L’Agenzia delle Entrate sta agevolando i contribuenti a mettersi in regola con le tasse e combattere l’evasione
Per favorire la correzione spontanea di eventuali errori nelle dichiarazioni fiscali, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato un massiccio invio di 7,5 milioni di avvisi di compliance tra il 2025 e il 2027. Questo progetto rientra in una strategia più ampia di contrasto all’evasione fiscale, con l’obiettivo di aumentare il recupero delle imposte non versate. Nel 2025 saranno spedite 2,7 milioni di lettere, mentre nei due anni successivi il numero si attesterà su 2,4 milioni all’anno. L’iniziativa si affianca all’uso di strumenti di analisi avanzati per migliorare il monitoraggio e la prevenzione delle irregolarità.
Le lettere di compliance sono avvisi preventivi con cui l’Agenzia delle Entrate segnala possibili anomalie nelle dichiarazioni dei contribuenti, invitandoli a verificare e correggere eventuali errori senza incorrere in sanzioni pesanti. Questi avvisi si sono rivelati uno strumento efficace nel recupero fiscale: solo nel 2023 hanno permesso di recuperare 4,2 miliardi di euro, pari al 13,4% delle somme totali recuperate dall’evasione fiscale. Il trend è in crescita, considerando che nel 2018 furono inviate 1,9 milioni di lettere, mentre nel 2024 si è arrivati a 3,2 milioni.
Contrariamente a quanto molti potrebbero pensare, la ricezione di un avviso di compliance non equivale a una contestazione formale o a un accertamento fiscale. Si tratta di una comunicazione con cui l’amministrazione finanziaria invita il contribuente a verificare i propri dati e a correggere eventuali irregolarità in modo spontaneo. In questo modo, chi riceve l’avviso ha la possibilità di sanare eventuali errori senza incorrere in sanzioni più gravi.
Nel piano triennale di contrasto all’evasione fiscale, oltre all’aumento dell’uso delle lettere di compliance, l’Agenzia delle Entrate punterà su una maggiore efficienza nella gestione delle pratiche. Tra le misure previste c’è la riduzione dei tempi di risposta agli interpelli, con l’obiettivo di fornire chiarimenti entro 80 giorni dalla richiesta. Inoltre, verrà migliorata l’analisi delle domande di adesione al regime di cooperative compliance, un sistema che permette alle imprese di interagire con il Fisco in maniera trasparente e collaborativa.
Monitoraggio della cessione del credito e dello sconto in fattura
Un altro aspetto chiave su cui l’Agenzia delle Entrate concentrerà la sua attenzione è il monitoraggio delle comunicazioni relative alla cessione del credito e allo sconto in fattura, in particolare per le agevolazioni edilizie. Entro il 2027, l’obiettivo è raggiungere il 90% di verifiche preventive su queste operazioni, riducendo così il rischio di frodi e abusi nelle richieste di incentivi fiscali.
Dall’analisi dei dati emergono le principali cause che portano all’invio degli avvisi di compliance. L’87% delle lettere riguarda violazioni legate all’IVA e dichiarazioni incomplete o mancanti dei redditi. L’incrocio tra i dati delle fatture elettroniche e delle liquidazioni periodiche consente di individuare rapidamente discrepanze, permettendo ai contribuenti di correggere eventuali inesattezze prima che si trasformino in accertamenti veri e propri.
L’impatto delle nuove tecnologie nel controllo fiscale
L’Agenzia delle Entrate utilizza sempre più strumenti digitali per rendere le verifiche fiscali più rapide ed efficaci. Grazie all’analisi in tempo reale delle fatture elettroniche e degli scontrini telematici, il Fisco è in grado di individuare immediatamente le incongruenze nelle dichiarazioni IVA. Questo approccio riduce il margine di errore e permette alle aziende di correggere tempestivamente le loro dichiarazioni, evitando sanzioni successive.
Una delle novità più rilevanti riguarda le comunicazioni di compliance legate alle agevolazioni edilizie, in particolare al Superbonus. L’Agenzia delle Entrate ha rilevato che numerosi contribuenti hanno usufruito di questo incentivo senza rispettare gli adempimenti catastali richiesti, generando irregolarità che ora vengono segnalate attraverso avvisi specifici. Sebbene questa categoria di compliance sia meno diffusa rispetto alle altre, rappresenta un’area di crescente attenzione da parte del Fisco per garantire un utilizzo corretto delle agevolazioni pubbliche.
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