Reti elettriche: gli investimenti record fanno aumentare i prezzi dell’elettricità

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In Germania si pensa di rinunciare ai cavi interrati per le nuove reti elettriche

La rivoluzione energetica mondiale ha un costo, e quel costo si rifletterà sulle bollette dei consumatori. Secondo uno studio condotto dalla Boston Consulting Group (BCG), ripreso dal quotidiano tedesco Handelsblatt, l’espansione e il potenziamento delle reti elettriche richiederanno investimenti globali per ben settemila miliardi di dollari entro il 2050. Una cifra mastodontica, necessaria per adeguare le infrastrutture all’aumento della domanda e alla transizione verso fonti di energia rinnovabile. Il problema? Questi costi si tradurranno in un incremento significativo delle tariffe elettriche.
Lo studio evidenzia che, tra il 2020 e il 2030, gli investimenti annuali nelle reti dovranno crescere dell’88% rispetto al decennio precedente. Per coprire tali spese, le tariffe di rete dovranno aumentare dal 15% attuale fino al 30% del costo totale dell’elettricità, con un inevitabile impatto sulle bollette.

L’EFFETTO SUI CONSUMATORI E L’IMPASSE POLITICA IN GERMANIA

In Germania, il dibattito su come mitigare l’impatto di questi aumenti è acceso. Il tentativo del governo di calmierare i costi attraverso sussidi si è arenato nel novembre 2023, quando la Corte costituzionale ha bocciato un pacchetto da 5,5 miliardi di euro destinato a questo scopo. Il cancelliere Olaf Scholz e altri esponenti politici hanno più volte promesso interventi per ridurre le tariffe di rete, ma ad oggi nessuna misura concreta è stata adottata. Sarà compito del prossimo governo affrontare la questione.

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Secondo l’Agenzia federale delle reti (Bundesnetzagentur), in Germania saranno necessari oltre 500 miliardi di euro di investimenti entro il 2045: 327 miliardi per le reti di trasmissione, che trasportano elettricità su lunghe distanze, e 200 miliardi per le reti di distribuzione, che portano l’energia fino alle abitazioni. Costi così elevati rischiano di ridurre il consenso pubblico verso la transizione energetica.

LE SFIDE DELL’ESPANSIONE

L’incremento della domanda di energia, stimato dall’Agenzia internazionale per l’energia in un +150% tra il 2022 e il 2050, impone una crescita proporzionale delle infrastrutture, osserva l’Handelsblatt. L’elettrificazione di trasporti, edilizia e industria sta accelerando, mentre il consumo energetico dei data center continua a salire. Ma le reti esistenti sono spesso obsolete: negli Stati Uniti, la maggior parte dei trasformatori di potenza ha già superato i 40 anni di servizio, e nell’Ue la situazione non è molto diversa.

Nonostante il ritorno agli investimenti nei combustibili fossili annunciato dall’ex presidente Usa Donald Trump, BCG ritiene che questo non cambierà la tendenza globale verso una rete più moderna e interconnessa. “Il fabbisogno di elettricità crescerà comunque”, afferma Martin Högel, coautore dello studio.

I RISPARMI POSSIBILI E IL RUOLO DELLO STATO

Secondo lo studio, in Germania i costi potrebbero essere ridotti rinunciando ai cavi interrati per le nuove linee di trasmissione in corrente continua. Questa soluzione, fortemente voluta dal governo, ha un costo da quattro a cinque volte superiore rispetto alle tradizionali linee aeree. Riconsiderare l’uso dei cavi interrati potrebbe ridurre significativamente l’onere finanziario.

Anche i quattro principali operatori della rete di trasmissione tedesca (50Hertz, Amprion, Tennet Deutschland e Transnet BW) stanno affrontando difficoltà economiche. Il governo potrebbe sostenerli senza diventarne proprietario diretto, ad esempio garantendo loro accesso a finanziamenti agevolati.

BCG sottolinea che il finanziamento statale resta il metodo più economico per sostenere le reti, ma molti Paesi sono limitati dalla crescente pressione sul debito pubblico. Il caso della mancata acquisizione di Tennet da parte del governo tedesco ne è un esempio. Tuttavia, lo studio suggerisce che la rete elettrica dovrebbe essere trattata come un’infrastruttura critica, con un piano di finanziamento a lungo termine che garantisca stabilità e sostenibilità.

Oltre ai finanziamenti, una migliore pianificazione e ottimizzazione dei progetti potrebbero contribuire a ridurre i costi. I governi e le autorità di regolamentazione dovrebbero creare condizioni favorevoli agli investimenti, rivedendo i modelli di proprietà e finanziamento per garantire un equilibrio tra efficienza e interesse pubblico.

L’espansione delle reti elettriche è un passo inevitabile per garantire un futuro energetico sostenibile, ma il prezzo da pagare sarà alto, sintetizza in conclusione lo studio. I governi saranno chiamati a trovare soluzioni efficaci per ottimizzare i costi, passaggio cruciale per non compromettere la transizione energetica in corso.

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