Terremoti a Caserta, ospedale struttura pilota del piano sicurezza: parte il Progetto Enrich

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Si chiama “Progetto Enrich” ed ha l’obiettivo di rendere ancora più sicuri gli ospedali in caso di evento sismico. Un progetto pilota che interesserà l’Azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, l’unica al Sud insieme con il nosocomio di Lecce.

L’obiettivo è quello di garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari in caso di terremoti e calamità, da un lato realizzando lavori di adeguamento sismico degli edifici e dall’altro implementando le buone pratiche di prevenzione e gestione delle emergenze.

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«L’adesione al progetto – dice il manager del Sant’Anna Gaetano Gubitosa – offre all’ospedale di Caserta l’opportunità di individuare soluzioni per salvaguardare, in caso di terremoti, la sicurezza e la funzionalità degli elementi non strutturali come grandi apparecchiature e armadi di magazzino. Un’opportunità, quindi, di potenziare la sicurezza, nelle emergenze, sia dei pazienti sia degli operatori».

Dunque, la finalità del progetto è quella di migliorare la resilienza delle strutture sanitarie rispetto all’adattabilità funzionale e alle prestazioni sismiche. Il progetto, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, è stato promosso dall’Università Federico II di Napoli con il coordinamento del docente Gennaro Magliulo, in collaborazione con le Università del Sannio e del Salento, l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Cnr, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

L’azienda

L’Azienda ospedaliera di rilievo nazionale di Caserta, che insiste su un territorio a rischio sismico, è tra le strutture sanitarie individuate dalla Regione Campania per accogliere i pazienti provenienti dagli ospedali dell’area flegrea in caso di evacuazione. Secondo la delibera della giunta regionale numero 96 del 29 febbraio 2024, il “Sant’Anna e San Sebastiano” offre nove posti letto per i pazienti del presidio Santa Maria delle Grazie (Asl Napoli 2 Nord), altri nove posti letto per il presidio San Paolo (Asl Napoli 1 Centro) e 27 posti letto per l’ospedale Buon Consiglio (Fatebenefratelli).

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Di conseguenza, l’iniziativa del progetto “Enrich” ha rappresentato un’interessante opportunità per potenziare la propria capacità di risposta in caso di terremoti e calamità. Sostenuto dalla direzione strategica allo scopo di incrementare la sicurezza dell’azienda, il percorso legato al progetto è stato coordinato, sotto il profilo tecnico-oragnizzativo, da una sinergica squadra composta dalle e Unità operative di Medicina Preventiva, Programmazione e Controllo di Gestione, Ingegneria Ospedaliera, rispettivamente dirette da Margherita Agresti, Umberto Signoriello e Antonio Rocchio, oggi presente a Napoli al convegno di chiusura del Progetto nell’ambito di un panel di esperti.

I punti

Questi i punti cardine di Enrich: migliorare la performance sismica degli elementi non-strutturali (parti architettoniche, impianti, arredi) negli ospedali italiani ottimizzando gli aspetti costruttivi e tecnologici, aumentare l’adattabilità funzionale degli ospedali in modo da assicurarne l’operatività in caso di terremoto, studiare la percezione del rischio sismico negli staff ospedalieri.

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In quest’ottica, il personale del nosocomio di Caserta è stato coinvolto nella compilazione di un questionario e in attività di focus group, che hanno consentito di accrescere le conoscenze e il grado di consapevolezza dei partecipanti in materia di rischio sismico, di vulnerabilità del proprio ambiente lavorativo e dei possibili interventi di prevenzione, mettendo l’accento sulle azioni da intraprendere in caso di terremoto o emergenza di tipo sanitario per riorganizzare i reparti e le attività, prendersi cura dei pazienti allettati, intubati o in condizione di grande fragilità, assicurare il funzionamento delle apparecchiature mediche e delle strumentazioni salvavita, garantire la praticabilità delle sale operatorie. L’azienda sta inoltre organizzando un corso di formazione dedicato, che interesserà l’intera platea dei dipendenti.
 





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