/trice per la diffusione del patrimonio culturale italiano e/o internazionale. Dall’anno scorso si è aggiunto un secondo premio speciale dedicato alla migliore divulgatrice dei “saperi” classificati come patrimonio immateriale UNESCO o che auspichiamo possano diventarlo: “Donne e saperi “
“Il patrimonio culturale immateriale è fondamentale per la salvaguardia della diversità culturale e la sua comprensione aiuta il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco dei diversi modi di vivere. La sua importanza risiede nella ricchezza di conoscenza e competenze che vengono trasmesse da una generazione all’altra. Hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio culturale immateriale oltre 600 realtà appartenenti a 140 Paesi al mondo. Molte sono italiane e in grande parte interpretate da donne e/o dedicate alle donne e molte ancora meritano di essere sostenute in un eventuale percorso di candidatura. E noi abbiamo ritenuto doveroso dare loro un riconoscimento speciale“ ha concluso Clara Svanera.
I Progetti candidati sono stati valutati dalla giuria del Premio, composta da un team di giornalisti esperti di cultura, arte e archeologia del GIST. Ne fanno parte, oltre alla presidente Svanera, Tullio Bernabei, Ada Mascheroni, Enrico Netti, Silvana Rizzi, Manuela Stefani e Micaela Zucconi.
Ecco i vincitori di ACTA Gist 2025
1) Migliore SITO ARCHEOLOGICO Grotte di Pertosa-Auletta
Le Grotte di Pertosa sono un sito di straordinaria bellezza “olistica “tanto di interesse archeologico quanto naturalistico. Formate dall’erosione dell’acqua nel corso di millenni offrono un affascinante viaggio sotterraneo, caratterizzato da stalattiti, stalagmiti e formazioni rocciose di rara bellezza. Oltre alla loro spettacolarità naturale, le Grotte di Pertosa hanno una notevole importanza archeologica. Sono parte di un ecosistema ricco di biodiversità, ospitando diverse specie di flora e fauna, alcune delle quali sono rare o endemiche. Tutti questi aspetti rendono le grotte non solo un luogo di studio e conservazione ma anche ma anche una destinazione turistica di grande attrattivita. Ha ritirato il premio Maria Rosaria Carfagna presidente fondazione MiDA, ente gestore scavo.
2) MArRC Miglior Museo: museo archeologico nazionale di Reggio Calabria
Il museo archeologico di Reggio Calabria è un museo culla della storia, un ponte tra culture, ma anche un laboratorio di idee. Le mostre temporanee non solo arricchiscono la collezione permanente, ma offrono anche l’opportunità di esplorare temi attuali e di rilevanza globale, stimolando il dialogo tra diversi ambiti disciplinari. Il MArRC si impegna attivamente a coinvolgere la comunità locale attraverso eventi, laboratori e attività didattiche, con l’intento di rendere l’archeologia accessibile a tutti. La direzione di Fabrizio Sudano ha portato una visione dinamica e innovativa, con l’obiettivo di trasformare il Museo in un luogo di riflessione e sperimentazione, dove il patrimonio archeologico non è solo da osservare, ma da vivere e condividere. Ha ritirato il premio Daniela Costanzo, funzionaria archeologa del museo.
3) Miglior articolo giornalistico
Le sfingi di Covolo
L’articolo del Corriere della Sera di Mauro Pigozzo riguarda una delle meraviglie naturali, geologiche e archeologiche italiane, che non sono note a tutti e che si ergono come sentinelle nel paesaggio montano veneto.
4) Premio Miglior divulgatore patrimonio culturale
Il premio speciale divulgatore del patrimonio culturale viene assegnato a Lucca Comics & Games per essersi imposta nel panorama culturale italiano e mondiale come veicolo di creatività, diversità e di interazione tra varie forme d’arte. La kermesse, che ogni anno attira e unisce persone provenienti da tutto il pianeta, rappresenta un autentico laboratorio di cultura globale, celebrando non solo il fumetto e il gioco in tutte le loro sfaccettature, ma promuovendo anche un dialogo interculturale attraverso la condivisione di idee, stili e narrazioni, in un ambiente dinamico, stimolante e inclusivo. La manifestazione offre anno dopo anno nuovi spunti di approfondimento e riflessione e l’affermazione di una forma di espressione artistica e culturale che trascende barriere linguistiche e geografiche. Ha ritirato il premio Emanuele Vietina, direttore di Lucca Comics & Games.
5) Il premio miglior sito UNESCO SITO DEL BATTESIMO AL-MAGHTAS (Giordania)
Al Maghtas, situato lungo le rive del fiume Giordano in Giordania, e classificato patrimonio Unesco dal 2015, riveste un’importanza storica ed ecumenica straordinaria, essendo tradizionalmente riconosciuto come il luogo del battesimo di Gesù Cristo. Un luogo che unisce confessioni diverse ed ogni anno è meta di numerosi pellegrini di tutte le tradizioni religiose che si riuniscono per celebrare il battesimo di Gesù, rappresentando un momento di unità e dialogo interreligioso. Il dialogo costruttivo tra le fedi, insieme al valore archeologico e naturalistico, lo rendono una destinazione unica, soprattutto nel 2025, anno del Giubileo. Ha ritirato il premio Nadia Pasqual, ufficio stampa Visit Jordan in Italia.
6) Premio speciale donne e saperi
Il Museo della Paglia e dell’Intreccio di Signa rappresenta un’importante realtà per la preservazione delle tradizioni femminili legate all’artigianato del territorio e che affondano le radici nella storia della comunità. Questo museo non solo celebra l’arte dell’intreccio, ma mette in luce anche il ruolo fondamentale che le donne hanno avuto in questo ambito nel corso della storia. Le tecniche di lavorazione della paglia, infatti, sono state tradizionalmente trasmesse di madre in figlia, incarnando un patrimonio culturale che racchiude storie e speranze. il museo offre laboratori e attività didattiche che coinvolgono le nuove generazioni, stimolando l’interesse per questa forma d’arte. il Museo della Paglia e dell’Intreccio si impegna a mantenere viva questa tradizione, valorizzando il contributo delle donne e promuovendo un’identità culturale che affonda le radici nel passato, ma guarda anche al futuro. Ha ritirato il premio Angelita Benelli, presidente associazione Museo Michelacci della paglia e dell’intreccio.
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