È ormai questione di giorni e la nave rigassificatrice BW Singapore approderà a Ravenna, per l’esattezza al largo di Punta Marina, dove tutto è ormai pronto per consentirne l’operatività. Resta alta l’opposizione a questo progetto da parte del mondo ambientalista locale, che, con il Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile”, annuncia un presidio ambientalista al Molo Dalmazia di Marina di Ravenna per domenica 23 febbraio alle 14.30.
Queste le richieste: che “vengano assunti impegni precisi per la una “road map” sui tempi di dismissione del rigassificatore; si istituisca un monitoraggio continuo e indipendente sulla qualità dell’aria, dell’ambiente marino, dell’assetto idrogeologico e dell’impatto sull’ambiente e sulla salute; le Istituzioni prendano una ferma posizione per il taglio netto dei sussidi alle fonti fossili. Uscire dalla camera a gas è necessario ed è possibile”, sostengono gli organizzatori.
L’adesione di Europa Verde e Verdi Ravenna
A dare man forte a questo pezzo di società civile, i portavoce di Europa Verde e dei Verdi Ravenna, Maria Pia Galletti e Antonio Lazzari, che affermano: “questa nave doveva proteggerci dai rischi di rimanere al gelo durante l’inverno 2023, poi durante l’inverno 2024. Ora che anche l’inverno 2025 è alle porte, il consumo di gas ha segnato nuovi record negativi, dimostrando come si stia uscendo dal fossile nonostante il piano Mattei”.
“I numeri che leggiamo sul sito del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) – continuano Galletti e Lazzari – ci dicono che già oggi non avremmo alcun bisogno di questo costoso gas e delle altre infrastrutture strategiche in fase di costruzione. Ravenna è una città che ha basato storicamente la sua ricchezza su tanti pilastri economici: l’industria, il turismo, l’agricoltura, la cultura solo per fare alcuni esempi. È necessario ripensare al futuro di questa città e comprendere in che direzione vogliamo andare come cittadini e come imprese. Il futuro sarà senza gas e senza fossile, con buona pace di ENI e Snam. Dobbiamo lavorare per rendere questa transizione reale, concreta, veloce e affrontare con pragmatismo i rischi che essa comporta”.
“Ravenna ha già pagato un prezzo molto alto a causa dello sviluppo dissennato e inutile del fossile – concludono -: deve progettarne l’uscita. Ecco perché oggi più che mai siamo a fianco di chi domenica 23 Febbraio manifesterà contro l’approdo di questo impianto nelle acque antistanti la nostra città e siamo al fianco di chi erroneamente crede che la transizione energetica sia un problema invece che una grande opportunità. Ravenna deve diventare il polo della ricerca sulle energie rinnovabili, non la discarica di inutili e obsoleti progetti fossili”.
Anche Sinistra Italiana aderisce alla manifestazione contro il rigassificatore di Ravenna
Sinistra Italiana annuncia la sua adesione alla manifestazione indetta dal Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile” prevista per domenica 23 febbraio alle ore 14.30 presso il Molo Dalmazia di Marina di Ravenna. Questa iniziativa nasce dalla necessità di contrastare l’installazione del rigassificatore e di chiedere un futuro energetico sostenibile, libero dalle fonti fossili.
“L’installazione del rigassificatore a Ravenna, con un’autorizzazione di ben 25 anni, dimostra una politica energetica miope che ignora gli effetti devastanti del cambiamento climatico e le opportunità offerte da fonti pulite e sostenibili. La nave, che utilizzerà un processo di rigassificazione a ciclo aperto, comporterà l’immissione in mare di acqua raffreddata e trattata con ipoclorito di sodio (candeggina), con possibili impatti sull’ecosistema marino locale. L’iter autorizzativo, conclusosi in soli 120 giorni, non ha consentito un approfondimento trasparente sui rischi ambientali e sulle alternative disponibili, il tutto senza un adeguato dibattito pubblico. Il nostro impegno è in un futuro senza fossili.” Così Sinistra Italiana.
