Mark Cuban: il mercato azionario è ino schema Ponzi, meglio investire in…

Mark Cuban non ha mai paura di esprimere le sue opinioni e quando si tratta del mercato azionario non si è mai tirato indietro. In un post del 2006 su Blog Maverick, l’investitore miliardario ha definito il mercato azionario uno “schema Ponzi per definizione”, un’affermazione che ancora oggi, a distanza di quasi due decenni, suscita qualche perplessità.

Il mercato azionario è uno schema Ponzi

Cuban ha scritto: “Il mercato azionario è per definizione uno schema Ponzi. Finché il denaro continua ad arrivare, c’è qualcuno che prende le azioni dai venditori”.

Per la cronaca, uno schema Ponzi è una truffa di investimento fraudolento che paga i rendimenti agli investitori precedenti utilizzando i soldi dei nuovi investitori, piuttosto che i profitti legittimi. Sebbene il mercato azionario non sia in realtà uno schema Ponzi, Cuban ha sottolineato che il suo successo dipende dal continuo afflusso di denaro: se la gente smette di comprare, i prezzi crollano.

Egli ha fatto un ulteriore passo avanti, mettendo in discussione l’intero concetto di proprietà delle azioni. Il concetto di possedere la “propria quota” della società è una barzelletta”, ha detto, criticando il modo in cui le società emettono azioni e opzioni che diluiscono gli investitori al dettaglio mentre gli addetti ai lavori continuano a trarre profitto.

Il sistema è quindi truccato?

Cuban ha sostenuto che il mercato azionario non è progettato per far vincere gli investitori normali, almeno a meno che non dedichino la loro vita a comprenderlo. Ha avvertito che senza un serio vantaggio di conoscenza, gli investitori al dettaglio saranno sempre in svantaggio rispetto a hedge fund, trader istituzionali e addetti ai lavori.

È interessante notare che Warren Buffett, l’investitore più famoso del mondo, ha fatto eco a un sentimento simile, anche se con un approccio completamente diverso. “Non credo che la maggior parte delle persone sia in grado di scegliere i singoli titoli”, ha dichiarato Buffett durante l’assemblea annuale degli azionisti della Berkshire Hathaway nel 2020. “Forse qualcuno lo è, ma tutto sommato penso che sia molto meglio acquistare una sezione trasversale dell’America e dimenticarsene”.

Buffett è un grande sostenitore dei fondi indicizzati, in particolare dell’S&P 500, e sottolinea costantemente che iniziare da giovani e investire a lungo termine è la strategia migliore per la maggior parte delle persone. Ciò contrasta direttamente con la posizione di Cuban, che vede gli investimenti buy-and-hold come un espediente di marketing che mette a rischio gli investitori medi.

Quindi, sebbene sia Buffett che Cuban concordino sul fatto che la selezione dei titoli non è per i dilettanti, offrono soluzioni molto diverse. Buffett dice di attenersi ai fondi indicizzati e di lasciare che il tempo lavori a vostro favore. Cuban suggerisce che, a meno che non si abbia un vantaggio sleale, è meglio investire in se stessi o nella propria attività.

Qual è l’alternativa?

Cuban ha sempre pensato che investire in se stessi o nella propria attività sia una scommessa migliore che affidarsi al mercato azionario. “Se mettete i vostri soldi in scommesse sicure come quelle che ho menzionato nell’ultimo post, allora potete impiegare il tempo che altrimenti dovreste dedicare alla ricerca di fondi e azioni, con le persone che amate, con le cose che amate fare o in voi stessi”, ha scritto.

Questo significa che investire in azioni è una cattiva idea? Non necessariamente. Se si ha il tempo, la competenza e la disciplina per operare in modo strategico, si possono fare soldi. Ma l’avvertimento di Cuban è chiaro: il mercato azionario non è semplice come “comprare basso, vendere alto”. Se non sapete cosa state facendo, qualcun altro sta approfittando di voi.

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