Dazi Usa al Brasile? Lula prova ad alzare la voce con Donald Trump ma alla fine dovrà mediare

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


Attualità

di Angelo Vitale





Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva prova a controbattere all’immagine che Donald Trump si sta rapidamente costruendo a colpi di violente dichiarazioni contro tutti (tranne che all’indirizzo della Russia) : “E’ stato eletto per governare gli Stati Uniti, non per governare il mondo”, ha dichiarato Lula. Parole che rimbalzano dal Brasile dove nei giorni scorsi era stato anche intervistato circa i due più importanti conflitti che ancora preoccupano tutti, quello russo-ucraino e quello che cova sotto la cenere in Medio Oriente nonostante la “fragile tregua” tra Israele e Hamas.

Intervenendo sulla materia che tocca più da vicino il suo Paese e quindi sui dazi che Mr. President ha minacciato di imporre al Brasile, Lula ha affermato che “se Trump tasserà i prodotti brasiliani, avrà una riposta corrispondente da parte del Brasile”, accelerando il rischio di “aumentare l’inflazione in tutto il mondo”.

Parole che appaiono più di propaganda che il vero proposito di un presidente che, nonostante abbia parlato nel settembre scorso all’Assemblea delle Nazioni Unite – era il suo nono intervento a New York – ove propose la posizione della diplomazia brasiliana con un ruolo autonomo rispetto ai due grandi fronti nel mondo con Usa da un lato e Russia e Cina dall’altro, appare sempre più debole nello stesso Sudamerica quale eventuale portatore di istanze comuni a nome di quella parte del continente americano.

Più probabile, perciò, che Lula metta quanto prima da parte ogni tentativo di contrastare a viso aperto Trump sul terreno delle aspre polemiche per esercitarsi a mediare, quando dalle parole si passerà ai fatti. Secondo la Camera di commercio Brasile-Stati Uniti, nel 2024 le esportazioni brasiliane di ferro e acciaio verso gli Stati Uniti hanno raggiunto i 5,7 miliardi di dollari, pari al 48% del totale del settore e lo scorso anno il Brasile è stato il secondo fornitore di acciaio degli Stati Uniti, avendo esportato 4,08 milioni di tonnellate, pari al 15,5% di tutto ciò che Washington ha acquistato dall’estero. Sarà questo il tavolo delle trattative per mitigare ogni possibile misura restrittiva degli Usa.

Durante il suo primo mandato, Trump aveva già applicato tariffe extra su acciaio e alluminio brasiliani, accettate allora senza ritorsioni dal presidente Jair Bolsonaro. E gli Usa sono il secondo partner commerciale del Brasile – fa meglio solo la Cina – con un volume di scambi bilaterali e un saldo a favore degli Usa, di quasi 81 miliardi di dollari nel 2024.


Torna alle notizie in home





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Source link