L’adesione di Potere al Popolo Ravenna
Potere al Popolo di Ravenna aderisce e sarà presente a Marina di Ravenna domenica 23 febbraio a fianco del promotore Coordinamento ravennate “Per il Clima Fuori dal Fossile”, contro il progetto di installazione del rigassificatore e l’estensione dell’utilizzo delle energie fossili .
“Ci saremo per dire un NO forte e chiaro alle scelte di questa classe politica tutta, che ha deciso sulla nostra pelle di sacrificare gli interessi collettivi alla fame di profitti delle multinazionali, un sistema che è sempre stato pienamente rappresentato anche a Ravenna (ricordiamo a tutti i vergognosi voti unanimi del Consiglio Comunale su Rigas ed estrazioni). Ravenna e il suo territorio sono il paradigma di ciò che da sempre sosteniamo; nave rigassificatrice in arrivo il 25 febbraio, metanodotti che stanno devastando un territorio già fragile e colpito dall’alluvione, estrazione da decenni di tutto il gas possibile, costruzioni ovunque di immobili residenziali inutili, decine di centri commerciali, progetto CCS con il deposito di immagazzinamento della CO2, deposito GNL nel porto, piattaforma polifunzionale di pretrattamento e trattamento di rifiuti speciali e industriali, nuovi assi viari a profusione, piastre di hub logistici …..
Il 23 febbraio ci saremo, così come ci siamo sempre stati con coerenza e senza tentennamenti per opporci all’accelerazione dell’utilizzo delle fonti fossili e per continuare a indicare l’unica via d’uscita possibile dal sistema capitalistico che sta scaricando tutte le conseguenze del suo fallimento su tutte e tutti noi!
Qui e ora, a partire dall’opposizione reale all’ennesimo progetto di devastazione ambientale e saccheggio sociale è necessario indicare alla maggioranza dei cittadini che non solo è possibile resistere, è necessaria una prospettiva di rottura e di alternativa complessiva di pace, pianificazione razionale dell’utilizzo delle risorse naturali, compatibilità con lo sviluppo industriale e una reale transizione ecologica come vero futuro per il pianeta e le nuove generazioni!”, si legge nella nota di Potere al Popolo.
Partecipa al presidio anche Rifondazione Comunista Ravenna
“In questi oltre due anni, che ci separano dalla bella pensata di trasformare, insieme a quella tirrenica di Piombino, anche la nostra costa in un centro di produzione, stoccaggio e smistamento per il rifornimento di gas al resto d’Europa, le abbiamo tentate tutte, insieme ai movimenti ambientalisti, per dissuadervi dal mettere in atto il vostro folle progetto che rappresenta l’esatto contrario di ciò di cui ci sarebbe bisogno.
Così, mentre Comune, Provincia e Regione sono pronte a mettersi al servizio dei potenti speculatori “fossili” piegando la volontà popolare ai loschi affari di chi nega il cambiamento climatico e la necessità di mutare il paradigma dello sviluppo economico, sociale, civile e democratico, Noi abbiamo deciso di continuare ad opporci perché abbiamo il diritto di non morire in una camera a gas e vogliamo (dobbiamo) fare di tutto perché quella dei nostri figli non sia l’Ultima Generazione”. Così in un comunicato stampa Rifondazione Comunista Ravenna, che annuncia la propria presenza alla manifestazione di domenica 23.
Adesione di Ambiente e territorio
L’associazione “Ambiente e territorio” si affiancherà al Presidio organizzato dal Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile”, che si terrà dalle 14.30 nei pressi del Molo Dalmazia a Marina di Ravenna, contro l’inutile spreco di risorse economiche per finanziare un rigassificatore, che continua a prolungare la naturale transizione energetica verso le fonti rinnovabili. L’Italia, per contrastare la crisi energetica deve cambiare paradigma, e focalizzarsi sull’ interesse della comunità. Abbiamo bisogno di energia pulita e a prezzi abbordabili per evitare che molte famiglie in un futuro prossimo, siano costrette a scegliere tra scaldarsi e mangiare. Per questo anche noi ribadiamo il nostro NO al rigassificatore.
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